mercoledì 20 gennaio 2016

Una Chiacchierata con ..... Giovanni Iovane



Dopo le vacanze ritornano le chiacchierate tra Amici. Questa volta abbiamo il piacere di avere qui con noi Giovanni Iovane, conosciuto ai più come Houston, moderatore del Forum della Birra e, soprattutto, come proprietario e ideatore del noto sito Sgabuzen Homebrewing, che fin dal 2011 si occupa di spargere il verbo della birra fatta in casa. Ad oggi, il suo canale Youtube conta oltre 1000 iscritti.



Ciao Giovanni, ti do il benvenuto nel nostro salotto virtuale. Raccontaci qualcosa di te... fatti conoscere dai nostri lettori.

G: Ciao Enrico e grazie per avermi invitato a fare questa "chiacchierata". Ho 28 anni, vivo a Santa Maria Capua Vetere in provincia di Caserta e studio Ingegneria Informatica. La mia professoressa di matematica delle scuole medie diceva che ero un "selvaggio" ed oggi, a distanza di anni, purtroppo devo darle ragione. Ho sempre avuto passioni per così dire "alternative" e la birra è solo l'ultima arrivata. Ho circa duemila milioni di hobby diversi, quasi tutti orbitanti intorno all'universo dell'elettronica e della musica. Mi piacerebbe diventare un Ingegnere dell'Automazione per cui, da qualche tempo a questa parte, mi sono messo sotto per completare il mio percorso di studi.
Raccontaci un po' il tuo percorso da Homebrewer.
G: Sono sempre stato un grande appassionato di birre. Prima del 2011, però, la mia conoscenza era limitata alle "classiche" belghe (trappiste e d'abbazia). Poi, dopo aver comprato il kit a due fermentatori di Birramia, è iniziata la mia rovina. Non mi sono più fermato: dopo due kit, avevo già letto tutto ed ero praticamente pronto per passare all'E+G e, dopo neanche un anno, ero già passato all'All Grain. Purtroppo, "funziono" così: quando una cosa attira la mia attenzione non mi ferma più nessuno!!! Sono un socio sostenitore dell'Associazione Southern Homebrewers (nonché socio ordinario MoBi) e ho frequentato un Corso di Degustazione che mi ha permesso di affinare la tecnica e, tra le altre cose, di conoscere Kuaska.


Perché hai iniziato a condividere le tue esperienze sul web, aprendo un canale Youtube e successivamente il blog?
G: Non sono quasi mai riuscito a trovare amici della mia città con i quali condividere le mie passioni, così mi venne in mente di cercarmene di "virtuali". Inizialmente era un gioco. Mi divertivo a riprendere con la videocamera i miei "aggeggi" auto-costruiti ed i miei primi esperimenti con Arduino. Ad un certo punto, però, mi sono reso conto che la cosa iniziava a piacermi sempre di più e, inspiegabilmente, iniziavo ad accumulare anche i primi followers. Da un paio di anni a questa parte sto cercando di pubblicare video di qualità sempre crescente per focalizzare maggiormente l'attenzione degli Homebrewers. Ad oggi, mi ritrovo con quasi 1100 iscritti su Youtube e la cosa mi rende estremamente fiero ed entusiasta.

Dai qualche consiglio a chi vorrebbe seguire la tua strada. Quali sono le maggiori difficoltà e i segreti per avere un ritorno positivo dal pubblico?
G: La birra, purtroppo, per quanto possa piacerci, è un argomento di nicchia (non solo per Youtube Italia). I canali Youtube di maggiore successo sono altri e cercare di "sfondare" con la birra è praticamente impossibile. Tuttavia, sono convinto che se ci si impegna al massimo qualcosa pur sempre si riesce a fare. Il segreto secondo me è avere sempre qualcosa da dire... non bisogna mai permettere alla mente di fermarsi.

Cosa ti ha spinto ad impegnarti ulteriormente diventando moderatore del Forum della Birra?G: Il Forum era ancora sotto dominio di Altervista quando Antonio De Feo -Jigen per gli amici- mi propose di entrare nella squadra. C'erano tante cose da sistemare e lui, da solo, non riusciva a fare tutto. All'epoca, Antonio non sapeva ancora che sono la persona più ordinata del mondo e che tendo a polarizzarmi su un problema per risolverlo. L'attuale ordinamento delle sezioni e sotto-sezioni del Forum è stato una mia idea. Sono stato giorni, per non dire settimane, ad organizzare i post in base all'argomento, per cercare di dare un senso a tutto. Una volta "purificato" il Forum dal Caos, mi sono dedicato alla stesura dell'attuale Regolamento. Fare queste cose mi diverte tantissimo!


Una curiosità: parliamo del tuo simbolo. Raccontaci il perché di quell’ingranaggio con al centro lievito orzo e luppolo.
G: La Birra Artigianale è un'arte. Riuscire ad "equilibrare" una ricetta per raggiungere un determinato obiettivo organolettico non è cosa facile e sono necessari anni di studio e di perfezionamento per iniziare a cacciare fuori qualcosa di decente. Per questo motivo, quando decisi di farmi disegnare un marchio per il canale, mi venne in mente l'idea degli ingranaggi. Quasi come se fosse un meccanismo di un vecchio orologio, solo regolando a puntino i vari ingredienti si può riuscire a raggiungere la perfezione...

Qual è la tecnica che utilizzi per produrre le tue birre?
G: Attualmente birrifico in All Grain classico a tre pentole e faccio Batch Sparge. Tuttavia li ho provati tutti: dal BIAB, al no-sparge, al fly, e così via. 

Parlaci un po' del tuo impianto e delle modifiche che mano a mano hai inserito.
G: Sono partito dal classico bruciatore delle "pummarole" in BIAB e, nel tempo, ho aggiunto sempre qualcosa. Da un paio d'anni (più o meno) ho costruito una struttura in ferro zincato a due livelli dotata di ruote che può accogliere fino a due pentole per livello. Il mio mash è elettrico, sfruttando un tubo RIMS e un controller di tipo PID, mentre sparge e boil sono "ancora" a gas. Ma ho grandi progetti di cambiamento...

Cosa pensi dell’automazione degli impianti?
G: Molti homebrewers che ho conosciuto sono contrari ad automatizzare il proprio impianto, sostenendo che così facendo si perde il bello dell'artigianalità. In realtà, io credo che sfruttare la tecnologia per migliorare determinati processi non possa far altro che migliorare qualitativamente il risultato finale. Prima di partire con la tecnologia, però, è importantissimo imparare a conoscere quali processi intervengono nella birrificazione... la potenza è nulla senza controllo.

Da un po' sul tuo sito si parla spesso di Arduino e Open ArdBir. Molti, come me del resto, hanno letto i tuoi articoli e visto i tuoi video ma sono un po' disorientati. Ci fai un riassunto dettagliato magari inserendo le ultime novità?
G: ArdBir è un sistema basato su Arduino che serve ad automatizzare la cottura della birra. Nasce per controllare sistemi elettrici a pentola singola come i cloni del Braumaister ma, dopo le ultime modifiche al codice, potrebbe essere usato anche per pilotare impianti più grossi (sempre ad alimentazione elettrica). Sfrutta le librerie PID di Arduino che implementano un controllo molto più sofisticato delle temperature, nettamente superiore a quello ottenibile con un normale termostato.


Quali sono le maggiori difficoltà che hai incontrato con Arduino?
G: Arduino si deve programmare per cui bisogna innanzitutto conoscere il codice. Io sono stato avvantaggiato dal fatto di aver studiato programmazione all'Università. Molto spesso però, per implementare una determinata funzione in un codice, bisogna sedersi un attimo e fare un piccolo ripasso.

Rimaniamo sul discorso “hardware”. Molti lettori, me compreso, sognano un impianto di spillatura. Tu nei hai costruito uno... ci puoi dare qualche ragguaglio in più per seguirti in questa impresa?
G: Come dico anche nel video che ho realizzato sull'argomento, l'impianto di spillatura rappresenta in qualche modo il "sogno erotico" di ogni homebrewer. Non è difficile da costruire. Per di più si tratta di avere fortuna nel trovare dei pezzi usati a buon mercato perché il nuovo costa davvero tanto. Il mio consiglio è quello di sfruttare i fustini monouso da cinque litri. Sono davvero comodi e costano pochissimo. Da quando li uso, non solo attacco l'impianto sempre più spesso ma mi concedo anche il lusso di avere più spine attaccate contemporaneamente, cosa che prima non accadeva mai. 

