venerdì 8 giugno 2018

Dimostrazione Easy Grain il video parte 2ª

Dopo la prima parte dello scorso sabato ritorniamo a Voi con la seconda parte del video della dimostrazione Easy Grain.
Questa seconda parte riguarda la sezione più tecnica della cotta con la programmazione del controller, illustrazione della ricetta, il mash, e lo sparge eseguito con il nostro braccetto.
Vi ricordo che se volete rileggere il post con la cronaca e la ricetta lo trovate qui:
https://signormalto.blogspot.com/2018/05/easy-grain-dimostrazione.html
Buona visione


martedì 5 giugno 2018

Brew Monk VS Easy Grain

foto 1 - Easy Grain
I lettori più attenti e affezionati hanno notato che dopo un iniziale produzione della nostra birra casalinga con impianto All in One Brew Monk siamo passati all'Easy Grain.
Sono iniziati così le mail tormentone: "Perchè avete cambiato? E' meglio il Brew Monk o l'Easy Grain? Quali sono le differenze che avete notato?" etc...
Così abbiamo deciso per venire incontro a tutti e di scrivere un primo post riassuntivo su questi 6 mesi di utilizzo di impianti All in One, incentrato sulle due macchine. 
foto 2 - Brew Monk 
Prima di tutto vogliamo spiegare i motivi che ci hanno condotto, dopo alcune cotte di prova, a virare sull'Easy Grain. Semplicemente un opportunità di provare anche l'Easy Grain e poter così condividere con Voi le esperienze e farvi un idea su, per chi è intenzionato, cosa scegliere mettendo a disposizione video e articoli sulle due macchine.
Come potete vedere dalle immagini (foto 1-2) le macchine sono identiche, se ci fa un eccezione per l'Easy Grain che ha in più un filtro (foto 3) in ingresso del circuito della pompa, filtro che non c'è sul Brew Monk.
Per il resto le macchine sono identiche, prodotte dallo stesso progetto e forse anche nella stessa fabbrica. Semplicemente vengono poi diversificate a seconda dell'importante europeo con il logo dell'azienda.
Foto 3 - Filtro
Oltre esteriormente, anche internamente le macchine sono identiche, con il sensore e il foro del circuito della pompa nella stessa posizione e la forma del fondo dove alloggiano le due resistenze, 1800W + 700W per il modello da 30L e 1800W + 1200W per quello da 50L.
Quello che fa supporre che vengano costruite dalla stessa azienda è il fatto che entrambe portano un errore sulla quantità di acqua. All'interno della pentola ci sono delle tacche che indicano il litraggio.
In entrambi i casi le macchine, più o meno, hanno un scarto di 2 L in meno. Cioè quando versate per esempio 40 litri la tacca segna circa 38 litri (foto 4).
Anche la pompa (foto 5) e la scheda del controller (foto 6) sono identici.
Foto 4 - Errore del litraggio
Le eventuali diversità, come la reale temperatura raggiunta dalla pentola durante le fasi di brassatura, dipendono probabilmente da regolazioni dai componenti utilizzati che possono variare a secondo del momento di produzione, ma il progetto è lo stesso.
Noi abbiamo avuto più difficoltà con il Brew Monk, probabilmente la nostra macchina è stata assemblata durante un fine turno, perchè presentava delle problematiche che non abbiamo riscontrato sull'Easy Grain. In primis il mal posizionamento del cavo del sensore all'interno della scheda e l'assemblaggio dell'auto aggancio dove va sistemato il beccuccio della pompa.
Invece entrambe le macchine presentano una serie di difetti che sono più dovuti alla poca cura della fabbricazione e successivamente nell'assemblaggio. 
Foto 5 La pompa
La cosa che salta subito agli occhi e lo spessore dell'acciaio inox che compongono la pentola e il cestello. Sia la pentola che il cestello, soprattutto il cestello, rischiano di deformarsi. La pentola di per se essendo poi fermata sul fondo si presta ad un deformazione nella sola zona alta dove viene appoggiato il coperchio, mentre il cestello si ovalizza molto più facilmente. 
Mentre se per la pentola non è un problema così grave visto che basta una leggera pressione per riportarlo in posizione più o meno rotonda, al contrario per il cestello è impossibile riportarlo nella posizione originaria.
Foto 6- Scheda del controller
Questo causa alcuni problemi che poi influiscono sul risultato finale. Su tutto il fatto di non poter più infilare bene i dischi filtranti all'interno o di non farli aderire al cestello facendo passare nella zona del troppo pieno i grani macinati.
In più c'è da aggiungere che i dischi sono veramente fatti male. Sono deformati: quello inferiore non aderisce bene sul bordo che lo trattiene sul fondo del cestello (anche se la pressione di un quantitativo sufficientemente pesante dovrebbe premerlo sul bordo visto lo spessore) mentre il superiore tende a far passare i grani macinati. In più sono anche tagliati male e in alcuni punti presentano, invece di un raggio un taglio dritto che certo non può accoppiarsi con la rotondità del cestello (foto 7). Possiamo dire che è una combinazione tra cestello e dischi.
Foto 7 - Spazio tra disco e cestello
Per il processo di birrificazione, (foto 8) si può essere o non essere d'accordo con il sistema, ma funziona bene. A tutti gli effetti è un sistema RIMS tanto in voga qualche anno fa ed utilizzato ancora da tanti birraioli casalinghi.
Per l'assistenza Birramia ritira le macchine, le ripara internamente all'azienda senza spedirle al produttore, e le rispedisce al cliente, totalmente a suo carico se l'intervento è in garanzia. Birramia dispone anche di ricambi compreso il controller. La garanzia per entrambe le macchine è di 2 anni.
Foto 8 - Sparge
Per concludere possiamo certamente affermare che le macchine sono uguali, non presentano differenze apprezzabili.
Se dovete decidere cosa acquistare, orientatevi sul prezzo e sull'assistenza.
A fine stagione quando avremo una visione ancora più ampia uscirà un articolo inerente al confronto di questa tecnica denominata BIAP (Brew In A Pipe) con tutte le altre BIAB-AG-E+G e Kit per vedere di fare il punto di confronto tra queste macchine sempre più presenti nelle nostre case e gli altri metodi.


