martedì 1 gennaio 2019

Golden Ale - Easy Grain con sparge

E' un momento un pò particolare quello che stiamo vivendo noi del Signormalto. Dal nuovo look, alla collaborazione con Michele, al nuovo gruppo di collaboratori, una ventata di novità vi attende in questo nuovo anno.
In mezzo alle giornate dedicate al nuovo blog, e i montaggi dei video che vi tengono compagnia settimanalmente sul canale video, siamo riusciti a trovare una giornata dove brassare una nuova bionda.
Come dall'inizio della stagione continuiamo a proporre cotte fatte in ambiente domestico e anche quest'ultima non fa eccezione. Come per l'ultima cotta abbiamo utilizzato la Easy Grain impianto All in One, utilizzandolo con il metodo classico, cioè con il lavaggio delle trebbie. 
Abbiamo fatto queste due cotte un pò per capire quali differenze qualitative ci sono tra un utilizzo della macchina senza e con sparge. 
Per questa birra abbiamo utilizzato gli ultimi grani di Pilsner (c'è ne sarà giusto ancora un pò per fare un'altra cotta mini da 15 litri) e aggiunto come malti speciali il Biscuit e il CaraPils. Vediamo la ricetta:

Crispa Golden Ale Easy Grain All Grain
lt mash :16.7
lt sparge:7.1
OG preboil:1041
Min bollitura:70
Litri in fermentatore :15
OG :1056
ABV :5.6 %
Plato :13.8
IBU :19.2
BU/GU :0.34
EBC : 12

Malti e Fermentabili
Pilsner 3000 gr 78 %
Lolla di riso 300 gr 8 %
Fiocchi di Orzo 250 gr 6 %
CaraPils 150 gr 4 %
Biscuit 150 gr 4 %
Totale 3850 gr

Luppoli
Pilgrim (AA 10) 8 gr 60 min Pellet
Saaz (AA 4) 10 gr 30 min Pellet
Saaz (AA 4) 15 gr 10 min Pellet
Totale 33 gr

Lieviti
SafAle English Ale S-04 11.5 gr

Profilo Mash
Protein Rest 50 °C 15 min
Beta-amilasi 63 °C 1 min
Beta-amilasi 64 °C 60 min
Alpha-amilasi 71 °C 1 min
Alpha-amilasi 72 °C 15 min
Mash Out 78 °C 15 min

Fermentazione 18°C
Priming : 6 gr

La ricetta non deriva da vecchi progetti ma semplicemente un modo per impiegare gli ultimi grani. Abbiamo pensato di fare una birra un pò internazionale visto che di Golden Ale né esistono versioni diverse a secondo dei paesi. Qui abbiamo un pò di malti come il Pilsner con il Biscuit e per i luppoli abbiamo utilizzato il Pilgrim come amaro e il Saaz come aroma.
In linea con uno stile internazionale abbiamo utilizzato un lievito inglese ma con caratteristiche applicabili a stili diversi anche non inglesi. Grazie al suo modo di compattarsi sul fondo, creare birre limpide e rilasciare note leggermente fruttate.
Per le soste abbiamo mantenuto lo schema per l'inerzia termina. Questa volta non ha funzionato così bene, come quando lavora a pieno regime.
E' stato sicuramente l'esiguo litraggio all'interno della pentola a creare un'inerzia termica che è risultata devastante facendo salire la temperatura di saccarizzazione fino a 67°C, non proprio quello che pensavamo!
Inoltre rispetto ad altre volte abbiamo potuto verificare un disallineamento della temperatura all'interno della pentola con i valore riscontrato con il termometro esterno che a stabilito che la fase di beta amilasi se ne andata a farsi friggere a 69°C.
Avevamo notato subito le prime volte che la differenza di temperatura era piuttosto contenuta sotto lo 0.5 °C, questa volta la differenza è stata di 2 gradi ...troppi!
Purtroppo con piccoli quantitativi bisogna tenere le resistenze più basse.
Tutto si è svolto con regolarità nel funzionamento generale e sarebbe andato tutto alla perfezione se non fosse stato che al momento del travaso nel fermentatore, la pompa tappata e abbiamo versato il mosto dal rubinetto.
C'è da dire che questa volta il mosto era molto limpido in fase di mash, ma al momento di tirare su il cestello ed eseguire lo sparge ci siamo accorti della grande quantità di farine che sono finite nel mosto al momento del sollevamento del cestello, il solito problema che si riscontra anche nel BIAB. E' logico se muovi le trebbie....
Inoltre essendo tutti fondi di sacchi la quantità di materiale sfarinato era alto e nonostante l'avessi setacciata per la polvere, alla fine c'è siamo trovati cosi tanta che è andata a tappare il condotto della pompa. La curva a 90° in uscita dalla pompa non perdona.
Solo durante le fasi della pulizia della macchina siamo riusciti a ripristinarle il funzionamento.
La fermentazione è partita dopo 24 ore con un temperatura impostata sui 18°C e de salita fino a 19°C per un paio di giorni durante la fase tumultuosa. La cotta non prevede DH e quindi neanche travaso e tra 15 giorni cominceremo a verificare la densità per determinare il momento dell'imbottigliamento.
La particolarità della cotta è che è stata eseguita nella sua interezza da Andrea che ne ha seguito dalla progettazione della ricetta alla realizzazione finale.
Ora abbiamo ancora i grani base per fare due mini cotte da 15 litri. E' probabile che con l'anno nuovo brasseremo una Blanche Belga, birra di grano non maltato o birra bianca. Ma questa è un'altra storia.




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