Quali sono gli stili di birra che preferisci?
G: Vado a periodi. Ora sto in fissa con Stout e Porter, soprattutto se barricate. In passato sono stato APA-dipendente per un lunghissimo periodo prima di approdare nel mondo della fermentazione "selvaggia". L'anno scorso è stato l'anno delle Rauchbier. 


Qual è il tuo giudizio sulla tecnica australiana Brewing In A Bag?
G: Ho birrificato in BIAB per tanto tempo e mi sono divertito parecchio. Il problema è che, secondo me, con alti tassi di diluizione si pregiudica un po' il controllo sulla fermentabilità del mosto. Inoltre, anche i sapori mi sono sembrati un po' "slegati" rispetto alla stessa ricetta fatta col metodo classico. Credo che sia necessario calcolare una sorta di adattamento della ricetta che si vuole brassare in BIAB. 

Pensi che un impianto semplice come il BIAB casalingo possa essere migliorato? Tu come svilupperesti l'automazione di un impianto BIAB?
G: Credo che l'automazione possa far bene ad ogni tipo di tecnica. Io inserirei una pompa magnetica per il ricircolo e, magari, un tubo RIMS per controllare finemente la temperatura. Ma già il solo ricircolo secondo me migliorerebbe di tanto il risultato.

Pur essendo all’inizio, il tuo Sito ha già un’ottima struttura. Come pensi di farlo crescere? Dacci qualche anteprima!
G: Per ora il sito è un semplice raccoglitore di tutto ciò che pubblico sulla birra. Inizialmente avevo un blog su piattaforma Blogspot ma le informazioni erano eccessivamente frammentate e mi venne in mente di mettere tutto in un solo posto. Nel sito puoi trovare non solo gli articoli con i link ai miei video ma anche i fogli di calcolo e le altre utilità che ho messo a disposizione della Rete. In futuro, mi piacerebbe affidare a dei professionisti il compito di sviluppare un tema grafico personalizzato ed implementare un sistema di sottoscrizione per inviare in automatico una newsletter mensile agli utenti "affezionati".

Quanto pensi di aver aiutato il mondo degli Homebrewers con il tuo impegno, sia da blogger che da moderatore?
G: Sinceramente non lo so. Mi capita di ricevere complimenti a volte ma non mi piace fare la parte del "montato". Preferisco sfruttare il riscontro positivo che sto avendo negli ultimi tempi per migliorarmi ancora di più. Poco alla volta, sto riuscendo a disinibirmi di fronte alla telecamera e molto lo devo soprattutto anche al fatto che ci sono persone che mi supportano.


Dacci tre motivi per vistare il tuo sito e il canale Youtube!
G: Il mio canale, ad oggi, mi permette di spaziare entro un ampio raggio di argomenti a tema birraio. Non ci sono solo tutorial su come auto-costruire aggeggi casalingo-brassicoli ma è possibile trovare anche video, come gli assaggi delle birre commerciali, non destinati ad un pubblico necessariamente di soli homebrewers. Inoltre, è molto ordinato e tutto il materiale che produco è diviso in categorie e playlist. Ultimo punto, il confronto. Da sempre cerco di coinvolgere gli utenti che mi seguono a commentare ed a confrontarsi con me. Non ho aperto il canale per fare dei pallosissimi monologhi... per questo motivo necessito di subire l'influenza del prossimo. 

Ormai sei da 5 anni nel mondo del HB... pensi ci siano ancora delle carenze di informazioni da trattare su internet?
G: Beh, rispetto a 5 anni fa, oggi c'è una bella varietà di informazioni sul web e non parlo solo di ciò che ho pubblicato io. Mi riferisco soprattutto al tuo blog oppure a quelli di BrewingBad e Faccia di Malto oppure ai canali di BrewingFriends e Zelig, solo per citarne alcuni. Chi inizia oggi questa fantastica avventura può contare su un bel bagaglio iniziale di informazioni. Secondo me, per cercare di tenere sempre alto il livello della discussione, noi blogger/youtuber dovremmo unire le forze e collaborare sempre di più. Un esempio palpabile è rappresentato dall'Informatore Brassicolo che, in soli 4 numeri, ha catturato l'attenzione di migliaia di persone e sta diventando una sorta di appuntamento "specialistico" sulla birra.

Abbiamo finito Giovanni, ancora una domanda finale. Raccontaci quali sono i progetti per il futuro.
G: Per ora sono concentratissimo sul raggiungimento della Laurea per cui ho messo da parte le distrazioni per fare un po' di spazio allo studio. La Birra tuttavia non è una distrazione per me: è una ragion d'essere. Per questo motivo, mi sto impegnando a pubblicare almeno un video a settimana sul canale. Ho tante idee sui prossimi passi da fare ma per ora preferisco non sbilanciarmi troppo... così non rovino la sorpresa. :)

Come tutti anche tu Giovanni non puoi sottrarti al nostro piccolo omaggio ai lettori, regalaci una ricetta:
G: Vi regalerò una ricetta che mi ha dato parecchie soddisfazioni. Si tratta di una American Pale Ale con quattro luppoli diversi. Ne ho sempre un po' in fusto e credo che, ad oggi, sia una delle mie birre migliori... almeno così dicono i miei amici. Ma quelli lo fanno solo per bere gratis!

Sgabuzen APA (ricetta per 23 litri)
OG: 1,052;
IBU: 42;
EBC: 17;
ABV 5,8%

Malti:
Pale 4 kg
Crystal 300 g
Carapils 200 g
Fiocchi d'avena 400 g
Fiocchi di frumento 400 g

Mash Design:
alfa-amilasi @ 67 °C fino a conversione
mash out @78 °C 15 min.

Luppoli:
Chinook 12 g 60 min.
Chinook 10 g 20 min.
Simcoe 10 g 20 min.
Cascade 20 g 20 min.
Cascade 15 g 5 min.
Simcoe 15 g 5 min.
Nelson Sauvin 10 g 5 min.

Lievito:
Fermentis US05 @ 18 °C

Note:
Dopo il primo travaso è previsto un Dry Hopping di 2 gr/l così composto: Cascade 1 gr/l + Simcoe 0,5 gr/l + Nelson Sauvin 0,5 gr/l.


Ti ringrazio Giovanni, è stato davvero un piacere poterti ospitare nel nostro salotto virtuale e finalmente fare la tua conoscenza. Ti invito a restare con noi, magari partecipando con un articolo al nuovo progetto/racconto che partirà a breve, intitolato "Frontiera". Conoscendo il tuo impegno nel mondo della Birra, spero che potrai presto inviarci qualche foto delle manifestazioni a cui parteciperai in prima persona, da inserire nella nostra rubrica eventi.
Ancora un grazie sincero
A presto Giovanni.
G: Grazie a te Enrico per avermi dato la possibilità di raccontare il mio punto di vista! Tienimi presente per il progetto Frontiera... vedrò di tirare fuori il meglio dalla mia vena poetica! A presto!






mercoledì 13 gennaio 2016

Ricette 2016 ancora in BIAB

In attesa di riprendere l'attività brassicola, abbiamo pianificato le prossime ricette. 
La prima cotta del 2016 sarà la sospirata 50ª, la Fifty, una Tripel di chiaro stampo belga. Una birra impegnativa, dalla alta gradazione alcolica, una birra per le grandi occasioni, visto anche il formato deciso per l'imbottigliamento in bottiglie da 75cl.
Vediamo la ricetta:
Fifty Anniversary Belgian Tripel ALL Grain
Minuti ammostamento :105
Litri in pentola :28.5
Litri sparge: 22.5
Litri in fermentatore :25
Efficienza :75 %
OG :1091
ABV :9.1 %
Plato :21.8
IBU :27.5
BU/GU :0.3
EBC : 14

Malti e Fermentabili
Pilsner 5000 gr 50 %
Vienna 2000 gr 20 %
Munich Malt 1300 gr 13 %
Frumento non maltato 500 gr 5 %
Zucchero di canna 500 gr 5 %
Fiocchi di Orzo 400 gr 4 %
CaraMunich 60 250 g r3 %
Black Malt 50 gr 1 %
Totale10000 gr

Luppoli
Simcoe (AA 12.3) 10 gr 60 min
Simcoe (AA 12.3) 10 gr 30 min
Citra (AA 12.5) 10 gr 20 min
Citra (AA 12.5) 20 gr 10 min
Citra (AA 12.5) 20 gr 5 min
Citra (AA 12.5) 20 gr 0 min
Simcoe (AA 12.3) 20 gr 0 min
Citra (AA 12) 50 gr DH
Totale160 gr

Lieviti
SafBrew Abbey 23 gr.

