giovedì 14 novembre 2013

La Nuova Avventura In BIAB Un American IPA


Ciao a Tutti, anche questa nuova avventura è giunta al termine, si è consumata Domenica, ed è stata molto più dura della precedente, complice una mega cena la sera prima, in garage, proprio nel luogo adibito alla cotta, a base di pizza e birre, che è scesa nelle gole delle gente senza esitazione, neanche la minaccia di qualche posto di blocco nella zona li ha fermati.
Il problema che verso l'una tutti belli allegri, abbiamo lasciato il garage in condizioni pietose, e la mattina dopo sarebbe già stato complicato alzarsi dal letto figuriamoci pulire tutto per accingersi a eseguire la seconda cotta in AG BIAB American IPA da nome Quanah.
Ho cercato di fare qualche foto per documentarVi l'accaduto ma dopo poco dall'inizio ho perso la cognizione del tempo e diciamo che potete veder solo l'inizio dell'orgia gogliardica a base di pizze condite alla faccia del colesterolo e a fiumi di birra che sono scesi dal collo delle bottiglie, alle gole arse dei commensali.
La formazione è:

Andrea al forno, io stendo la pasta (preparata alla mattina presto 2,8 litri di acqua, 4 chili di farina 00, 1,5 chili di manitoba, 100 grammi di sale fino, un cucchiaino di zucchero, due cucchiai di oliva extra vergine di olivo, 3 grammi di lievito di birra e 100 grammi di pasta madre o impasto di riporto, e ... tanto olio di gomito), e la moglie prende le ordinazioni.


Ma siamo qui per parlare della nostra nuova cotta, era solo per farVi capire che il giorno prima bisogna prepararsi, spiritualmente  ma anche fisicamente.

La Ricetta Originale
American IPA ALL Grain BIAB
Minuti ammostamento : 90
Litri in pentola : 39
Litri in fermentatore : 23
Efficienza : 60 %
OG : 1055
ABV : 5.5 %
IBU : 59.3
EBC : 15

Fermentabili

Pale Ale 6000 gr 86 %
CaraPils  400 gr 6 %
Fiocchi di Orzo 300 gr 4 %
Crystal 150L 300 gr 4 %
Totale 7000 gr

Centennial         20 gr 60 min
Amarillo Gold 20 gr 30 min
Cascade         20 gr 30 min 
Irish Moss         10 gr 15 min
Cascade         20 gr 15 min 
Amarillo Gold 20 gr 15 min
Amarillo Gold 10 gr 10 min
Cascade         10 gr 10 min 
Amarillo Gold   5 gr 5 min
Cascade           5 gr 5 min
Cascade         25 gr 0 min
Citra                  50 gr DH
Totale       215 gr 60 min

Lieviti
2  SafAle US - 05

Mashing 90 min. 66°C
Mash out 0 min 78°C  

Invece è un pò cambiato ed è venuta così

American IPA ALL Grain BIAB
Minuti ammostamento : 90
Litri in pentola : 39
Litri in fermentatore : 25
Efficienza : 71 %
OG : 1060
ABV : 6.0 %
IBU : 52.2
EBC : 12

Fermentabili

Pale Ale 6000 gr 86 %
CaraPils  400 gr 6 %
Fiocchi di Orzo 300 gr 4 %
Crystal 150L 300 gr 4 %
Totale 7000 gr

Centennial         20 gr 60 min
Amarillo Gold 20 gr 30 min
Cascade         20 gr 30 min 
Irish Moss         10 gr 15 min
Cascade         20 gr 15 min 
Amarillo Gold 20 gr 15 min
Amarillo Gold 10 gr 10 min
Cascade         10 gr 10 min 
Amarillo Gold   5 gr 5 min
Cascade           5 gr 5 min
Cascade         25 gr 0 min
Citra                  50 gr DH
Totale       215 gr 60 min

Lieviti
2  SafAle US - 05

Mashing 5 min 53°C + 70 min. 66°C + 20 min. 70°C
Mash out 0 min 78°C 

Importantissimo, dopo il mashing e lo strizzaggio della sacca di CustomBIAB (fantastica) 

morbida ma rigida, incredibile! sono rimasti in pentola per la bollitura 36 litri!!! e a fine bollitura 28 litri di cui 3 di trub (fondo della pentola).

