mercoledì 28 giugno 2017

Signormalto - La Rassegna Fotografica


Uno dei progetti, per questa nuova stagione 2017-2018 del Signormalto, è collegato ad un mio vecchio pallino, la fotografia. Ho sempre pensato che nell'attimo in cui si scatta una foto si intrappola un momento di vita che dura un eternità e ho sognato di poter fermare il tempo davanti ad un mosto che precipita in un fermentatore o un bicchiere ricolmo di schiuma che piano piano svanisce nelle nostre gole.
Chi ci conosce da tempo e ci segue da sempre, sa che qualcosa del genere doveva decollare sulle pagine del sito lo scorso anno, ma l'impegno non si realizzò e rimase un sogno in un cassetto. 
Ale 33 - Sogno
Il progetto era legato alla sezione birr@rte, creata apposta per avvicinare i lettori e far capire l'importanza di un scambio che avrebbe reso il sito un po' più di tutti. 
Il pensiero però non ci ha mai abbandonato.
L'idea è quella di vedere come i nostri lettori vedono la birra, il mondo della birra, attraverso la cattura di un attimo.
Nel pensare la nuova veste dell'iniziativa abbiamo voluto fin da subito toglierci i problemi legati ad una competizione con premi, e trasformare il vecchio progetto da concorso ad una semplice rassegna fotografica.
Le foto saranno inserite in un semplice post, che verrà continuamente aggiornato mano a mano che verranno inviate le foto.
Andrea - Gusto
Le foto inviate dovranno riportare il nome che vorrete che venga inserito nelle didascalie e il titolo della foto. (Vedi esempi nella pagina)
Le foto possono essere eseguite  con qualunque supporto.
L'argomento di riferimento è naturalmente la birra in ogni sfaccettatura, da un campo d'orzo a un bicchiere di birra o attrezzatura per la produzione, insomma tutto quello che a che fare con il mondo birrario.
Ogni partecipante può inviare tutte le foto che vuole senza nessuna limitazione.
Per le foto si predilige il formato jpeg max 4 Mb.
Le foto devono essere inviate all'indirizzo signormalto@gmail.com
Le foto inviate devono essere di proprietà di chi li invia e deve essere l’unico autore del materiale inviato, che devono essere originali e che non devono ledere diritti di terzi.
L'iniziativa non ha fini commerciali, semplicemente un modo per condividere i propri lavori e sensibilizzare tutti i lettori.
Enrico - Sete
E' possibile che le foto inviate vengano utilizzate, nel blog, in futuro, magari per pubblicizzare una nuova rassegna o accompagnare post.
Tutto il materiale che non sarà ritenuto idoneo o coerente, sarà eliminato.
Il materiale invitato, non deve in alcun modo pregiudicare il decoro e la dignità propria personale e/o quella di altri e comunque per usi e/o fini di condivisione.
Queste precisazioni per essere chiari ed evitare malintesi. Il mondo dei diritti di autore sul web è una polveriera in continua evoluzione e non vorremmo ricevere dei ban da parte di Google per la pubblicazione di foto coperte da copyright. 
Non abbiamo voluto inserire ulteriori precisazioni, ma in caso di dubbi scriveteci pure all'indirizzo signormalto@gmail.com
Eventualmente fa fede il regolamento completo stilato per il vecchio concorso che potete trovare qui.
La Rassegna sarà aperta per tutta l'estate. A ottobre sarete chiamati a votare la foto più bella che diventerà parte integrante della testata della nuova veste del blog per il prossimo anno.
Le modalità di voto sono due. La prima esprimendo un commento direttamente sul post oppure inviando una mail con il nome e titolo dell'opera votata sulla mail signormalto@gmail.com 
Partecipate numerosi.

venerdì 23 giugno 2017

Video Birra - La 2ª parte del Laboratorio Homebrewing Signormalto

Eccoci di nuovo qui con un nuovo video del Signormalto. Si tratta della 2ª parte del video in 5 parti del Laboratorio Homebrewing realizzato a fine Maggio.
Questa volta trattiamo in specifico il mash. C'è una lunga chiacchierata sul mondo dello homebrewing che ritengo senza ombra di dubbio la parte più interessante del laboratorio.
Si sono toccati i vari argomenti teorici ma anche pratici della birrificazione casalinga dagli ingredienti alla attrezzatura. 
Un giro a 360° gradi sul mondo della produzione di birra casalinga. 
Da non perdere.