Profilo Mash
Protein rest 50°C 15 min
Beta-amilasi 66 °C 60 min
Alpha-amilasi 72 °C 15 min
Mash Out 78 °C 15 min

Bollitura 90 min 

Fermentazione 20°C

La scelta degli ingredienti è stata fatta in base alla vecchia ricetta della AbjT&AbjS, la tripel fatta con due lieviti diversi. Così abbiamo pensato di modificarla e riproporla in questa veste commemorativa.
In tutto questo tempo è stata preparata la bozza quasi definitiva dell'etichetta, che per questa occasione viene nuovamente divisa in due con un fronte ed un retro. Allo studio anche un piccolo cartoncino commemorativo che verrà appeso al collo.


Il fronte 


Il retro


Copertina del cartoncino


Interno del cartoncino.
Come vedete è tutto pronto, ci manca solo un pò di tempo per brassarla.
Dopo la cotta di commemorazione torneremo alla normale programmazione decisa lo scorso anno, cioè il perfezionamento di ricette precedenti, ingredienti permettendo.
Quindi riprenderemo il perfezionamento della American Pale Ale della serie Oro, dove prevediamo almeno altre tre cotte, dove metteremo a frutto i risultati delle precedenti.
Dopo 5 cotte, abbiamo deciso che i malti coinvolti in questa birra saranno come malto base il Pale e come unico malto speciale il Bisciut, Non abbiamo ancora deciso se saranno aggiunti una piccola percentuale di fiocchi. Purtroppo non possiamo lavorare come vorremo dato l'enorme magazzino, con grani anche ormai scaduti, che ci costringono quindi ad utilizzare gli ingredienti presenti, e per questo che probabilmente se decideremo di aggiungere i fiocchi, saranno d'orzo ed invece avremmo voluto utilizzare il mais, quindi faremo la Oro VI e poi dovrà passare un pò prima di continuare con le successive due che saranno brassate solo quando avremo terminato il magazzino e potremmo acquistare gli ingredienti più mirati.
Per quello che riguarda la luppolatura, anche qui dobbiamo utilizzare quello che abbiamo e non possiamo utilizzare i luppoli oceanici che vorremo.
Il Galaxy, il Nelson Sauvin e il Pacifica saranno utilizzati terminati quelli che abbiamo e saremo costretti, anche questa volta a riutilizzare ancora il Chinook, Centennial e Amarillo. Per il Dh abbiamo del Sorachi Ace aperto da far andare, utilizzato per l'ultima Oro 5, con il suo aroma citrico importante, molto pungente, specialmente se utilizzato con il lievito secco della Fermentis US-05 fatto lavorare a 18°C.
Vediamo insieme la ricetta:

Oro VI American Pale Ale ALL Grain BIAB
Minuti ammostamento :75
Litri in pentola :40
Litri in fermentatore :26
Efficienza :75 %
OG :1045
ABV :4.6 %
Plato :11.2
IBU :36.5
BU/GU :0.81
EBC : 5

Malti e Fermentabili
Pale Ale 4500 gr 85 %
Bisciut 500 gr 10 %
Fiocchi di Orzo 250 gr 5 %
Totale 5250 gr

Luppoli
Chinook (AA 12.5) 10 gr 30 min
Chinook (AA 12.5) 10 gr 20 min
Centennial (AA 9.1) 10 gr 15 min
Amarillo (AA 9.5) 10 gr 15 min
Centennial (AA 9.1) 10 gr 10 min
Amarillo (AA 9.5) 10 gr 10 min
Centennial (AA 9.1) 15 gr 5 min
Amarillo (AA 9.5) 15 gr 5 min
Chinook (AA 12.5) 20 gr 0 min
Centennial (AA 9.1) 10 gr 0 min
Amarillo (AA 9.5) 10 gr 0 min
Sorachi ACE (AA 12.4) 50 gr DH
Totale 190 gr

Lieviti
SafAle US 05 11.5 gr

Profilo Mash
Beta-amilasi 68 °C 45 min
Alpha-amilasi 72 °C 15 min
Mash Out 78 °C 15 min

Bollitura 90 min 

Fermentazione 18°C

Successivamente partiremo con il perfezionamento di una birra scura, la ricetta di partenza sarà quella della Babd. Anche qui siamo purtroppo costretti ad utilizzare i grani presenti, e di grani tostati ne abbiamo in quantità.
Rispetto alla vecchia Babd, una Stout molto cioccolatosa, sarà eliminato lo special B ed inserito il Crystal 150L, mentre non potremmo utilizzare il Brown che ci eravamo prefisso, perchè terminato.
Vediamo la ricetta:

Babd II English Porter ALL Grain BIAB
Minuti ammostamento :90
Litri in pentola :40
Litri in fermentatore :26
Efficienza :75 %
OG :1055
ABV :5.5 %
Plato :13.6
IBU :36.5
BU/GU :0.49
EBC : 74

Malti e Fermentabili
Maris Otter 4500 gr 70 %
Crystal 150L 1300 gr 20 %
Fiocchi di Orzo 250 gr 4 %
Chocolate 200 gr 3 %
Black Malt 100 gr 2 %
Roasted 100 gr 2%
Totale 6450 gr

Luppoli
Target (AA 12.1) 25 gr 60 min
Styrian Goldings (AA 5.4) 10 gr 5 min
Totale 35 gr

Lieviti
SafAle S 04 11.5 gr

Profilo Mash
Beta-amilasi 68 °C 60 min
Alpha-amilasi 72 °C 15 min
Mash Out 78 °C 15 min

Bollitura 90 min  

Fermentazione 18°C

Per le successive cotte dovremmo verificare il magazzino e utilizzare gli ingredienti che abbiamo,  e più che fare birre in stile, faremo birre dove cercheremo di unire gli aromi e i sapori nel miglior modo possibile, solo a magazzino vuoto potremmo decidere come pianificare il 2017. Ma questa sarà un'altra storia.