Cronaca:
Dopo una nottata in ottovolante, mi alzo tardissimo appoggiandomi a stento a destra e sinistra, e penso tra me e me "il solito coglione!".
Andrea dorme ancora, ma ormai sono le 10, e devo ancora preparare tutto. Una colazione veloce, per far scendere il tasso alcolico e mi fiondo in cantina per la pesa del malto Pale, comincio a versare, alla fine rinuncio a contare mi sono perso alla terza o quarta sassuolata, prendo il ciotolone lo ficco nel sacco e ne prendo quello che ci sta.


















In bella vista il sacco di Pale ormai più vuoto che pieno. 












Arrivo in garage, apro la porta e....."Belin, ma tutto sto casino abbiamo lasciato ieri sera" evito di dilungarmi, ma potete immaginare.
Nel frattempo mi raggiunge mia moglie che mi da una mano, più che altro lei rimettete a posto tutto e io comincio a tirare fuori il materiale per la cotta, sante donne!!
Comincio ad assemblare il rubinetto della pentola, arriva Andrea, " ma sei sveglio mi sembri uno zombie" non ride neanche, non c'è la fa neanche a rispondermi.
Primo problema e mi scaldo subito cacciando un urlo in direzione della mia dolce metà " il nastro di Teflon dove?" " l'abbiamo preso per riparare quel tubo in bagno" "Ok ma dove l'hai messo" " Deve essere a casa nel cassetto in corridoio" " Vado io" dice Andrea.
Dopo qualche minuto telefona "Non lo trovo" entro in panico e sbotto " siete sempre i soliti e adesso come facciamo a mettere su il rubinetto, fai un salto dallo zio c'è l'ha sicuramente". Intanto il tempo passa, cerco di calmarmi e vado avanti a preparare il mulino e comincio a pesare i grani. Dopo cinque minuti, ricomincio da capo, non ero sicuro se avevo messo 6 kg o 7 kg. Chiamo mia moglie e gli dico "conta quante sassuolate ci butto", delirio!!!!
Intanto arriva Andrea con il rotolino di teflon, e nel silenzio mia moglie esce con "adesso mi ricordo dove lo messo è nella scatola dei fiocchi in cantina!" AAARGHHHH!!!!!!! "Ma non li avevi portati qui in garage come Ti avevo detto?" Andrea " va bè ci vado io tanto devo andare a prendere anche il pH metro che mi sono dimenticato".
Monto il rubinetto, ritorna Andrea in mi da una mano.


Mettiamo su il fornellone e lo spargi fiamma , mettiamo su la pentola e Andrea comincia a metterci l'acqua  dentro. (ieri nell'ora di pranzo sono andato a prendere l'acqua, per riempire due taniche da 25 litri dalle 12,50 alle 14,40 !!!!! non ne veniva)


Non c'è ne!!!! 
Tante vale leggersi qualche pagina!















Scenario della Fonte di Micié


Al primo tentativo barcolla e esce tutta fuori, i postumi della serata sono ancora presenti, si inventa allora con un tubo il metodo "ruba benzina e scappa", ma dopo qualche secondo l'acqua esce dal rubinetto che avevamo lasciato aperto "Belin, possibile" tira su il tubo e acqua dappertutto, mia moglie urla disperata" ma siete nesci!", "Ooooohh!", no siamo ancora un pò carichi EhEhEh !!!  chiudiamo il rubinetto e riempiamo la pentola, misuro 39 abbondanti, va bene.