venerdì 1 giugno 2018

Dimostrazione Easy Grain il video parte 1°

Da oggi parte la saga della dimostrazione del 29 Aprile tenuta presso la nostra sede in Pallare, eseguita con Easy Grain macchina All in One importata e venduta da Birramia.
Come nostra consuetudine abbiamo diviso l'evento in 3 video più 1 speciale con i tagli più gustosi che vi terranno compagnia per il mese di giugno fino al 23 con lo speciale finale.
I video sono così suddivisi:
2 Giugno Parte 1 - Presentazione della macchina, illustrazioni delle parti che la compongono, spiegazioni sul funzionamento e inizio cotta con il versamento dei grani macinati.
9 Giugno Parte 2 -  Programmazione controller, illustrazione ricetta, mash, sparge.
16 Giugno Parte 3 - Bollitura, luppolatura, raffreddamento, e le fasi finali con versamento nei fermentatori, inoculo del lievito e posizionamento in cella riscaldante. Durante le fasi finali è stato inserito anche un breve filmato sull'omaggio sorteggiato tra i presenti.
23 Giugno Lo Speciale - Qui sono stati inseriti tutti i tagli più particolari e simpatici, da non perdere se Vi volete fare due risate.
I video sono strutturati per cercare di non far perdere neanche un momento e poter così, per chi non ha potuto partecipare, vedere cosa è accaduto nei momenti importanti della dimostrazione.
Se volete potete trovare la cronaca scritta con relativa ricetta nel post uscito ai primi di maggio sul blog all'indirizzo: http://signormalto.blogspot.it/2018/05/easy-grain-dimostrazione.html
Buona Visione