sabato 26 dicembre 2015

Progetti Passati e Futuri Per Il Blog...in BIAB


Quanto tempo è  passato dal primo post, mi prende un pò di nostalgia a pensare ai quei momenti, quanta strada percorsa, ma molte sfide ci attendono ancora.  Ricordo con piacere come un bimbo, le prime parole, la mano insicura, la mente lontana dal sapere bene cosa dire, e in fondo al cuore il desiderio che tutto andasse bene.
Inizialmente un pò di vergogna e timore a mettere in condivisione cose personali, poi piano piano dopo le prime cotte trascritte, il coraggio è cresciuto.
In mezzo a questo velocissimo percorso di crescita tutte le problematiche della preparazione dei testi, l'elaborazione del significato delle frasi, e come già mi succedeva in gioventù, errori tanti errori di ortografia e sintassi, d'altronde il lupo perde il pelo ma non il vizio....
Il tempo è passato, passato tanto da arrivare a quota 100, 100 post in tre anni, sono un buon numero, che paradossalmente mi ha impegnato meno all'inizio quando le pretese erano minori, poi con il passare del tempo la consapevolezza di fare qualcosa non solo per gli Amici ma anche per nuovi lettori, sempre più numerosi, mi ha fatto sentire di più il peso della responsabilità di quello che scrivevo, di quello che volevo comunicare. 
Ci sono stati momenti difficili, dove avrei voluto mollare tutto, preso da una profonda appocundria, pensando di non essere all'altezza della strada che avevo intrapreso.
Il primo anno è servito più che altro per creare il blog e prendere dimestichezza con il mezzo virtuale. Ricordo quando ho dovuto scegliere il nome, una cosa importante, un'etichetta che avrebbe sicuramente decretato il successo del progetto, giorni interi a pensare, poi pensai che Signor Malto era perfetto e così fu.
Il secondo anno fui preso dall'entusiasmo del racconto, nel tentativo di trasferire anche le emozioni che ci accompagnavano nelle nostre esperienze birrarie, parole su parole, e scrivere per ore per poi cancellare e riscrivere. Come per tutte le cose, all'inizio ci si dedica anche il tempo che non c'è, ma più il tempo passava più il tempo mancava, e alla fine decisi di diradare i post, che a volte risultavano ripetitivi.
In questo terzo e ultimo anno, c'è stato un notevole progresso, e il blog è stato la naturale conseguenza di una crescita totale.
I progetti per il 2015 erano davvero tanti, prima di tutto la creazione di un sito che potesse darci maggiore visibilità, agilità e flessibilità nel portare all'attenzione degli Amici, non solo semplici racconti di cotte, ma la possibilità di inserire molto altro, rubriche, commenti, eventi, che non avrebbero potuto trovare spazio in un blog, per meglio proporre in uno spazio ordinato e più fruibile, articoli che non sarebbero dovuti essere dimenticati, sovrapposti l'uni sugli altri, dove l'ultimo cancella il precedente.
Fu così che cominciai a pensare come procedere, mi informai sui costi e cercai in rete il service provider adatto alle nostre esigenze, e una panoramica di altri siti, per vedere come svilupparlo. Fui preso dallo sconforto, vedere tanti siti simili, tutti uguali a ripete come pecore le stesse cose, persi un pò di entusiasmo, forse non ero pronto per dire anch'io la mia in quel modo. Però la cosa mi rimase in testa.
Fu proprio in quei momenti decisivi, che capitarono alcuni imprevisti che ci tennero lontani dalle idee gioiose e felici che volevamo proporre, e il blog divenne un impegno troppo pesante. Per evitare maggiori impegni,  rimase un semplice diario delle cotte, esperienze vere di due persone (a volte ci ha aiutato anche qualche Amico) con una gran passione, e un motore che ci mandava avanti, l'amore, in quello che facevamo e la speranza che qualcun altro avrebbe trovato un aiuto, una soluzione, qualche idea o comunque un conforto seppur minimo a leggere e vedere le foto che postavamo. 
Più il tempo passava e più il blog mi sembrava vuoto e insulso, ripetitivo e poco interessante, bisognava fare qualcosa. Ero stanco, volevo di più di quello che scrivevo, cercando di trovare un senso in quello che facevo.
Bisognava trovare il modo di dire e dare di più, e cosa c'è di meglio che fare due chiacchiere, per approfondire e crescere, per rinfrescare un pò il blog, e magari trovare nuovi Amici. 
Il problema principale era la distanza che mi separava dagli Amici che avevo conosciuto virtualmente su internet, ma non solo, gli impegni di ognuno rendono difficile la possibilità di incontrasi, se non in casi rari ed eccezionali,  e passare qualche ora a parlare e bere birra, scambiarsi esperienze di tecniche, di ricette, insomma quel confronto utile a crescere ed a migliorare, diventa una chimera.
Purtroppo le mie paure si avverarono, dopo parecchi inviti, pochi realmente vennero a trovarci. Pensai di andare io, ma sarebbe stato impossibile girare tutta l'Italia, visto la diffusione degli Amici conosciuti sui forum, sia per il tempo necessario agli spostamenti, sia per la spesa. Mi venne un idea, e se li invitassi in un ambiente virtuale, vicino a tutti....bingo!
Così è nata la rubrica "Una Chiacchierata Con.....". 
Come per ogni cosa che nasce, subito tanti dubbi, mi sarei dovuto trasformare in un giornalista più o meno, e trovare quelle domande giuste, che avrebbero dovuto interessare non solo i lettori più affezionati ma catturare nuovi lettori, attratti magari da qualche nuovo commento, da qualche nuova idea.