Mettiamo il fondo, la sacca nuova di pacco arrivata venerdì, un mese in tutto per averla dall'ordine, e accendiamo il fuoco.
Intanto maciniamo i grani  e prepariamo i fiocchi d'orzo.
Mettiamo la pompa e il termometro dentro e cominciamo a fare girare l'acqua, facciamo una prova del pH tanto da provare a vedere quanto è, 7,7 anche se il valore non è stabile continua scendere man mano che il tempo passa, non penso funzioni bene questo strumento.
Ho pensavo che sarebbe interessante, provare a fare una breve sosta a 50 °C (protein rest), così a 55°C buttiamo i grani senza i fiocchi per 5 minuti. Purtroppo la temperatura non scende sotto i 53°C e dopo i 5 minuti si riaccende e preleviamo un campione di mosto, lo facciamo raffreddare a 25°C misuriamo il pH 6,2, ci butto mezzo tappo di acido lattico e si sale per i 65°C . A 65°C  buttiamo i fiocchi. I tempi di attesa circa 35 minuti per arrivarci e ogni tanto mescolo il mosto arriva quasi all'orlo, e siamo attenti a non far fuoriuscire il mosto.


Arrivati a temperatura spegniamo e copriamo con la coperta termica, misuriamo il pH 5,8 ci butto un altro mezzo tappo di acido lattico, mescolo e mi attacco a preparare le gittate di luppolo. Andrea preso dall'entusiasmo "Papa prendo un campione di mosto così vediamo a quando sta il pH" alza il coperchio e....il tubo della pompa parte "Belin!" il mosto comincia a fluire in terra, mia moglie mi guarda, raccolgo il tubo e lo ficco dentro, il neurone mi scuote " Ehi pirla ma per terra è sanificato??" ormai è dentro. Intanto misuriamo il pH 5,5, ci guardiamo "dai che va bene"
Accendiamo due volte nei 70 minuti per rimanere tra i 64-66°C (betamilasi per ottenere birre più secche) e dopo si fa uno step a 70°C di 20 minuti (alfamilasi per ottenere birre più corpose).




Intanto le gittate sono pronte. 


Prepariamo la bacinella forata sopra al fermentatore e facciamo passare la corda nel gancio, siamo pronti per il sollevamento. 

Accediamo una volta quando arriviamo a 68°C per tornare a 70°C.
Fuoco alle polveri per portare il tutto a 78°C e appena arrivati, rullo di tamburi, tiriamo su la sacca e comincia a sgocciolare alla grande "sarà bucata papa?" ma ad un occhiata più attenta e tutto in ordine e comincio a ruotare la sacca fino ad attorcigliarla. E semplice la sacca non oppone resistenza e si strizza che è un piacere.

















Dopo qualche minuto ci spostiamo sulla bacinella, opportunamente modificata dopo l'altra volta (più fori intorno e non solo sotto) e cominciamo a comprimerla con un coperchio da cucina piatto e Andrea si inventa una acrobazia, con i piedi sulla scaletta ci fa le flessioni sopra, uno spettacolo, gocciola che è un piacere, recuperiamo ancora un altro litro.

Buttiamo tutto nel pentolone, e mentre aspettiamo di arrivare all'ebolizione, Andrea fa due conti e cerca di capire come mai questa volta abbiamo 36 litri di mosto prima della bollitura, in poche parole abbiamo perso solo tre litri per 7 Kg di grani e fiocchi, assorbimento di 0,4, è già un ottimo risultato, forse si può migliorare.



 Intanto mia moglie scalpita "Allora quando mangiamo?" ormai sono le due passate da un pò "un attimo quando comincia a bollire mangiamo" Detto, fatto!!!
"Indovinate cosa c'è per pranzo... pizza... di ieri sera".
Beh con una pizza ci va una birra, Andrea mi guarda e mi dice" ma io bevo cola" " Cosa!!!!" gli urlo" non se ne parla abbiamo ancora un paio di bottiglie di ieri sera , c'è quella brown che ha portato Alberto".
Mia moglie "Dai così vediamo se è più bravo di Voi", penso "curiosa!! ma allora ci tiene anche lei".  Cmq se c'è da farsi una birra (una!!) non si tira indietro.
Intanto io continuo con le gittate, preparo anche l'irish moss (alga irlandese utilizzare per far precipitare le proteine e che permettono un'ottima coagulazione e sedimentazione), e tiro fuori il lievito dal frigo, questa volta mi sono ricordato.

