Buona visione

mercoledì 21 giugno 2017

L'ultima Pale Ale di stagione la ORO X

Le temperature continuano a salire, e senza cella climatica diventa difficile birrificare. Abbiamo così deciso di concludere questa nuova breve stagione con la decima versione della ORO. 
Alcuni miei impegni improvvisi hanno rischiato di annullare la cotta. Per evitare di spostarla più in  avanti Andrea si è fatto avanti e ha deciso di farsi carico di tutto o quasi. 
Le pentole
Il mio compito questa volta è stato relegato ai preparativi, la raccolta dell'acqua, la macinazione dei grani, la sistemazione delle pentole, la preparazione del fornello e tutta l'attrezzatura necessaria.
Come tutte le volte ho preparato tutto il necessario il giorno prima, sperando inutilmente fino alla fine di riuscire ad essere presente. 
Anche la ricetta è stata opera di Andrea che me ne ha fatto avere una copia semplicemente per  la quantità di grani da macinare.
Nelle ultime versioni avevamo cercato di mantenere una certa direzione,  vediamo cosa è successo.
La ricetta.

Oro X American Pale Ale All Grain
Lt mash :22
Lt sparge:22
OG preboil:1035
Min bollitura:90
Litri in fermentatore :27
OG :1050
ABV :5.2 %
Plato :12.4
IBU :46.6
BU/GU :0.93
EBC : 3

Malti e Fermentabili
Pale Ale 5000 gr  93 %
Fiocchi di Orzo 300 gr 5 %
Biscuit 100 gr 2 %
Totale 5400 gr

Luppoli
Columbus (AA 15.5) 20 gr 30 min Pellet
Comet (AA 8.5) 25 gr 20 min Pellet
Pacifica  (AA 5.6) 30 gr 15 min Coni
Comet (AA 8.5) 25 gr 10 min Pellet
Pacifica (AA 5.6) 30 gr 5 min Coni
Pacifica (AA 5.6) 40 gr 1 min Coni
Comet (AA 8.5) 90 gr Dry-Hop Pellet
Totale 260 gr

Lieviti
SafAle US 05 Dry 11.5 gr

Profilo Mash
Beta-amilasi 63 °C 45 min
Alpha-amilasi 72 °C 15 min
Mash Out 78 °C 15 min