Il primo problema, fu come proporre la cosa. Pensai di telefonare e poi eventualmente registrare le domande e le risposte, e successivamente trascriverle. Dopo qualche riflessione scartai l'idea, anche se i personaggi più importanti del panorama birrario italiano preferisco questa opzione, perchè li impegna di meno, ma per me era improponibile, non essendo un lavoro a tempo pieno, così pensai a inviare le domande. Il primo istinto fu quello di contattare Amici con un nome già conosciuto sul web, persone che avrebbero potuto attirare nuovi lettori, iniziai con Antonio De Feo, un nome molto conosciuto nell'ambiente per il suo impegno importante nella crescita della birra casalinga italiana e creatore ed amministratore del Forum della Birra.
Antonio è sempre stato molto disponibile e paziente, mi aiutato  all'inizio a rompere il ghiaccio dandomi anche qualche consiglio, una persona davvero speciale. Cominciai così ad interpellare gli Amici più affiatati, fu un diluvio di adesioni, ero molto contento che tante persone apprezzavano quello che stavo facendo, al punto che ne volevano farne parte. Così iniziai un lavoro lungo di creazione delle domande, il più possibili differenziate a seconda del ruolo e dellla persona. Certo che cercare di capire una persona da qualche contatto sul web, per poi proporre delle domande sensate, è stato tutto fuor che semplice e facile.
Così nel giro di qualche settimana contattai un bel pò di Amici e personaggi del mondo della birra, anche professionisti, e dopo la loro disponibilità, inviai le domande di solito una ventina, un volume importante, ma uno dei miei tanti difetti e proprio l'incapacità della sintesi.
Qualcuno mi ripose subito è mi permise di inserire le chiacchierate intramezzate dalle cotte da febbraio a marzo.
I primi ha rispondere, dopo Antonio furono Fabio Stilo, dai più conosciuto con lo pseudonimo di Biloge, ideatore e creatore del soft per fare birra Brewonline.net, una persona semplice e schietta, che mi ha dato anche consigli preziosi e Joseph Pulga conosciuto sul web come 8Gazza, una persona unica, dal carattere deciso e sincero, una delle poche persone vere che ho incontrato e che all'inizio della mia avventura birraria mi è stato vicino e mi aiutato all'inizio e considero il mio Maestro. La sua intervista fu un pò particolare, perchè rispetto ad altri, avevo molta più confidenza e mi permise di fare una serie di domande un pò provocatorie che crearono un pò di scompiglio, ma la ritengo sicuramente una delle interviste più belle, complete e vere.
Per un periodo, nonostante la mole di interviste che avevo inviato, tutto taceva, non ricevetti altre risposte, nonostante le rassicurazioni degli interessati, avevo paura che alla fine giudicassero le mie domande non idonee o poco inerenti. In questo periodo, oltre a birrificare, continuavo a pensare quali migliorie portare al blog, perchè il numero di visualizzazioni cresceva ogni giorno e il rischio era che non trovassero il blog di loro interesse e che dopo un paio di volte non tornassero più. Purtroppo per un periodo, che si protrae in parte ancora oggi, non potei dedicarmi come avrei voluto. Ma dopo un paio di mesi fui contattato da Davide Bertinotti, che mi inviò le risposte, dandomi la possibilità di proporre una voce autorevole del panorama italiano. 
Davide non ha bisogno di presentazioni, persona preparata e sicura del fatto suo, dove la sua esperienza di sente e si legge.
A ruota non poteva non seguirlo Massimo "MaxBeer" Faraggi, geloso forse del suo compagno di tante "battaglie".
Massimo persona squisita, disponibile, semplice, tanto che oltre all'intervista gli mandai un articolo per la rivista del Mo.Bi. sul liquore al luppolo, che poi pubblicò.
Una chiacchierata semplice come si fa tra due amici che si sono appena conosciuti.
Poi il silenzio assoluto, vuoi per il periodo estivo che non permette di fare birra, se non con gli accorgimenti del caso, di tutti gli Amici contattati solo 5 alla fine risposero. Non ero per niente contento, ma d'altronde capisco che gli impegni possono rendere il tempo poco, e quel che ci resta a disposizione, ognuno lo dedica, giustamente, per se. 
Così ricontattai molti, qualcuno si scusò rassicurandomi che al più presto mi avrebbe inviato le risposte, alcuni addirittura non mi risposero, e pensai che era davvero stupido perdere un Amico per così poco, ma a volte le cose della vita vanno dalla parte opposta, che ci volete fare e così.
Non mi persi d'animo, continuai a contattare Amici, e così la rubrica riparti grazie ad un grande Amico, una di quelle persone che si incontrano raramente, ma che quando le scopri Ti sembra di conoscerle da sempre, e c'è davvero il rammarico di non potersi incontrare di persona e farsi insieme una splendida e spumeggiante nera, Lorenzo Farfarelli.
Lorenzo è una persona incredibile, Scrittore, Poeta e Fotografo, la sua chiacchierata è stata intensa, penso una delle migliori, che mi ha impegnato molto nella stesura, ma mi ha dato tante soddisfazioni nella pubblicazione e ha avuto un ottimo successo, parecchie visualizzazione che continuano ancora oggi.
Lorenzo è un artista, almeno così lo percepito, un uomo che va oltre a quello che vede e sa che c'è molto di più. 
In quel periodo, chiesi qualche consiglio su come modificare il blog a Joseph e Antonio, e forse proprio grazie alle energie trasmessemi da Lorenzo, crebbe in me il desiderio di migliorare il blog. Decisi di aprire un altro blog è utilizzarlo come contenitore  per i link delle nuove pagine esterne dove dirottare qualche argomento specifico. La prima pagina che fu creata era per presentarci, il "Chi Siamo", poi una pagina dedicata alle ricette, sicuramente quella più frequentata giornalmente. Per evitare di perdere le chiacchierate decisi di aprire una pagina dove sistemale tutte insieme, "Incontri". 
Visto il grande successo del post "Come creare un etichetta per le nostre birre", era impensabile non aprire una pagina dedicata all'etichette, e rimane a tutt'oggi sia il post che la sezione con il maggior numero di visualizzazioni, inarrivabile da tutti gli altri post, neanche sommando tutte le visualizzazioni fra loro! Non poteva mancare la pagina Contatti, sezione dedicata a chi vuole mettersi in contatto con noi e infine la pagina che mi ha dato più problemi, la sezione denominata "Eventi", per gli eventi nei dintorni. 
La pagina che c'è oggi, non è proprio quello che volevo fare. 
Inizialmente furono inserite tutte le manifestazione che trovavo sul web (davvero tante e in tutte le parti d'Italia), ma mi impegnava troppo tempo e la sua utilità era dubbia, visto che in rete esistono decine di siti, tutti uguali, che propongono le manifestazioni sparse per lo stivale, decisi così di inserire solo le manifestazioni in Liguria o nelle vicinanze della provincia di Cuneo, ma non è aggiornata. L'idea invece era tutta un'altra, quella di inserire una rubrica fatta dai lettori che partecipavano alle manifestazioni con foto e reportage. Spero di svilupparla in seguito, grazie al vostro aiuto.
Invece esiste una pagina che non ha preso mai vita, una sezione che doveva trattare il connubio tra birra e arte. La pagina non è visibile, perchè la ritengo molto importante per i nostri progetti futuri, non volevo bruciarla, visto che è il fulcro di un eventuale sito, quando conterrà un impostazione definitiva e qualche parte, la metterò on line.
Subito dopo Lorenzo, mi mandò le risposte Andrea Rogora, ai più conosciuto  con il nick di Rico Kaboom, Moderatore del Forum AreaBirra.it, ma ai più sconosciuto nella sua veste privata di Mastro Birraio del birrificio THE WALL di Venegono Inferiore in provincia di Varese. La chiaccherata con Andrea ha avuto una cassa di risonanza incredibile con centinaia di visualizzazione già il primo giorno. Una chiacchierata molto interessante soprattutto perchè Andrea è forse la persona più importante del panorama italiano, per quello che riguarda la tecnica australiana BIAB. Visto il grande successo che ha suscitato la sua chiacchierata, verrà a trovarci nuovamente prossimamente, per proporre un intervista dedicata esclusivamente sul BIAB.
Dopo Andrea fu la volta di un Amico dall'altra parte del mare, con cui abbiamo rischiato di incontrarci, Luca Meledina, una persona sincera e disponibile che si è prestato a questo gioco, interpretando la figura di HB comune che ha rivelato un aspetto professionistico inaspettato.        
Dopo una serie di chiacchierate simili, anche se tutte diverse tra loro, decisi che non potevo più aspettare gli altri e iniziai a modificare le chiacchierate con un impronta più specifica, introducendo delle interviste monotematiche su argomenti specifici, e la risposta dei lettori fu in parte inaspettata, un grandissimo successo di visualizzazione e un aumento di pubblico del 50%.
Il taglio del nastro è toccato a Francesco Teboni, in arte Bac, ex moderatore del forum di Mr.Malt e oggi proprietario del e-commerce di attrezzatura per HB BacBrewing.com. Devo essere sincero la chicchierata di Francesco è stata quella che mi ha impegnato di più, ma ha dato grandi soddisfazioni nelle risposte, dove si può comprendere la grandezza di quest'uomo che ha deciso di affrontare una strada difficile ma ricca di soddisfazioni. L'efficacia dell'intervista è stata decretata dai lettori che hanno portato fin dal primo giorno la chiacchierata nel top 10 dei post più letti, cosa che ha dell'incredibile e in meno di una settimana a raggiungere il settimo posto, continuando a essere letta da decine di lettori ogni giorno.
Infine ci è venuto a trovare Marco Baronio, moderatore del forum di Mr.Malt. é stata una chiacchierata intensa e veramente unica, visto il ruolo che ricopre e lo devo ringraziare per aver portato nel blog, con la sua estrema disponibilità e in modo semplice, un mondo che è sconosciuto ai più. Da lui abbiamo appreso la passione nel ricoprire un ruolo così difficile a cui va aggiunga anche tanta pazienza e comprensione.
Siamo alla fine di questo lungo racconto che è durato tre anni, lunghi e ricchi di soddisfazioni e di qualche delusione. Adesso però c'è da andare avanti, tanti sogni nel cassetto, ma pochissimo tempo da dedicare. Come avrete notato le cotte languiscono, ormai sono più di tre mesi che non produciamo birra, (saremo ancora capaci?) i mesi più fecondi ci hanno visto impegnati in un progetto che con la birra non ha niente a che fare, anche se inevitabilmente porterà delle conseguenze anche nel nostro piccolo mondo brassicolo. 
In progetto c'è sempre la 50ª cotta, una tripel belga, che verrà imbottigliata nel formato da 75cl., con il ritorno delle etichette fronte e retro separate, in un formato mai eseguito e ad un etichetta commemorativa appesa al collo, per finire con una sigillatura del collo della bottiglia con capsule termoretraibili. 
Successivamente dopo il buon successo dell'affinazione di una ricetta, vi ricordate la serie ORO, faremo ancora una cotta (la sesta) della serie e poi dovremmo aver trovato già qualcosa di soddisfacente, almeno per quello che concerne gli ingredienti. Poi passeremo alle nere con in progetto già alcune ricette per creare una Porter/Scout, successivamente passeremo all'affinamento di una ambrata belga (2017). In mezzo dovremmo per forza utilizzare le decine di chili di grani, i chili di luppoli e gli etti di lievito, che stanno attendendo da mesi di essere utilizzati, e come succede spesso prima bisogna consumare quella che si ha, prima di comprare dell'altro.
Per la tecnica non pensiamo di modificare le nostre abitudini, la tecnica australiana, ci ha dato tante soddisfazioni, e continueremo a produrre in BIAB.
Per il blog ci aspetta un 2016 scoppiettante, almeno spero, le idee sono tantissime e siamo ad un passo dalla realizzazione, grazie alla collaborazione con Fabio Stilo che curerà il passaggio al nuovo sito e mi aiuterà all'inizio a gestirlo. Ma non abbiamo ancora deciso come procedere, anche perchè c'è da spendere qualche soldo, non siamo sicuri, e come sempre tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare.
Come vi ho già detto, il progetto principale riguarda l'apertura del sito, che ospiterà sia il canale blog che continuerà ad esistere, sia una serie di sezioni dedicate, comprese una mega parte dedicata al connubio tra l'arte e la birra, e la probabile apertura di un canale video, che tanti mi richiedono. Naturalmente continuerà il filo diretto con gli Amici, sperando in ancora più partecipazioni. 
Come vi avevo accennato già prima ripongo tanta fiducia nella sezione eventi, e spero che vorrete darmi una mano, la vostra collaborazione sarà fondamentale, senza di voi questa sezione non può nascere, voi dovrete essere i miei occhi e le mie gambe e dovrete essere i reporter, e inviarmi  commenti e foto, degustazioni e considerazione sulle manifestazioni, concorsi e corsi a sfondo birrario, niente di trascendentale, poche righe qualche foto, ma soprattutto tanta passione in quello che fate, diventerà una parte fondamentale del nostro progetto. Ma questa sarà un'altra storia.

  

mercoledì 9 dicembre 2015

Una Chiacchierata Con.....Marco Baronio

Continuano la serie di incontri con Amici HB, che nell'ultimo periodo si susseguono con cadenza bisettimanale , questa volta abbiamo il piacere di avere con noi, nel nostro salotto virtuale, Marco Baronio alias Allievo Birraio, 34 anni, vive a Casorate Primo, Pavia, sposato con due figli, conosciuto ai più come moderatore del forum di Mr Malt.

Ciao Ally, a nome di tutti i nostri lettori Ti do il benvenuto nel nostro salotto virtuale,cominciamo, inizialmente Ti farò qualche domanda di carattere generale, per farTi conoscere hai nostri lettori, poi scenderemo nel dettaglio, parlando del Tuo ruolo pubblico di Moderatore del forum Mr Malt, raccontaci qualcosa di Te, fatti conoscere!
A: Sono un ragazzo di 34 anni, vivo a Casorate Primo provincia di Pavia, nato a Voghera ( paese dei matti ), sposato, con due figli di 2 e 6 anni, lavoro presso un azienda di automatismi per lamiera, sono al reparto montaggio. Il tempo che rimane è sempre poco, ma nei tempi morti si cerca di produrre la birra e di berla.