martedì 29 maggio 2018

Come costruirsi un braccetto per lo sparge con doccia

Il braccetto
Molti lettori ci hanno scritto per chiederci come abbiamo costruito il braccetto per lo sparge che utilizziamo per le nostre cotte. Inizialmente rispondevamo privatamente ad ognuno, ma visto le continue richieste abbiamo pensato potesse essere un argomento di interesse per tutti.
Abbiamo così deciso scrivere un post e di girare un video, per mostrare tutte le parti che compongono il braccetto. Sia qui che sulle note del video trovate tutti i link per acquistare i materiali.
Purtroppo il video per questioni di pianificazione del canale uscirà il 14 luglio, intanto godetevi il post. 
Una premessa per iniziare.
La costruzione di questo braccetto prevede l'utilizzo di attrezzatura che normalmente non si utilizza in ambiente casalingo.
La nostra rudimentale tecnica di sparge
Noi abbiamo la fortuna di avere qualche amico che ci da una mano, e in questo caso ringraziamo Walter che praticamente ha svolto, su nostro progetto, tutto il lavoro di realizzazione pratica.
Infatti servono:
- trapano a colonna con punte per acciaio inox
- maschi di filettatura
- saldatrice predisposta per saldare l'acciaio inox;
insomma come vedete non attrezzatura comune.
L'idea di farsi un sistema per migliorare e semplificare la nostra rudimentale tecnica di lavaggio delle trebbie o sparge, e nata fin dalle prime cotte in All Grain 3 tini alla fine del 2015 quando per festeggiare la cinquantesima cotta abbiamo deciso di fare lo step dell'AG Classico.
foto 1 - Doccia di Bac Brewing
Da subito ci siamo accorti che il sistema ideato era efficace ma decisamente scomodo e comunque non sempre si riusciva a non smuovere le trebbie.
Così abbiamo cominciato a progettare un modo per migliorare le nostra tecnica cercando di spendere il meno possibile e di creare qualcosa di nostro, come ogni bravo birraiolo casalingo.
Nonostante la costruzione di un supporto non creasse particolari difficoltà, il problema principale era trovare una doccia in materiale adatto ad alte temperature e che permettesse un accoppiamento semplice con il supporto.
foto 2 - Supporto filettato + diffusore 
Il tempo passava e non riuscivamo a trovare un soffione che soddisfacesse le nostre esigenze. Avete mai fatto una doccia a 78°C??? Non penso! Quindi ci ritrovavamo sempre con materiali non adatti alle alte temperature soprattutto perchè non volevamo che si sciogliesse dentro al mosto. Senza contare che avrebbe potuto rilasciare delle sostanze nocive.
Abbiamo contattato produttori ma alla fine abbiamo accantonato il progetto.
foto 3 - Vista dall'alto del terminale 
Nello stesso periodo eravamo alla ricerca di un contenitore per inserire il luppolo in pellets per sostituire il formato in coni.
Così girando sul sito dell'amico Francesco Teboni proprietario dell''e-commerce di materiale per homebrewers www.bacbrewing.com che abbiamo avuto il piacere di avere ospite nella nostra rubrica "Una Chiacchierata con ....." (che potete rileggere qui: http://signormalto.blogspot.it/2015/11/una-chiacchierata-con-francesco-teboni.html  ) abbiamo trovato quello che cercavamo da tempo (foto 1) una doccia adatta a sopportare alte temperature e costruita con silicone alimentare per temperature comprese tra -50 +200°C.
La doccetta è composta da due pezzi (foto 2) il diffusore in silicone e supporto inox 3/8 per innesto del diffusore.
foto 4 - Vista di fianco del terminale
Trovata la doccetta, in breve tempo abbiamo recuperato l'acciaio inox necessario per la costruzione del supporto. Per il supporto ci siamo appoggiati al sito www.puntometallo.it e-commerce che vende materiali in acciaio inox alimentare anche di piccole dimensioni. Abbiamo acquistato un quadro in acciaio inox 304 da 14 mm lungo 350 mm e un tubolare quadro da 20 mm lungo 60 mm. Il piatto da 200 mm su cui è stato saldato il tubolare quadro c'è lo avevamo già.
Così ritirato fuori il vecchio progetto abbiamo ordinato i materiali e iniziato questa nuova avventura.
foto 5 - Secondo quadro
Fin da subito ci siamo resi conto che non avevamo l'attrezzatura adatta per poter assemblare il materiale. Abbiamo contattato Walter per la realizzazione dei fori e della relativa filettatura nonchè la saldatura del gomito a U al tubolare.
Quando pensavamo di avere tutto l'occorrente ci siamo trovati in difficoltà a trovare le viti a galletto. La maggior parte delle viti non erano in acciaio inox alimentare e quelli in acciaio erano molto costosi, non volevamo spendere così tanto per delle viti.
Anche in questo caso ci venne in aiuto Walter saldano "le orecchie" dei galletti filettati a bulloni in acciaio inox.
Ma vediamo nello specifico quali sono i pezzi che compongono il braccetto.
foto 6 - Terzo quadro
Il quadro è stato tagliato in tre pezzi, due da 100 mm e uno da 150 mm a cui sono stati fatti fori che sono stati successivamente filettati, mentre al tubolare quadro sono stati eseguiti tre fori.
Vediamo in dettaglio i particolari:
Il primo quadro (foto 3) a cui va avvitata la doccetta è stato eseguito un foro passante. Sull'estremità è stata saldata una curva da 3/8 con porta gomma.
Nella (foto 4) potete vedere bene come è stata saldata la curva e come è posizionato il porta gomma.
Al secondo quadro (foto 5) sono stati fatti 5 fori che sono stati filettati ed un foro passante.
foto 7 - Piatto saldato al tubolare
Il foro passante permette l'accoppiata con il terzo quadro che serve per regolare l'altezza.
Mentre i 5 fori per regolare l'estensione dell'estremità.
Al terzo quadro (foto 6) sono stati eseguiti un foro filettato per l'assemblaggio con il secondo quadro in testa, e 8 fori filettati per regolarne l'altezza.
Il terzo quadro a sua volta va assemblato il tubolare quadro saldato al piatto (foto 7)
Al tubolare sono stati praticati 3 fori per permettere di fissare e centrare il terzo quadro.
Il piatto è stato piegato in due punti per dare una forma ad U per
permettere l'accoppiata con la pentola.
foto 8 - La pompa 
E' stato inoltre eseguito un foro filettato su cui abbiamo avvitato un bullone per il fissaggio alla pentola.
Una cosa che si può fare sul bullone di fissaggio per evitare che segni la pentola quando andiamo a stringere è avvitarci un pezzo di teflon o plastica. Noi utilizziamo un pezzo li legno che appoggiamo sulla pentola e poi posizionato il braccetto stringiamo su di esso.
Questa è la parte del supporto.
Per funzionare avevamo bisogno di portare acqua al diffusore.
Avevamo fin dai tempi del RIMS una piccola pompa (foto 8). Ad essa sono collegati due tubi in silicone alta temperatura che ci hanno aiutato a portare l'acqua dalla pentola al diffusore.
La pompa era stata acquistata dal sito solarproject qui http://shop.solarproject.co.uk/catalog/index.php?cPath=2 
foto 9 - L'alimentatore
La pompa funziona a 12V per poterla mettere in azione ha bisogno di un trasformatore. Anche qui abbiamo avuto l'aiuto da un amico, Alessandro, che gentilmente c'è ne ha regalato uno che non utilizzava più (foto 9).
La particolarità di questo alimentatore è la potenza variabile e così permette una variazione della velocità della pompa e quindi del flusso dell'acqua in uscita dal diffusore.
In questo modo è stato possibile, dopo alcune prove, trovare la regolazione per trovare un flusso di un litro al minuto, normalmente utilizzato per lo sparge.
foto 10 - Configurazione alto
Per ottenere l'esatto flusso basta posizionare la levetta del variatore su 4,5V.
La duttilità di questo supporto è che permette diverse configurazioni e regolazioni.
E' possibile configurarlo per un quantitativo elevato di trebbie nella pentola, posizionando il terzo quadro con il foro verso  l'alto (foto 10).
Oppure girando il foro verso il basso (foto 11) per una configurazione con basso contenuto di trebbie. A sua volta il terzo quadro grazie agli 8 fori permette un ulteriore regolazione in altezza.
Foto 11 - Configurazione basso
Per non parlare dei due quadri superiore che permettono una regolazione dell'ampiezza del braccetto e della posizione.
Indubbiamente un ottimo attrezzo che permette un utile operazione di sparge.
Naturalmente, come già detto all'inizio, la costruzione di questo braccetto necessità di attrezzatura che comunemente non tutti hanno a disposizione, ma se avete qualche amico compiacente, magari dietro la ricompensa di qualche bottiglia del nostro nettare prezioso, penso che possa essere un valido aiuto.
Per chi invece non vuole rinunciare pur non avendo la possibilità di assemblarlo, o preferisce avere un oggetto meglio curato può rivolgersi direttamente al sito www.bacbrewing.com