Fermentazione 22°C

La strada intrapresa da Andrea è quella della nostra tradizione, della continuazione dei progetti precedenti.
L'unico cosa diversa e non imputabile alla nostra volontà è stata la temperatura di fermentazione. La causa è la mancanza di una vera e propria cella climatica. La nostra cella risente della temperatura esterna che purtroppo in cantina è schizzata sui 22°C.
Mash
Per il resto i tipi di malti sono gli stessi, appena aumentata un po' la quantità del malto Pale. Per i luppoli sono gli stessi della ORO IX ma sono state diversificate le gittate e i tempi.
Anche il mash è rimasto identico.
Per la cronaca farò semplicemente un riassunto visto che non ero presente, ma ho ricevuto in tempo reale le foto delle varie fasi. Andiamo con ordine.
La sera precedente mi sono prodigato in modo che la mattina Andrea trovasse tutto pronto ed in ordine per iniziare la cotta. Sono andato a prelevare l'acqua alla fonte, al fresco della gentile brezza che solo la collina in questi periodi ti fa apprezzare.
Nel frattempo Andrea mi ha inviato la ricetta e tornato in garage ho provveduto a macinare i grani e preparare le pentole e tutta l'attrezzatura necessaria.
Questa volta il mio compito finisce qui.
La mattina dopo ho ricevuto le prime foto verso le 10 con l'inizio del mash. Alfa amilasi a 63° gradi per una birra secca e ricca di maltosio per 45 minuti.
Nel limite del mio impegno seguivo i messaggi che mi inviava accompagnati da foto.
Le fasi sono si sono susseguite veloci, beta amilasi a 72°C per 15 minuti e una volta effettuato il test dello iodio, il mashout al tra 15 minuti a 78°C.
Per la successiva fase di sparge ero un po' preoccupato. Andrea non aveva mai svolto da solo l'operazione, ma ha saputo superare brillantemente l'ostacolo.
Il mosto raccolto dopo le sparge
Terminato il lavaggio delle trebbie ha misurato la quantità di mosto preboil 37,5 litri e de partito per la rampa di boil.
Qui c'è stato un vuoto nelle comunicazioni. Andrea si è preso  un po' di tempo per pranzare in attesa di raggiungere la bollitura e la successiva fase di eliminazione delle proteine in superficie.
Visto la quantità di mosto preboil ho consigliato ad Andrea di procedere con una bollitura di 90 minuti.
Questo per evitare di sprecare inutilmente mosto e di ritrovarsi con un fermentatore troppo pieno con il rischio durante la fase di fermentazione della fuoriuscita di schiuma dal gorgogliatore.
Ha avuto cosi modo di prendersi tutto il tempo prima per pranzare e poi per dedicarsi alle varie gittate di luppolo.
Una volta terminata la fase di bollitura è passato al raffreddamento. Viste le temperature ambientali ben oltre i 30 gradi e stato obbligatorio utilizzare il nostro metodo al quanto poco convenzionale dell'utilizzo delle bottigliette ghiacciate all'interno del mosto. Andrea è stato costretto ad utilizzarle in numero massiccio per riuscire a raffreddare il mosto velocemente. Come sempre il metodo funziona e il mosto nel giro di poco più di mezz'ora è precipitato intorno ai 20°C.
Alla fine dopo l'inevitabile whirpool (o mulinello) e una fase di riposo per il deposito delle polveri e del luppolo in sospensione sul fondo della pentola, ha avuto inizio la fase di riversamento del mosto nel fermentazione per l'ultima parte del lavoro.
Inoculo Lievito
Prelevato un campione di mosto per la misura della densità iniziale, unico parametro che misuriamo, ottenendo un buon 1050, sopratutto perchè, nonostante alla bollitura di 90 minuti, il quantitativo di mosto nel fermentatore è stato di 27 litri. All'interno della pentola Andrea mi ha riferito che secondo lui sono rimasti  ancora un paio di litri utilizzabili. Se avessimo avuto un fermentatore di acciaio inox si sarebbero potuti recuperare, essendo più capiente, ma in quello di plastica non ci stava più niente.
Durante il riempimento del fermentatore a inoculato a più step il lievito secco US-05 direttamente nel mosto e alla fine ha chiuso il fermentatore per posizionarlo in cantina che nonostante le temperature esterne che toccano i 35 gradi riesce a restare ad una temperatura intorno ai 21-22 gradi.
La mattina seguente gorgogliava alla grande, con molto più impeto rispetto alle ultime cotte gemelle per la differenza di temperatura che tende a costringere ad un lavoro più stressante i nostri lieviti.
Ora non abbiamo altro che attendere i canonici 5 - 6 giorni per il primo travaso e la luppolatura a freddo che come la volta scorsa coinvolge il Comet un luppolo ben bilanciato con un erbaceo non invadente e utilizzato soprattutto da amaro con un aroma di pompelmo, limone e note di arancio.
La nuova e breve stagione finisce qui.
Ma queste estate non vi lasceremo soli.
Il canale video vi terrà compagnia tutta l'estate con prima le 5 parti del video sul laboratorio più una parte finale a sorpresa e poi con qualche video di degustazioni delle ultime ORO.
Per il blog partira la rassegna fotografica.
Potete fin da subito inviare foto sul mondo della birra in generale all'indirizzo mail signormalto@gmail.com seguirà a breve un post dedicato per spiegare l'iniziativa che si svilupperà per tutta l'estate.
Periodo perfetto per fare foto e bersi qualche birra fresca .
L'idea è quella di capire come vedete la birra, il mondo della birra, attraverso la cattura di un attimo. Nel pensare la nuova veste dell'iniziativa abbiamo voluto fin da subito toglierci i problemi legati ad una competizione con premi, è trasformare il vecchio progetto da concorso ad una semplice rassegna fotografica. Le foto possono essere eseguite con qualunque supporto. Per l'invio del materiale si predilige il formato jpeg max 4 Mb.
In seguito spero di riuscire a pubblicare un intervista con argomento monotematico sulle birre scure con un grande Amico di pinta, Lorenzo.
Riprenderemo le attività brassicole in autunno.
Ma queste saranno altre storie.
Buona estate a Tutti.