A 15 minuti oltre ai luppoli e irish moss, butto anche la serpentina per il raffreddamento.

Alla fine spengiamo e buttiamo i 25 grammi di cascade a zero e Andrea mette il bastone nel pentolone 28 litri!!!! "Ma papa ma come mai c'è tutto sto mosto???"" Boh!!!!"  e cominciamo a raffreddare.
Reidrato i lieviti, acqua a 25 °C e una punta di zucchero nei due bicchieri e verso, mescolando i grani secchi. Poi sciolgo i grani creando molto ossigeno.
L'acqua è molto fredda, e anche se c'è più mosto dell'altra volta,  raffreddiamo velocemente anche per un intuizione di mia moglie che, per evitare di sprecare acqua, abbassare il flusso, che ricicliamo con un bidone da 200 litri, sia per lavare tutto, sia per altro.










In men che non si dica la temperatura scende in 20 minuti, siamo a 23°C, sbattendocene del intorbimento Andrea mescola la serpentina all'interno nella pentola sicuramente ha aiutato molto al raffreddamento. 
"Papa proviamo a fare il mulinello visto che e molto torbido?" "Lo credo che è torbido, hai mescolato alla stragrande, avrai tirato su anche particelle di metallo della pentola!!!, va bé dai prova" 
Così armato del fidato e vecchio mestolino di plastica (non ci siamo fidati di infilare il Reale Mestolo di legno nel fermentatore, visto il continuo planare di mosche e moscerini a succhiare il dolce nettare attaccato al Reale Mestolo) e via. Ad un certo punto "Andrè basta che decolla!!!" Cinque minuti e il mosto e quasi trasparente "favoloso sto whirpool" dice Andrea, "che Wirpul? ma parla come mangi".


Dopo aver tolto la serpentina, e strizzato bene tutti i sacchetti di luppolo, e whirpool compreso, mettiamo la pentola su una sedia e sotto il fermentatore e vai incuranti dell'ossidazione, ma paladini dell'ossigenazione, facciamo cadere direttamente dal rubinetto nel fermentatore il mosto.
Arrivati a 25 litri ci fermiamo, comincia a tirare giù farina, i tre litri finali li lasciamo li sul fondo.




Intanto i due bicchieri hanno prodotto una abbondante schiuma, guardo il  fermentatore e il termometro a cristalli, segna 20 - 22 misuriamo con il digitale 20,8°C, ottimo inoculiamo.
Andrea comincia a ossigenare il mosto (ancora!!!), e ci butto i bicchieri di spuma marrone ricchi di esseri senzienti che ci daranno tante buone bevute ehhhh!!! una bella mescolata e siamo apposto.
Coperchio, e gorgogliatore.



Siccome non ho ancora adibito il freezer come cella climatica, "il Morto" come lo chiama mia moglie lo dobbiamo portare su in casa.
Il breve tratto di strada e le scale per arrivare in cucina sembrano un eternità, mille dubbi ci assalgono "Ehi papa, ma sto freddo non è che ci blocca la fermentazione???" Io sono tutto sudato e non sento niente (sono ormai sderenato e in fase di collasso mentale e fisico, in beata calma dopo lo stress continuativo di tutto il giorno), "no vedrai nessun problema, i nostri Amici sono ancora un pò frastornati nel casino che c' è nel fermentatore, e non hanno ancora attaccato a moltiplicarsi e a mangiare".
Arriviamo su e abbiamo quasi le mani tagliate dalla plastica dei manici (chi li ha disegnati non ha pensato ad un trasporto oltre qualche metro). Per un attimo abbiamo rischiamo il casino, alzo io o alzi tu e nessuno ha alzato anzi stavamo mollando tutti e due. Sono stremato, anche la mente è offuscata, ma di istinto afferro il fermentatore e evito una tragedia.

