Quanti ricordi che avevamo creato in occasione della fiera dell'homebrewing di Torino e dato in omaggio a chi ci è venuto a trovare.
E proprio da li vogliamo partire. Con le dimostrazioni di Torino avevamo spalmato le metodologie di produzione in tre giorni.
Avevamo iniziato il primo giorno con i malti preparati, in due versioni: standard e elaborato. Il metodo che a visto al battesimo il 90% dei birraioli casalinghi.
E ci è sembrato naturale iniziare il percorso dall'inizio: dai malti preparati.
Sabato uscirà il primo video della serie, dedicato all'attrezzatura necessaria per iniziare.
Ci è sembrato interessate riproporre estratti del libretto "Da un Kit ad un Sogno" inerenti ai malti preparati di questa 1ª puntata.
Il metodo più utilizzato da chi si avvicina alla birra casalinga è “il kit” o malti preparati.
I kit, oltre a essere il metodo più semplice e veloce per creare una birra in casa, rimangono anche una buona base di partenza per imparare e introdursi nel mondo della birra casalinga senza escludere discreti risultati.
Il sistema prevede lo scioglimento di un barattolo di estratto amaricato nella quantità di acqua necessaria e l’aggiunta, il più delle volte, di zucchero in quantità stabilite dal produttore.
Per produrre una birra con il metodo dei malti preparati o kit è necessario di dotarsi di un barattolo e
dello zucchero necessario riportato in etichetta. Normalmente con un barattolo si ottengono 23 litri di birra, e dopo meno di un mese, è pronta per essere consumata.
Prima di tutto si procede con la sanificazione di tutto il materiale necessario.
Una volta che tutto il materiale è ben lavato e sanificato, si comincia con la preparazione degli ingredienti. Normalmente i barattoli di malto amaricato prevedono l’aggiunta di solo zucchero (in realtà nei preparati più concentrati è addirittura superfluo). Al posto dello zucchero è possibile utilizzare come ingrediente fermentabile l'estratto di malto in polvere ed eventualmente altri zuccheri come il miele o zuccheri caramellati, che sono in grado di donare alla birra un aroma in più e darne un “maggior corpo”.
Si inizia mettendo il barattolo a bagnomaria nell'acqua calda, per sciogliere il malto. Nel frattempo si prepara la pentola principale che servirà ad unire e amalgamare tutti gli ingredienti.
La capienza è di minimo 10 litri.
Si prepara la pentola principale con almeno 3-4 litri di acqua da scaldare fino ai 70 gradi.
Una volta raggiunti i 70 gradi, si abbassa la fiamma e si comincia a versare e mescolare molto bene tutti gli ingredienti. In primis si aggiunge lo zucchero o l’estratto di malto in polvere, poi gli eventuali altri fermentabili come il miele e, una volta sciolto tutto perfettamente si versa il contenuto del barattolo.Nel frattempo, riempite il fermentatore con tre litri di acqua fredda e posizionatelo dove necessario. Quindi una volta sciolto e miscelato tutti gli ingredienti si procede alla fase di
raffreddamento. Normalmente dentro i coperchi dei barattoli c'è una busta di lievito generico, consigliamo di comprare un lievito più specifico, perchè ricordatevi, il mosto lo facciamo noi, ma la birra la fa il lievito.
Ci sono due strade o reidratare il lievito o lo aggiungerlo sopra e, un volta terminato riempito il fermentatore.
Riempite il lavandino (o un altro contenitore capace di contenere la pentola) di acqua fredda e immergete la pentola e si raffreddate il più velocemente possibile. E’ chiaro che l'ambiente dove si effettua questa operazione deve essere il più pulito possibile.
Per evitare di trovare un mosto troppo caldo in fase di inoculo del lievito, è necessario portare il mosto ad una temperatura consona al lavoro dei lieviti, intorno ai 20°C. Più la temperatura è alta più si rischia che oltre a certe temperature di inibire le cellule del lievito, vanificando la fermentazione. Il discorso è valido anche all'inverso, ma sulle buste del lievito è specificata la variazione di temperatura ottimale minimo-massimo di lavoro.
Una volta raffreddato il mosto alla temperatura desiderata, si versa tutto nel fermentatore cercando di ossigenare il più possibile per far inglobare quanto più ossigeno, che servirà ai lieviti per la prima parte di crescita. La prima azione obbligatoria da compiere è controllare la densità iniziale, che ci servirà per capire quando imbottigliare e quale potrà essere la gradazione alcolica della nostra birra.