venerdì 16 giugno 2017

I Nuovi Video Del SignorMalto

Dopo oltre sei mesi torniamo a colorare l'etere con una nuova serie di video. 
Da oggi comincerà un serie di filmati estratti dal laboratorio che abbiamo fatto a fine Maggio.
Dopo una attenta analisi dei filmati, sono stati montati 5 parti + uno special finale. 
Le 5 parti hanno una durata di circa 15 minuti ciascuno + uno special di circa 5 minuti, una sorpresa. Il montaggio è durato parecchi giorni e abbiamo cercato di assemblare in un filo logico continuativo le varie fasi cercando di carpire tutte le parti più importanti. 
In alcuni casi sono stati tagliati piccoli frame per accorciare ulteriormente i video. 
I video usciranno uno ogni sabato per le prossime 6 settimane per tenervi compagnia in questa calda estate.
Non Vi resta che collegarvi e vedere, magari sotto un ombrello al fresco davanti ad una pinta fresca, il primo capitolo di questa saga.


Buona visione e Buon divertimento!

venerdì 9 giugno 2017

Laboratorio Homebrewing Signormalto

Sabato 27 Maggio nella splendida cornice della verde Valle Bormida, si è svolto il 1°Laboratorio Homebrewing del Signormalto.
Era tempo che pensavo a qualcosa del genere, condividere in prima persona le nostre esperienze.
Il gruppo
L'occasione è arrivata quando parlando con il mio Amico Massimo, mi ha accennato che alcuni suoi amici avrebbero avuto piacere di vedere come si fa la birra. 
Ci ho pensato un po', è mi è venuta l'idea di fare un laboratorio.
Era una cosa che non avevamo mai fatto, e poi dopo un periodo così lungo di inattività ero un po' dubbioso.
L'impegno era gravoso.
Iniziai senza dire niente a nessuno pensando come sviluppare la cosa.
L'idea era quella di tirare giù, prima di tutto, una piccola guida con le informazioni principali da consegnare ai partecipanti per lasciare qualcosa di concreto.
Non sapevo come sviluppare la brochure, non è semplice trascrivere tutte le esperienze maturate.
Mi sono così affidato a qualche libro dove ho preso più che l'altro le idee di impaginazione e ho tirato giù qualche pagina con gli argomenti principali:


- Gli ingredienti Malti, Cereali non maltati e fiocchi, Ingredienti Fermentabili, Zuccheri,     Luppolo
- La Maltazione
- La Tostatura
- L'Acqua
- Il Lievito e il suo utilizzo, Lo Starter
- L'attrezzatura
- La Preparazione del Mosto, Macinazione dei grani, Mash, Lavaggio delle Trebbie, Bollitura e Gittata dei Luppoli, Travaso, Fermentazione 
- La sanificazione
- Problemi nella Produzione della Birra