La cronaca finisce qui.

Ora il bambino (come lo chiamo io) e li che emette i suoi vagiti intesi e costanti temperatura del termometro a cristalli, e tra i 22-24°C, penso più 22°C il 24 °C e blu e molto sbiadito, mentre il 22 è verde mentre il 20 è marrone sbiadito.
Per concludere, dobbiamo dire che i luppoli Americani sono molto diversi e molto più intensi e aromatici, molto "agrumati", almeno quelli che abbiamo usato, rispetto a quelli inglesi, che sono più "terrosi".
Alla Prova del gusto nel cilindro della densità, si sente già molto il luppolo e anche l'amaro ma non eccessivo, mentre molto più attenuato, quasi nullo, il gusto caramellato, presente anche se leggero, il dolciatro del malto.
Torno indietro e mentre mia moglie è già sotto a sciacquare, io mi attacco alla pentola e smonto il rubinetto, è sempre pieno di farine, e ci metto un pò perchè ho anche la mania di pulire il fondo nero dalle fiamme. (lavoro inutile) Insomma per farvela breve, sono le 9 e abbiamo lavato tutto. "Andiamo a casa che mettiamo in ordine domani".




Serata finita, a casa faccio mente locale, ripasso tutto passaggio per passaggio, rifaccio la cotta mentalmente e mi sembra che sia venuto tutto bene. 
Mi attacco al Mac e verifico la cotta, e con sorpresa salta fuori un 71% di efficienza, siamo contenti è un bel salto dalla prima a 55%.
Siamo convinti che sia già un buon traguardo e saremmo contenti di mantenere questa percentuale per le prossime cotte.
La prossima avventura sarà un Stout, Nera, Schiumosa e Amara dal Nome Morrigan.


lunedì 28 ottobre 2013

Finalmente All Grain metodo BIAB

Ciao a Tutti anche se il blog non è finito nelle sue parti e verrà successivamente modificato, Vi volevo rendere partecipi della nostra prima cotta in AG Biab.
Volevamo anche mettere la cronaca della modifica della cantina, per tutti quelli che si vogliono cimentare a modificare una cantina e renderla coibentata e a temperatura costante, a un prezzo decente, ma c'è da sudare.
Ecco la cronaca dettagliata:
Ciao Ragazzi, la giornata è finalmente terminata, anche se alla fine non è venuta come volevamo, contenti lo stesso, ci siamo sverginati alla Grande !!!!
La giornata è iniziata (da ieri non è mai finita, ma stanotte sono riuscito a dormire alla grande) con telefonata ad Andrea, "colloquio di lavoro..." ma come, oggi, sono tre anni che fai domande e lasci curriculum e proprio oggi devono chiamarTi per un lavoro? Si!
Allora mentre Andrea va io mi carico le taniche e me ne vado alla fonte. Stranamente anche la fonte oggi non ne vuole sapere di buttare acqua, un ora di orologio per 40 litri di acqua, sembrava un bambino che pisciava. Sono già in ritardo sulla tabella di marcia.

Arrivo a casa porto le taniche e comincio a preparare.
Metto su la pentola, e comincio a buttare l'acqua arrivo a 32 litri e dico ma meglio metterne ancora uno non si sa mai (già non si sa mai ne avessi qualcuno di più....)
Metto il fondo metto la sacca, tutto perfetto calza a pennello e lo un pò arrotolata così va bene.



Primo dubbio comincio a macinare i grani, bohh e adesso come li faccio, provo una misura, guardo dentro il secco, ma li ho macinati ho no da dove sono passati ???? neanche schiacciati boh.
Proviamo a stringere un pò, farina schietta, e adesso come faccio .... faccio una misura in mezzo, uguale praticamente farina anche qui. 