Quando hai iniziato ad appassionarti alla birra, raccontaci un pò la Tua storia birraria?
A: La birra è stata sempre un’ottima bevanda per me, ma sempre a livelli molto bassi, poi tre anni fa, mio cugino ha cominciato a lavarmi il cervello con i kit, senza conoscere tutti i particolari per migliorarla. Il primo kit è stata la weisse, quasi 15 giorni nel primo fermentatore, zucchero in bottiglia con il misurino, ma potevo essere soddisfatto non avendo conoscenza delle birre. Poi da lì, la voglia di farne sempre di più e migliorarle, ecco da qui sono entrato nel forum di Mr Malt.
Devo tanto al forum, dove ho imparato tante cose, dove ho conosciuto vere persone che sanno il fatto suo, persone umili e gentili a dar consigli.
L’anno scorso ho frequentato il corso di primo livello degustazione birra artigianale, passando l’esame con esito positivo e adesso sto frequentando il corso di terzo livello degustazione per diventare relatore e giudice.
Da due anni faccio concorsi con le mie birre, con buoni e brutti risultati, l’ultimo è stato all’Expo di Treviso, facendo un terzo con la mia Kolsch.
Ultimamente sto facendo mini-cotte di massimo 10 litri, per provare nuove varietà di luppoli, lieviti e ricette.

Con quali tecniche produci le Tue birre e qual’è quella che prediligi? 
A: Posso dire che le tecniche le ho praticate tutte, kit, E+G per quasi un anno , Biab ( poco ), e adesso in All grain dove l’ho pratico da un anno e mezzo, quest’ultima molto più laboriosa, ma nello stesso tempo più efficace per alcuni stili difficili da fare e qua devo tanto al mio amico e ed utente del forum COMERO83!

Quali sono gli stili che preferisci? Hai qualche birra che ami in particolare?
A: Sono molto amante delle basse fermentazioni, soprattutto pils e Bohemian Pilsner, ma anche di una birra poco famosa ma altrettanto difficile da fare, la Kolsch. Poi stando nel mondo della birra, viene voglia di provarle tutte.

E consuetudine che i nostri ospiti regalino una ricetta ai nostri lettori, anche Tu non puoi sottrarTi a questa nostra usanza.
A: Ricetta per Kolsch, 
litri finali 25,0 (in bollitura 31,0)
efficienza 75%, 
bollitura 60 min.
OG 1,049; 
IBU: 25,3; 
EBC: 10;

Malti:
5000 gr Pilsner, 1,031;
250 gr Wheat, 1,030;

Luppoli e altro:
30 gr Select Spalt, 5,2 %a.a., 60 min, Kettle;
25 gr Select Spalt, 5,2 %a.a., 15 min, Kettle;
25 gr Select Spalt, 5,2 %a.a., 5 min, Kettle;

Lieviti:
SafAle US-05

Mash Steps:
52 °C 20 minuti
63 °C 60 minuti
72 °C 10 minuti
78 °C 15 minuti

Entriamo nel vivo, iniziamo a calarci nella Tua parte. Perché hai deciso di impegnarTi fin da subito e diventare moderatore del forum di Mr Malt?
A: Due anni fa, Mr malt avevo messo dei post per chi voleva diventare Moderatore, era qualche giorno che ci pensavo, poi mi sono detto, provaci! Avevo idea che ci voleva impegno, costanza e aiutare, è un mestiere che deve piacere e non farsi mancare mai la voglia. 

Quali sono i Tuoi compiti?
A: La prima e penso la più importante, dare il benvenuto a tutti i nuovi utenti, cercare di far andare d’accordo tutti ed non è facile, tenere controllato tutte le sezioni mettendo al suo posto tutte le discussioni, cercare di essere più presenti possibili.

Ti sei trovato a disagio all’inizio, quali erano i Tuoi pensieri?
A: Disagio no, ma ricordo che subito all’inizio del mio lavoro, ci sono stati dei diverbi in una discussione, non sapevo come procedere, poi il buon TOSCANOS (ottimo e gradissimo moderatore che stimo molto) mi aveva aiutato.

A parte l’esperienza che hai maturato nel forum, quali dovrebbero essere le funzioni di un forum? 
A: Molto importante aiutare l’utente che chiede consigli, postare argomenti sulla birra per coinvolgere sempre più persone nel forum e conoscere nuove persone.

Quale di questi aspetti ritieni più importante, per cui Ti senti maggiormente responsabilizzato?
A: Sicuramente aiutare l’utente in difficoltà, molto importante per dargli fiducia in quello che fa, mai lasciarlo da solo, più siamo a dare consigli, centreremo il problema più in fretta.

Momenti che di solito finiscono sempre per uscire nei forum, come nella vita, sono le frizioni e rivalità tra alcuni utenti. Dall’esperienza che Ti sei fatto pensi che certe situazioni allontanino i meno esperti?
A: A volte ci penso anch’io, secondo me sì, e non solo i meno esperti, purtroppo non possiamo farci niente, sia da una parte che dall’altra.

Come dovrebbero essere gestite certe situazioni?
A: Innanzi tutto bisogna che si spiegano tra di loro, devono essere cortesi tra di loro, nella speranza che riescono senza avere superiorità, in casi estremi si chiude la discussione.

Capita spesso che durante qualche scambio di informazioni si finisca per darne troppe e a volte anche contraddittorie tra loro. Pensi che tante informazioni date tutte insieme invece di aiutare potrebbero disorientare, soprattuto chi non ha esperienza o non ne ancora fatta a sufficienza e non sa come gestirle?
A: Sempre meglio in più che in meno, capita che vengono date diversamente perché ognuno al suo modo di lavorare con la birra, tecniche diverse e idee diverse, ma nel complesso si arriva tutti allo stesso punto. Io tante volte ripeto sempre di chiedere se si a dei dubbi, senza farsi problemi.

Hai mai dovuto affrontare situazioni dove hai riscontrato un comportamento scorretto e segnalare l’accaduto all’Amministratore?
A: Ci sono stati dei casi dove la mia parola non bastava, cercando sempre di mettere come ultima soluzione la segnalazione all’Amministratore, ma non si altra alternativa.

Come Ti sei sentito?
A: Dipende sempre chi trovi in questi momenti, capita che a volte dispiace, però il mio mestiere è il moderatore, non posso sorvolare.

Quali sono le responsabilità dei moderatori verso i neofiti che inizialmente frequentano il forum?
A: Aiutarli nelle informazioni che hanno bisogno e in che sezione devono chiedere, essere più gentili il più possibile e trasmettere l’arte della birra artigianale.

Dopo due anni e mezzo nel forum di Mr Malt quali pensi siano i limiti del forum?
A: Secondo me non ci sono limiti, non manca niente nel forum, siamo una formazione molto unita dove non ci facciamo mancare mai niente!

Ti sei mai chiesto perchè il numero di persone che si iscrive è alto e poi solo una minima parte rimane e una percentuale ancora più piccola prosegue e cerca di condividere con tutti le proprie l’esperienze birrarie?
A: Ho visto tante volte “questo problema“, secondo me è dovuto da due fattori, la prima deriva dalla passione, chi ne a poca e chi ne a tanta, la seconda è il forum, può piacere come casa ma ad altri no.

Prima di accettare l’incarico avrai pensato a quello che ti sarebbe toccato, rispetto a quei momenti, quali sono state le cose che hanno confermato i Tuoi pensieri iniziali e invece che le sorprese che non ti aspettavi?
A: Sorprese no, chiamiamole esperienze nuove.
Sapevo che dovevo moderare momenti” caldi “ ed così è stato, ma vederlo fare da altri moderatori è una cosa, farlo te stesso è un’altra, anche se tante volte lo fai con malincuore.

Come pensi di contribuire a migliorare il forum, quali sono i Tuoi progetti per il futuro del forum?
A: Il mio contributo, inizia dalla mia esperienza, tutto quello che apprendo anche con gli sbagli, li giro al forum, per aiutare l’utente in difficoltà.
Per adesso ho solo un’idea più che un progetto, cercare di fare una birra uguale tutti insieme, in qualsiasi tecnica, anche con malti preparati, allo stesso giorno, ognuno a casa propria o in compagnia, per dedicarla al forum di Mr malt.