Alla fine ne è uscito un libretto di 6 pagine. 
Successivamente ne ho poi parlato con Andrea, spiegandogli che avevo intenzione di fare un laboratorio per degli amici. E' stato subito d'accordo ed insieme abbiamo deciso come sviluppare la cosa. Nonostante l'entusiasmo condivideva con me le preoccupazioni di tale impegno.
La settimana precedente all'evento abbiamo stampato alcune copie del libretto, e con calma abbiamo preparato il garage cercando di creare un ambiente positivo e accogliente.
Naturalmente lo sforzo maggiore è stato profuso il pomeriggio precedente l'evento, cominciando a sistemare tutto in modo da far vedere, oltre alla cotta, anche buona parte dei preparativi.
La platea attenta
L'acqua e la macinazione dei grani abbiamo preferito già prepararli. In un primo tempo avevamo pensato di macinarli la mattina, ma poi vista l'ora che sarebbero arrivati, avremmo rischiato di andare lunghi e non completare tutte le fasi insieme.
Allo stesso modo abbiamo preparato la pentola da 100 litri, mentre quella da 50 litri l'abbiamo lasciata per il laboratorio. L'acqua abbiamo preferito versarla, sia nella pentola di mash che in quella di sparge, per accorciare ulteriormente i tempi. 
Abbiamo disposto tutta l'attrezzatura in modo da dare la possibilità ai partecipanti di vedere bene tutto e posizionarli nel modo migliore anche per le riprese video.
Infatti del laboratorio usciranno una serie di video, ........computer permettendo!
Invece di postare un pesantissimo video di oltre 1 ora abbiamo pensato di dividerlo in 4-5 parti da 15 minuti, inserendo le fasi più importanti. I video usciranno ad intervalli settimanali, sul nostro canale YouTube.
https://www.youtube.com/channel/UCBAUy4mS-ybAmEhzE5Ey69Q
Qui devo fare un ringraziamento a Dj 500, che si è occupato delle riprese lasciandoci così liberi di poter interagire con gli ospiti.
Gli ingredienti 
La mattina del laboratorio siamo scesi presto, ad aspettarci c'era DJ 500, che aveva avuto il compito  vitale di occuparsi delle cibarie. Pizza e soprattutto focaccia molto più buona nel capoluogo savonese che in zona.
Ci siamo ritrovati verso le 8 in garage.
Abbiamo verificato come muoverci e come utilizzare la telecamera, e fatto qualche prova.
Andrea ci ha dato una mano, cercando di ripassare tutti i passaggi. Sembrava di essere tornati a scuola...
L'appuntamento per il laboratorio era per le 9, ma a causa del traffico sono arrivati con quasi un ora di ritardo.
I saluti di rito, le presentazioni e siamo partiti.
Nonostante la mia capacità oratoria fin da subito mi sono trovato in difficoltà. Cose che sapevo bene non ero in grado di comunicarle in modo semplice per renderle fruibili a persone che non avevamo mai avuto a che fare con il mondo della birra casalinga.
Era un po' il problema che avevo avuto io all'inizio quando frequentavo forum e leggevo libri, non riuscivo a capire che lingua parlassero gli Homebrewer.
Questo sicuramente l'aspetto più importante da migliorare.
Il laboratorio è iniziato con una sommaria presentazione dell'attrezzatura da parte di Andrea. Poi abbiamo iniziato la cotta vera e propria con le fasi di mash. 
Vista l'intenzione di creare un laboratorio semplice, per la birra abbiamo di deciso di rimanere su una ricetta semplice con pochi step. E cosa c'è di più semplice della nostra ORO? Abbiamo così deciso di proporre il nostro cavallo di battaglia e riprendere e modificare leggermente la ricetta precedente.
Vediamola insieme:

Oro IX All Grain
Lt mash :22
Lt sparge:22
OG preboil:1027
Min bollitura:90
Litri in fermentatore :26
OG :1042
ABV :4,8 %
Plato :11
IBU :40
BU/GU :0.9
EBC : 3

Malti e Fermentabili
Pale Ale 4000 gr  91 %
Fiocchi di Orzo 300 gr 7 %
Biscuit 100 gr 2 %
Totale 4400 gr

Luppoli
Columbus (AA 15.5) 15 gr 30 min Pellet
Pacifica  (AA 5.6) 25 gr 20 min Coni
Comet (AA 8.5) 15 gr 15 min Pellet
Comet (AA 8.5) 15 gr 10 min Pellet
Pacifica (AA 5.6) 20 gr 5 min Coni
Chinnok Produzione Propria 50 gr 0 min Coni
Comet (AA 8.5) 70 gr Dry-Hop Pellet
Totale 210 gr

Lieviti
SafAle US 05 Dry 11.5 gr

Profilo Mash
Beta-amilasi 63 °C 45 min
Alpha-amilasi 72 °C 15 min
Mash Out 78 °C 15 min

