Diciottesima parte del Meglio del Signor Malto. Un post che è nato per soddisfare la curiosità che attanagliava migliaia di birraioli casalinghi. Una confronto tra due macchine praticamente uguali. Una disamina attenta di quello che queste macchine hanno in comune.
Il post ha riscosso un notevole successo e ancora oggi riceviamo mail su questo argomento.
Il confronto è stato fatto su queste due macchine perchè provate direttamente ma si possono applicare a tutte quelle in commercio perchè tutte fatte sullo stesso progetto.
Post del 2018.
Buona lettura.
I lettori più attenti e affezionati hanno notato che dopo un iniziale produzione della nostra birra casalinga con impianto All in One Brew Monk siamo passati all'Easy Grain.
Il post ha riscosso un notevole successo e ancora oggi riceviamo mail su questo argomento.
Il confronto è stato fatto su queste due macchine perchè provate direttamente ma si possono applicare a tutte quelle in commercio perchè tutte fatte sullo stesso progetto.
Post del 2018.
Buona lettura.
foto 1 - Easy Grain |
Sono iniziati così le mail tormentone: "Perchè avete cambiato? E' meglio il Brew Monk o l'Easy Grain? Quali sono le differenze che avete notato?" etc...
Così abbiamo deciso per venire incontro a tutti e di scrivere un primo post riassuntivo su questi 6 mesi di utilizzo di impianti All in One, incentrato sulle due macchine.
foto 2 - Brew Monk |
Come potete vedere dalle immagini (foto 1-2) le macchine sono identiche, se ci fa un eccezione per l'Easy Grain che ha in più un filtro (foto 3) in ingresso del circuito della pompa, filtro che non c'è sul Brew Monk.
Per il resto le macchine sono identiche, prodotte dallo stesso progetto e forse anche nella stessa fabbrica. Semplicemente vengono poi diversificate a seconda dell'importante europeo con il logo dell'azienda.
Foto 3 - Filtro |
Quello che fa supporre che vengano costruite dalla stessa azienda è il fatto che entrambe portano un errore sulla quantità di acqua. All'interno della pentola ci sono delle tacche che indicano il litraggio.
In entrambi i casi le macchine, più o meno, hanno un scarto di 2 L in meno. Cioè quando versate per esempio 40 litri la tacca segna circa 38 litri (foto 4).
In entrambi i casi le macchine, più o meno, hanno un scarto di 2 L in meno. Cioè quando versate per esempio 40 litri la tacca segna circa 38 litri (foto 4).
Anche la pompa (foto 5) e la scheda del controller (foto 6) sono identici.
Foto 4 - Errore del litraggio |
Noi abbiamo avuto più difficoltà con il Brew Monk, probabilmente la nostra macchina è stata assemblata durante un fine turno, perchè presentava delle problematiche che non abbiamo riscontrato sull'Easy Grain. In primis il mal posizionamento del cavo del sensore all'interno della scheda e l'assemblaggio dell'auto aggancio dove va sistemato il beccuccio della pompa.
Invece entrambe le macchine presentano una serie di difetti che sono più dovuti alla poca cura della fabbricazione e successivamente nell'assemblaggio.
Foto 5 La pompa |
Mentre se per la pentola non è un problema così grave visto che basta una leggera pressione per riportarlo in posizione più o meno rotonda, al contrario per il cestello è impossibile riportarlo nella posizione originaria.
Questo causa alcuni problemi che poi influiscono sul risultato finale. Su tutto il fatto di non poter più infilare bene i dischi filtranti all'interno o di non farli aderire al cestello facendo passare nella zona del troppo pieno i grani macinati.
In più c'è da aggiungere che i dischi sono veramente fatti male. Sono deformati: quello inferiore non aderisce bene sul bordo che lo trattiene sul fondo del cestello (anche se la pressione di un quantitativo sufficientemente pesante dovrebbe premerlo sul bordo visto lo spessore) mentre il superiore tende a far passare i grani macinati. In più sono anche tagliati male e in alcuni punti presentano, invece di un raggio un taglio dritto che certo non può accoppiarsi con la rotondità del cestello (foto 7). Possiamo dire che è una combinazione tra cestello e dischi.
Foto 6- Scheda del controller |
In più c'è da aggiungere che i dischi sono veramente fatti male. Sono deformati: quello inferiore non aderisce bene sul bordo che lo trattiene sul fondo del cestello (anche se la pressione di un quantitativo sufficientemente pesante dovrebbe premerlo sul bordo visto lo spessore) mentre il superiore tende a far passare i grani macinati. In più sono anche tagliati male e in alcuni punti presentano, invece di un raggio un taglio dritto che certo non può accoppiarsi con la rotondità del cestello (foto 7). Possiamo dire che è una combinazione tra cestello e dischi.
Foto 7 - Spazio tra disco e cestello |
Per l'assistenza Birramia ritira le macchine, le ripara internamente all'azienda senza spedirle al produttore, e le rispedisce al cliente, totalmente a suo carico se l'intervento è in garanzia. Birramia dispone anche di ricambi compreso il controller. La garanzia per entrambe le macchine è di 2 anni.
Foto 8 - Sparge |
Se dovete decidere cosa acquistare, orientatevi sul prezzo e sull'assistenza.
A fine stagione quando avremo una visione ancora più ampia uscirà un articolo inerente al confronto di questa tecnica denominata BIAP (Brew In A Pipe) con tutte le altre BIAB-AG-E+G e Kit per vedere di fare il punto di confronto tra queste macchine sempre più presenti nelle nostre case e gli altri metodi.
Vi ricordo che il meglio del Signor Malto - 2 uscite settimanali dall'archivio del Signormalto oltre 350 post.
Martedì uno degli articoli più cliccati di sempre.
Giovedì un post che ha riscosso meno successo.
Mandateci una mail a signormalto@gmail.com con i Vs commenti.
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