Abbiamo finito Ally, è stato davvero un piacere passare questi momenti in Tua compagnia, per esplorare un mondo, quello dei moderatori di forum, che ha volte non è ben chiaro, e speriamo di esserci riusciti a far capire meglio grazie a Te . 
Grazie.
A: Spero di aver soddisfatto i tuoi lettori e ti ringrazio moltissimo per questa chiacchierata.
Complimenti per il blog e per tutto quello che stai facendo.
Cin cin a tutti!!!

mercoledì 25 novembre 2015

Una Chiacchierata con ..... Francesco Teboni

Continuano gli incontri, questa volta abbiamo il piacere di scambiare due chiacchiere con Francesco Teboni, alias Bac, Amico ex moderatore del forum di Mr. Malt e da agosto 2014 proprietario di BacBrewing ecommerce di attrezzatura professionale in inox per HomeBrewer.
Francesco 46 anni, vive ad Angiari, sposato con Marzia e papà di Dario e Giorgia rispettivamente di 11 e 9 anni, diploma di elettrotecnico, la sua passione prima della birra era una  vecchia Guzzi California III dell’ 86, fondatore/gestore dell’ Associazione Motociclistica Campo Bikers.

Ciao Francesco, Ti do il benvenuto nel nostro salotto virtuale, raccontaci qualcosa di Te, fatti conoscere dai nostri lettori? 
Un saluto a Te caro amico di forum e a quanti leggono il tuo bel blog, chi l’avrebbe mai detto che un incontro su forum potesse un giorno divenire questo. Mi presento, sono Francesco, ho quasi 47 anni vivo ad Angiari piccolo paesino della bassa Veronese, orgogliosamente sposato con Marzia e papà di Dario e Giorgia rispettivamente di 11 e 9 anni, diploma di elettrotecnico da conseguirsi in 3 anni ma conseguito in 4, cavalcatore di una vecchia Guzzi California III dell’ 86 con la quale mi sfogavo di raduni e km su km quando la famiglia era un pensiero lontano e la birra non mi aveva preso per la gola. Ora la moto la uso sporadicamente ma non ho mollato la passione per quel mondo essendo anche uno dei fondatori/gestori dell’ Associazione Motociclistica Campo Bikers, ritrovo per appassionati del mondo bikers vecchio stile e viste le feste che facciamo posso garantire che il connubio Moto-Birra è indissolubile.

Quando hai iniziato a fare birra?
F: Ho iniziato nel 99.

Qual’è stata la scintilla che ti ha avvicinato al mondo della birra casalinga?
F: Nessuna particolare ricerca voluta, semplicemente da appena sposato avevo come molti, penso, l’entusiasmo di fare tutto assieme tra cui anche la prima spesa al supermercato. Girando per le corsie e spingendo il carrello lo sguardo si è posato sullo scatolone azzurro di Mr.Malt, ne avevo sentito parlare e subito è stato amore a prima vista “Cara posso!!!” Se solo avesse detto no facilmente ora starei parlando di origami. Penso comunque sia stata l’ultima spesa assieme!

Qual’è la tecnica che utilizzi per produrre le Tue birre?
F: All grain 3 tini ma come tutti sono partito dai barilotti che ho utilizzato per un paio d’ anni nel frattempo oltre a capire la cosa più importante ovvero i procedimenti basilari e la fermentazione ho cominciato a costruire qualche similimpianto per semplificare alcune lavorazioni ma tra svariate aggiunte e modifiche il tutto si era complicato. Avendo capito bene o male come si sarebbe dovuta fare la birra e dopo aver portato all’alcolismo intere generazioni di pantegane del circondario ho cominciato a costruirmi l’impianto All-Grain, anche questo ha negli anni subito svariate modifiche, aggiunte e migliorie. Per la cronaca, non ho mai fatto due birre di seguito con l’impianto invariato ed ogni volta che faccio birra, ahimè oramai abbastanza raramente per il semplice gusto di farla ma più che altro per testare nuovi pezzi, faccio un passaggio e penso a come si potrebbe semplificarlo, automatizzarlo eccetera e giù di modifiche. L’impianto che ho ora mi auguro possa bene o male essere quello che passerò ai figli anche perché come costi…….

Quali sono gli stili di birra che preferisci?
F: Adoro le Ale e la Pils ma anche altre tipologie per carità ma quelle che proprio non mi piacciono sono le estreme fatte con 15 malti 87 gittate di luppolo, perché no buttiamoci pure uno spicchio d’aglio e siccome forse non è abbastanza amara giù di dryhop in fermentazione e perché risparmiarsi un pellet ogni bottiglia! Ecco questi estremismi non sono tra le mie corde, mi piace quando bevo una birra poter dire “Fammene un’altra” e non fare fatica ad arrivare in fondo a una. Certe birre sono paragonabili ad una pasta fatta con pomodoro basilico guanciale pancetta funghi olive acciughe capperi wurstel prosciutto crudo radicchio carciofini tonno cipolla asparagi……….senti che gustosa!! Scusatemi il francesismo ma…. ecchec…zo! Ci mancherebbe anche che non fosse gustosa ma è un gustoso che snoia, ci sono talmente tanti gusti che sono indistinguibili tra di loro, vuoi mettere una spaghetti col pomodoro? Sembrerà facile ma è difficile con un ingrediente fare una pasta buona, deve essere buona anche l’acqua. Stessa cosa per la birra certe luppolature spesso, almeno secondo il mio modesto parere, servono a coprire errori o lacune in mash. Vuoi mettere fare una pils quella si che è difficile da fare questo è, sempre secondo il mio punto di vista, il vero motivo per cui pochissimi birrai la fanno e non certo perché sia fuori moda.

Hai una birra che hai creato a cui sei molto legato?
F: A una delle tante Ale che ho fatto che era venuta fuori modestamente spettacolare fatta con una ricetta normalissima ma modificata nelle dosi e nei tempi all’attimo, di getto e secondo voi le modifiche fatte me le sono scritte? Mi verrebbe da dire un altro francesismo ma soprassediamo.

Regala una ricetta ai nostri lettori.
F: Non sono un creatore di ricette, non ne sono capace, ho apportato qualche modifica a delle ricette esistenti aggiungendo o modificando qualche dosaggio ma nulla di eclatante e nulla che possa definirsi “una mia ricetta”

Cosa pensi della Tecnica BIAB?
F: Personalmente non la conosco a fondo non avendola mai praticata ma reputo che ogni tecnica di brassaggio abbia il suo perché, i suoi pregi e i suoi difetti. Un impianto classico a tre tini ha il difetto di costare di più di un impianto biab, un tre tini occupa molto più spazio di un biab a tino singolo, il passo più brutto del fare una birra è la pulizia di tutte le componenti “sporcate” dal mosto e lavare un impianto a tre tini non è certo come lavare un tino solo, la resa del tre tini solitamente è maggiore della resa in biab, sono tante insomma le variabili che bisogna considerare quando ci si vuole costruire o acquistare un impianto e vanno tutte valutate non per ultima anche il quanta birra si vuol fare per cotta perché fare 200 litri di birra con biab è ardua e fare 20 litri di birra con tre tini è più che altro uno spreco di danaro, questo è comunque un mio parere personale, il parere di chi usa un impianto tradizionale a tre tini che ha la fortuna di avere anche il posto dove lasciarlo perennemente montato e pronto all’uso senza doverlo spostare per parcheggiarci la macchina.

Perchè hai deciso di intraprendere la strada del commercio? 
F: Ho intrapreso questa avventura sia perché già facevo lavorazioni meccaniche, sia perché già provvisto dell’attrezzatura per la lavorazione dell’inox, sia perché comunque da appassionato di birra ho notato lacune nella reperibilità su mercato italiano di qualche oggetto semplice che poteva interessare il mondo homebrew e non ultima la crisi attualmente ristagnante in Italia. Le scelte non erano tante. Abbandonare l’Italia per andare a lavorare in Svizzera era una possibilità che comunque non ho colto per volontà e per la testardaggine tipica dell’Artigiano per di più Veneto convinto che in Italia ci sia ancora la possibilità di fare qualcosa che possa avere successo, ho provato e vedremo come andrà perlomeno di una cosa sono sicuro. Un giorno da vecchio rimbambito non mi porrò l’angosciante domanda “Ah se solo potessi tornare indietro…!” 

Quando hai deciso di aprire il negozio on line Bac Brewing?
F: Ho deciso di aprire l’ecommerce, comunque legato e residente nella ditta di cui sono socio, la EnerGO’ srl, circa a marzo 2014 e tra l’idea e la messa on-line del sito sono passati 5-6 mesi durante i quali ho costruito e testato i vari pezzi che compongono il catalogo.