Faccio un pò meno, boh forse va bene c'è farina ma anche pezzetti forse va bene.. e comincio 1 2 3 4 siamo sicuri che sono 4 i chili che ho fatto fino ad adesso bohhh si dai.
Nel frattempo arriva Andrea con un mega sorriso "Papà lunedi comincio". Mi spiega un pò di come e del lavoro in un officina come carpentiere " papa il falegname lavora il legno mentre li lavoriamo il ferro"......grande! penso io, come il nonno, mio padre aveva cominciato anche se un pò prima a quattordici anni a saldare fare ringhiere e cancelli. Poi gli dico "allora visto che sei contenta diamoci dentro e dammi una mano" ma adesso ...." quanti grani hai macinato fino ad adesso?" "behhhhh mi sembra 4 chili" " come ti sembra quattro" " si si quattro mi sembra?" " va be' ti do una mano"
"Ma papà non ti sembra un pò fine?" " Boh e che ne so e la prima volta che macino"



Nel frattempo andrea pesa i grani restanti, e sistema la pompa e il termometro e accende il fornellone. E tardissimo e quasi l'una, telefonata della moglie "quando venite a mangiare?" e chi ci'a fame.
Andrea attonito cerca di capirci qualcosa in questi soft per preparare al meglio la nostra birra!

E nella attesa si sgranocchia qualche chicco di malto Crystal ...beccato!

Mentre aspettiamo di raggiungere i 70°C salgo a casa prendo una mela e scendo. "Sei già quà? hai mangiato con l'imbuto?" "Mangio una mela non ho fame, vai su te, poi quandohai finito vieni giù io intanto controllo che arrivi in temperatura"
42 minuti per arrivare da 12 a 70°C.
Torna Andrea "perfetto sei arrivato giusto giusto dai butta il macinato che prendo il mestolo e ci do una girata" e via come nevicasse (c'è però parecchia polvere) una mescolata e via conto alla rovescia, ogni venti minuti attacchiamo il gas per un paio di minuti. 


Oscillazione 64 - 66°C. "papà ma quanto devo stare i grani a 66 °C gradi?" " un ora no!" " ma papà sono già passati, sono 75 minuti" "belin Andrè, dimmelo prima" " che ne so che dovevo tenere i tempi" " Va be da adesso tieni i tempi, ok?"
Facciamo la prova dello iodio "Papà non abbiamo misurato il pH!" " belin mi sembrava che mancava qualcosa, va beh lo facciamo la prossima volta".
Prova dello iodio OK. 

Portiamo a 78°C e con il fornello al minimo teniamo la temperatura per una decina di minuti.
Nel frattempo misuro il luppolo e una frangranza e un profumo si espande per il garage. Inebriante!!


Tiriamo su la sacca con Andrea 

(la sacca scricchiolava sotto il peso di 8 kg di grani e altrettanto di mosto, si sentivano i fili della cucitura che sembravano strapparsi, ma la sacca a retto adesso non sappiamo se arrischiarci a riutilizzarla a vederla così sembra in ottime non si è neanche deformata) e comincia a scolare, il profumo e esaltante ed eccitante, ti entra nel cervello, poi dopo qualche minuto spostiamo la sacca sopra alla bacinella bucherellata, 