Mentre si mescola il tutto per continuare ad ossigenare il mosto si preleva un campione di mosto e si misura la densità tramite il densimetro in dotazione con il kit e si annota il numero. Sulla confezione di solito è scritto il valore della densità iniziale o OG.
A questo punto si versa il lievito e si mescola energicamente per qualche minuto per miscelare bene ed incamerare altro ossigeno. Si copre il fermentatore con il coperchio e si inserisce il gorgogliatore.
Una volta sicuri che il fermentatore sia ben chiuso è necessario riempire il gorgoliatore fino alle tacche contrassegnate con liquido sanificante o alcool. E’ buona norma anche inserire un pò di soluzione all'interno del rubinetto che avete nel frattempo girato al contrario.
La prima parte è finita, ora non vi resta che attendere il gorgogliatore che cominci a gorgogliare. I tempi possono variare da poche ore ad un paio di giorni.
Importante: è meglio che il fermentatore sia posizionato in un luogo buio, protetto dalla luce solare.
Passati un decina di giorni, quando tutti gli zuccheri sono stati trasformati e il valore sarà molto vicino a quello finale, si può iniziare a pianificare l’imbottigliamento, misurando la densità della birra (chiamata FG o densità finale) e annotandola. Se dopo due giorni la densità è uguale,è possibile imbottigliare.
Per calcolare il grado alcolico della birra utilizzate la formula: densità iniziale - densità finale / 7,46
Una volta concluso questo aspetto, si procedere con il “priming”, cioè l’aggiunta di zucchero per la rifermentazione in bottiglia. Normalmente sulle etichette o sui fogli dell'istruzioni che troverete nel coperchio o nell’etichetta del malto amaricato ci sono già scritti i quantitativi da aggiungere.
Ci sono due metodi da poter seguire: o si rifermenta bottiglia per bottiglia oppure è possibile versare tutto il quantitativo che serve dentro il fermentatore sciogliendo lo zucchero in un pentolino. In alcuni kit si trovano i misurini per aggiungere il quantitativo esatto in ogni bottiglia.
Se scegliete di mescolare lo zucchero alla birra nel fermentatore procedete invece così: effettuate un travaso, per evitare durante il mescolamento dello zucchero di sollevare il lievito esausto depositato sul fondo del fermentatore.
Quindi si calcola lo zucchero necessario e si pesa. Si prepara un pentolino con 300 ml. di acqua e si fa bollire. Quando l'acqua bolle, si aggiunge lo zucchero, si scioglie si spegne e si raffredda alla temperatura della birra. Una volta raffreddato si versa il mosto nel fermentatore e si mescola bene senza ossigenare. Per imbottigliare è necessario utilizzare l'asta di riempimento che si trova all'interno del kit. Ricordate di mescolare la birra dopo aver riempito 5 - 6 bottiglie perchè lo sciroppo tende a stratificarsi e si rischia di avere bottiglie eccessivamente gasate e altre sgasate.
Mano a mano che procedete, è necessario tappare le bottiglie; è importante pulire e sanificarle bene utilizzando l’avvinatoio, compreso nel kit. Una volta terminata la procedura le bottiglie devono essere lasciate un paio di settimane alla stessa temperatura a cui fermentato la birra e poi si trasferiscono in cantina o in un ambiente più fresco intorno ai 12°C per continuare la maturazione. Dopo un mese si può consumarle.
Attrezzatura necessaria:
L’attrezzatura normalmente si ritrova tutta insieme nei kit di fermentazione.
2 Fermentatori da 32 litri con rubinetto, coperchio di
chiusura con foro gorgogliatore con guarnizione e
termometro adesivo;
1 densimetro;
1 cilindro per il densimetro;
1 paletta di plastica per mescolare;
1 confezione di sanificante o similare;
1 avvinatoio per lavare le bottiglie;
1 asta di riempimento per imbottigliare;
1 tappatrice;
Si può aggiungere altri strumenti, esempio:
1 termometro ad alcool;
1 tubo di plastica alimentare cristal;
1 frusta per mescolare;
1 scolabottiglie;
1 pentola per sciogliere il malto preparato da 10 litri.
Ora non vi resta che attendere sabato per cominciare a vedere i video dedicati agli amici che si avvicinano al mondo della birra casalinga.
Il prossimo video riguarderà la pratica, mostreremo come fare una birra utilizzando i malti preparati... rimane sintonizzati!
Questa è un'altra storia.
Ora non vi resta che attendere sabato per cominciare a vedere i video dedicati agli amici che si avvicinano al mondo della birra casalinga.
Il prossimo video riguarderà la pratica, mostreremo come fare una birra utilizzando i malti preparati... rimane sintonizzati!
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