Quali sono le maggiori difficoltà che hai incontrato nell’impresa BacBrewing?
F: Sinceramento non posso dire di avere incontrato tante difficoltà avendo già una partita iva, essendo già comunque una ditta avviata da parecchio tempo, conoscendo già i fornitori, avendo già una sede, avendo l’aiuto del Fratello che segue le lavorazioni di impiantistica, due segretarie e un’attrezzatura idonea. Se togliamo il fatto che si lavora normalmente dalle 8 del mattino fino spesso alle 2 di notte altre grosse difficoltà non ne ho incontrate.

Pur essendo all’inizio, il negozio è già ben fornito, ma come pensi di crescere, dacci qualche anteprima?
F: Ti dico solo che ogni tanto penso che ci vorrebbe la possibilità di prendere vite come su Super Mario Bros. per avere il tempo di sfornare tutte le idee, anche di strampalate senza futuro, che mi vengono in mente alle quali devo aggiungere anche le idee che vengono ai clienti che mi scrivono “Si potrebbe fare…….”

Hai intenzione di inserire anche attrezzature specifiche per il BIAB, come sacche, doppi fondi, pentole per esempio?

F: L’idea di fornire pentole era una delle prime che ho affrontato ma per fare questo non sono attrezzato, potrei farle ma non sarebbero certamente concorrenziali per cui idea abbandonata, cesti da utilizzare al posto di sacche biab ne ho già fatti su richiesta ma attualmente non è un prodotto a catalogo come tante altre realizzazioni che però sono un pò troppo specifiche e costruite apposta per qualche utilizzo che però con tutte le variabili che possono avere mi triplicherebbero il catalogo col rischio di impiantare il tutto per cui altri prodotti verranno messi in vendita, altri sono allo studio cercando però che commercialmente possano soddisfare piu clienti per un mero ritorno economico.

Non tutti hanno la possibilità di acquistare un Braumeister, ma se qualcuno Te lo chiedesse, come gli costruiresti un impianto automatico, contenendo le spese?
F: Quando pensi ad un Braumeister e a quanto costa dici…zzarola che costo ma garantisco che per come è costruito, per come è rifinito e sapendo cosa costa l’inox e la sua lavorazione non riuscirei nel mio piccolo a costruirne uno ad un costo inferiore per cui non vedo motivi di copiare un prodotto e venderlo allo stesso prezzo, giustamente non avendo storicità non riuscirei mai a venderlo per cui ad un Braumeister clonato non ci penserei proprio, se invece ci sfossero richieste particolari per un articolo che sul mercato non si trova ecco che allora comincia a diventare il pane mio.

Se Ti chiedessi di automatizzare il mio impianto BIAB, come lo faresti?
F: Come prima cosa farei un cesto metallico e non tela, inoltre metterei un piccolo argano elettrico per alzarlo. Metterei inoltre una pompa che aspira dal centro tino passando col tubo dal centro del fornello come ho fatto nel mio impiantino. In tal caso i tubi però devono assolutamente essere coibentati per evitare il raffreddamento del mosto durante il passaggio dai tubi e dalla pompa, il tubo di immissione posizionato al centro del tino, in immersione ma che butta non direttamente nel mosto ma su un disco che distribuisce il mosto tangenzialmente per evitare il rimestamento del grano. Vista la domanda vado un pò OT. Si sa che automatizzare vuol dire semplificare ma se esagerata vuol dire anche togliere romanticismo, passione, divertimento. Quello che voglio dire è che anch’io avevo fatto passaggi in automatico tipo la regolazione della fiamma tramite valvola modulante gestione del ricircolo, sparge, travasi ecc. in automatico tramite un plc che gestiva delle elettrovalvole, motori ecc. ma non ero più io che facevo la birra ma la macchina togliendomi la possibilità di divertimento e non ultimo apprendimento del comportamento dell’impianto per cui quello che consiglio nell’automatizzare un impianto a livello HomeBrew e basse produzioni è in primis quello della miscelazione a motore parlando di un tre tini, una visione delle varie temperature ma ad esempio l’accensione o spegnimento o regolazione della fiamma in manuale o in automatico che sia, consiglio sempre la presenza dell’operatore. Quando anch’io avevo la gestione della fiamma in automatico dicevo: finalmente finchè si scalda posso uscire a prendere questo, vado in ditta a fare una mail….non vero! Almeno io! Fatto ciò un paio di volte avevo sempre il pensiero al fuoco in mia assenza. Ho tolto tutto e la potenza delle fiamme me la regolo io. L’automazione della gestione delle temperature è comunque una gran bella cosa ed anch’io la consiglio ma va fatta semplicemente per gestire il fornello in automatico e non per potere andare a farsi un giro nel frattempo. Questo è solo un esempio di automazione comunque il fatto di delegare all’automazione la gestione di un impianto semplifica il lavoro dell’HomeBrew, eccome se lo semplifica ed anch’io la consiglio ma non dovrebbe essere talmente spinta da togliere quell’alone di misticità alchemica che ha il farsi la birra, comunque come dico spesso “De Gustibus” questo è il mio personale pensiero, ognuno col suo impianto fa ciò che più gli piace e non è mai sbagliato a prescindere.

Dai un consiglio a chi volesse seguire le Tue orme?
F: Cambia pusher!

Quanto pensi che con BacBrewing aiuti gli HB?
F: Non credo di aver cambiato la vita degli HomeBrewers, può essere che abbia semplificato qualche passaggio ma non montiamoci la testa.

Dacci tre motivi per acquistare da Te?
F: Motivo 1
Prodotti Italiani con materiali Italiani o al massimo Europei. La cina non entra dal mio portone. Mi arrivano mensilmente offerte dalla cina ad esempio di tubo in silicone certificato per alimenti (certificato si ma da loro e conosciamo tutti la notoria affidabilità dei loro prodotti) oppure raccordi camlock in inox….mmm….con qualche aggiunta di scarti radioattivi ospedalieri come già successo nelle mie zone con forniture di lamiere inox aromatizzate al cesio, con prezzi che confermano il fatto che avrei guadagni incredibilmente più alti. Tali offerte passano direttamente da Posta in arrivo a Posta eliminata. Guadagnerei di più ma dormirei di meno.
Motivo 2
Prodotto artigianale
Motivo 3
Devo mangiare pure io per cui mero motivo economico.

Pensi che con il tempo potrai evolverti e diventare anche un negozio per professionisti? 
F: Ho aperto questa branchia della mia attività poco più di un anno fa ed è in lenta ma continua salita, ho già realizzato prodotti per birrifici per cui penso proprio di si.

Qual’è l’identikit dei Tuoi clienti?
F: HomeBrewers di qualsiasi tipo, con pentole da 20 litri o impianti da 300 litri ma tutti con una passione dentro che mi ha entusiasmato.

Ho visto che esegui anche lavori su misura e su disegno, qual’è la cosa che Ti ha maggiormente stupito per la genialità?
F: Il pezzo che sto collaudando del quale però non posso dire altro, di quelli attualmente in vendita direi l’HopBasket Easy per il fatto che si può smontare, il filtro springer per la sua semplicità ed il raccordo per filtro springer in un Braumeister per il fatto che rende possibile l’estrazione di tutto il mosto presente anche sotto il foro di uscita.

Quali articoli acquistano maggiormente i Tuoi clienti?
F:Pozzetti per sonde, sonde, filtri springer


Pensi di implementare il canale video su Youtube con attività collaterali come corsi e dimostrazioni on line?
F:Considera che attualmente la linea BacBrewing la gestisco da solo, progetti, gestione del sito, gestione degli ordini, richieste via mail, reperibilità materiale, costruzione pezzi, imballaggi e spedizioni per cui i video che spiegano un pezzo sono una cosa, fare corsi non penso proprio anche perché oltre alla mancanza di tempo non ho nulla da insegnare.

Infine lancia un appello per far conoscere BacBrewing?
F:Che dire, i pezzi che vendo sono costruiti artigianalmente in Italia con materiale Italiano o Europeo, penso siano fatti abbastanza benino e se non li prendete a mazzate non si rompono. Io dico che sono eterni ma magari no, ma se vi cade un HopBox per terra non controllate l’HopBox, controllate il pavimento.

Ti ringrazio Francesco, è stato un vero piacere fare due chiacchiere con Te, e poter parlare di impianti.
Spero che quando avrai qualche novità, che vorrai proporre ai nostri lettori, ci verrai a trovare nuovamente illustrandoci le novità.
A presto.
F: Complimenti a Te per questo bel blog che divulga "Il verbo della birra fatta in casa"
Un abbraccio a Te e a tutti i tuoi lettori e un saluto particolare agli utenti del forum Mr.Malt.
Ciao




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