e cominciamo a schiacciare e strizzare ma la sacca e caldissima "papà ma era a 78°C o ha duecento? non si riesce a tenerci la mano sopra" " ma dobbiamo provarci più tiriamo fuori il mosto dai grani più abbiamo un efficienza alta" " a papà a me dell'efficienza non me ne frega niente, l'importante e che venga buona" " Ok cerchiamo di schiacciare un pò vediamo cosa riusciamo a fare" strizzo io strizza lui, ma non si riesce a tenerci le mani sopra e non ci permette di strizzarla tanto e dopo un poco desistiamo, avremmo recuperato un paio di litri forse.
Prendiamo un campione di mosto, molto denso, e lo misuriamo a 55 °C 1,050, con il foglio di Enrico e mi da a 20°C 1,062. Bello contento misuriamo i litri 28 "Grandi, ci siamo (ma dove??) , vado tranquillo con i luppoli speriamo che non venga tanto dolce!!!!" Ultime parole famose (come la vignetta in basso a destra della settimana enigmistica di un pò di anni fà, a proposito c'è sempre? Chi lo sa!")
Facciamo le gittate normali, alla fine abbiamo deciso di mettere meno luppolo d'amaro solo 30 gr, di Target a 60 minuti per l'amaro, poi 25 gr, di EK Golding e 25 di Fuggle a 30 minuti, poi altri 25 di EK Golding e 25 di Fuggle 15 minuti e poi 25 di Golding e 20 Di Fuggle e per finire a 5 minuti 25 di Golding e a 0 12 di Golding e 13 di Fuggle.
Tutto perfetto, anche se noto che c'è molto meno mosto, boh!
Qui perdiamo un pò di tempo con la fase di raffreddamento che dura un mezz'oretta, non eravamo pronti e ieri non l'avevamo provato.



comunque tutto bene acqua a 22 gradi versiamo nel fermentatore (e il mosto e moltissimo torbido, ma molto molto) e quando comincia ad arrivare ai filtri bazooka dico "Andrè a quanto siamo?" "18 litri papà" aaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhh!!!!!!!!!!! come 18 litri, guardo il fondo della pentola e c'è ne ancora (3 litri) ma e troppo torbida e non le la sento di rubare ancora mezzo litro, per poi tirare giù melma, misuro la densità 1,074.
Apro brewonline.net e esce fuori 55% di efficienza e ibu a 66,5 belin ma è amarissima assaggio il mosto aaahhh è amara già adesso con tutto lo zucchero che c'è dentro figuriamoci quando sarà pronta.
In fondo non sarebbe male come IPA 1,074 ABV 7,3% 66,5 IBU 25 EBC (forse un pò scura, ma ci sta) il problema e che noi la volevamo meno alcolica e meno amara.
Ma la storia non finisce qui "Papà il lievito l'hai preparato?" "cazzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzo mi sono dimenticato,dove????????"
"Papà non lo abbiamo reidratato e li", così copriamo il fermentatore e riedratiamo il lievito e dopo un mezz'ora abbiamo inoculato due buste di S-04.
Cosa dite a 1,074 che la farà?
Arrivati a casa mettiamo il fermentatore in cucina nel solito posto (finchè non riusciamo ad avere un frigo o freezer) e guardo il termometro adesivo 26°C "Cazzzzzzzzzo ma come è possibile" " boh papà il termometro digitale segnava 22°C mezz'ora fa?"
C'è qualcosa che non va non sappiamo cosa è successo, ma mi sa che il termometro digitale ciocca, se è così abbiamo sballato tutto!
Il termometro del garage alla fine segnava 26°C nell'ambiente ricco di aromi e profumi, ma anche di umidità e caldo, mentre mi sembra di ricordare che il termometro digitale sul tavolo degnava 21,6, mi è rimasto impresso perchè ho pensato che trattandosi di un garage e il termometro del garage era vicino al pentolone dall'altra parte del garage ci fosse meno, ma poi non ci ho più pensato.
Adesso il fermentatore lo abbiamo coperto e non lo abbiamo più guardato.

Tutto quà

Una domanda e se ci avessi aggiunto 4 litri di acqua nel fermentatore per arrivare a 22 litri cosa sarebbe potuto succedere?
Il nostro impianto 1.0 e molto semplice:
abbiamo pentola da 50 litri, a cui abbiamo aggiungo un rubinetto e un tee interno per collegarci due filtri bazooka per l'eventuale filtraggio del luppolo,







un fondo per evitare il contatto della bag 





La bag


In Primo Piano

Nelle nuvole di Venere

Non ricordo esattamente quando, ma direi mesi chissà anni che sono qui davanti a questa pagina bianca per enunciare grandi birre e magari pu...