Fermentazione 19°C

Non ci siamo dilungati molto sulla ricetta, semplicemente data lettura degli ingredienti e le fasi di mash. Abbiamo preferito privilegiare nozioni generali sugli ingredienti, sull'acqua e l'acidità.
Abbiamo cercato di spiegare passo per passo le fasi di mash e le differenze delle temperature, l'ambiente di lavoro degli enzimi e la trasformazione degli amidi in zuccheri con qualche cenno alla prova della tintura d'iodio per la verifica dell'avvenuta trasformazione degli amidi in zuccheri. 
Molto più semplice da fare che da dire.
Pausa delle 11 
Tutto è andato bene fino a quando abbiamo deciso di fare una pausa, naturalmente a base di focaccia e birra.
Ho voluto far assaggiare la birra senza glutine con mosto d'uva fragola americana. E' stato un successone. E' molto piaciuta e devo dire che questi mesi di maturazione l'hanno trasformata in un IGA davvero apprezzabile, particolarmente buona. Anche gli aromi di zolfo del lievito belga Abbey sono completamente scomparsi lasciando il posto a un aroma fresco e fruttato. Una felice sorpresa. Sicuramente una birra da rifare.
Il problema che ingurgitare alcool alla mattina tende a far affievolire le energie e abbassare l'attenzione....
Non ho capito se per colpa dell'alcool e del mio ipnotico discorso, piano piano ho visto sui visi dei partecipanti il segno della fatica nel rimanere svegli.
Dopo le fasi di mash abbiamo introdotto il mondo del lavaggio delle trebbie. Ho preferito non appesantire ulteriormente e ho parlato solo del nostro metodo cioè il Fly Sparge.
Per la parte pratica, ho avuto la fortuna di avere Massimo che mi ha sostituito e così permesso di continuare la mia opera oratoria. Diciamo che non siamo stati proprio attentissimi. Il flusso era troppo veloce e le trebbie sono rimaste un po' scoperte.
Terminato lo sparge siamo passati alla fase di bollitura.
Visto il tempo necessario per portare il mosto in ebollizione e la successiva fase di bollitura abbiamo deciso di pranzare. 
Brindisi di fine pranzo
Prima però abbiamo misurato il quantitativo di mosto preboil e spiegato dove spariscono i litri di mosto mancanti. Abbiamo ottenuto un volume preboil di 37.5 litri circa due litri e mezzo in più di quanto preventivato, che ci ha costretti a far bollire per 90 minuti per rimanere nei parametri della ricetta. E probabile che nelle fasi di preparazione dell'acqua ci siano finiti nella pentola di mash qualche litro di acqua in più.
Dopo pranzo il desiderio di continuare è un po' scemato. Complice le ultime bottiglie della birra speciale da 10% gradi, la Anniversary, brasata oltre un anno fa, che ha dato il meglio di se, in compagnia di affettati e formaggi.
Abbiamo colto l'occasione per far assaggiare agli amici la ricetta precedente della ORO anche se non aveva neanche 15 giorni di bottiglia e addirittura non aveva neanche terminato la fase di carbonazione. A tutti è sembrato impossibile, sinceramente più a me e ad Andrea, che la birra fosse già così buona. Molta schiuma sopratutto persistente e pannosa e un aroma intenso di luppolo. Un ottima birra. Questa semplice ricetta non finisce mai di stupirci.
Qui il bandolo della matassa è passato ad Andrea che ha illustrato le fasi di bollitura e ha fatto vedere come eliminare le proteine in eccesso. Ha poi seguito in prima persona le successive fasi delle gittate dei luppoli spiegando le varie differenze, sia dei luppoli sia delle motivazioni della diversificazione delle gittate.
Alla fine è rimasto solo da raffreddare il mosto e inoculare il lievito. Due fasi dove abbiamo illustrato il nostro poco ortodosso uso di bottigliette congelate insieme alla serpentina per il raffreddamento più rapido possibile e l'inoculo senza reidratazione, nostri metodi consolidati.
In mezzo abbiamo illustrato la tecnica del mulinello o whirpool.
Terminato abbiamo portato il fermentatore il cantina, in cella riscaldante anche se ormai in cantina ci sono 18°C.
E' stata un esperienza unica, indimenticabile ed incredibile. E' difficile a parole tramettere tutte le emozioni e sensazioni. Condivisione, convivialità, complicità, serenità e amicizia i sentimenti più forti. Tutto è andato oltre ogni più rosea aspettativa.
Sicuramente un'esperienza da rifare, magari cercando di sviluppare meglio e in modo meno confusionale tutte le parti, cercando di aumentare il grado di semplicità e migliorare la comunicazione.
Sono rimasto un po' spiazzato dal commento di Michele e mi ha fatto capire il limite del laboratorio. Alla fine mi ha detto: "pensavo di partecipare ad un corso di livello elementare e mi sono ritrovato all'università."
Ci hanno fatto i complimenti e abbiamo fatto un ultimo brindisi prima di lasciarli andare.
1° Laboratorio Homebrewing Signormalto 
Siamo stati felici di omaggiarli di qualche bottiglia. Potranno così a casa assaporarle in compagnia di amici e parenti e cercare di far comprendere questo mondo.
Speriamo di essere riusciti ad  avvicinarli  un po' di più alla birra casalinga.
Ci siamo dati appuntamento da loro per vedere se gli insegnamenti del laboratorio sono stati recepiti, applicati e magari dare ancora una ripassata.
Ma questa è un'altra storia. 






In Primo Piano

Nelle nuvole di Venere

Non ricordo esattamente quando, ma direi mesi chissà anni che sono qui davanti a questa pagina bianca per enunciare grandi birre e magari pu...