venerdì 25 maggio 2018

Video Birra - Degustazione All Grain Porter Raven

Cari birraioli casalinghi e simpatizzanti, video riguardate l'assaggio dell'ultima birra prodotta con il metodo All Grain Classico della stagione.
Una Porter particolare che ha visto la gran parte dei malti tostati uniti soltanto durante il mash out. Una birra non impegnativa dove l'aroma dei tostati non è invadente e preponderante il gusto di liquirizia e l'aroma amara è dato più dai malti che dal luppolo.
Cronaca e ricetta qui http://signormalto.blogspot.it/2018/01/porter-raven-il-ritorno-della-birra.html
Della cronaca è stato girato un video che potete trovare qui  https://youtu.be/VHSUuYYVQzc
Il prossimo sabato andrà in onda la prima parte della saga della dimostrazione con impianto All in One Easy Grain. Questa prima parte tratta della presentazione della macchina componenti e funzionamento e versamento dei grani nel cestello.
Articolo e ricetta sul blog qui http://signormalto.blogspot.it/2018/05/easy-grain-dimostrazione.html
Non Vi resta che gustare insieme a noi questa splendida birra.
Buona visione.


In Primo Piano

Nelle nuvole di Venere

Non ricordo esattamente quando, ma direi mesi chissà anni che sono qui davanti a questa pagina bianca per enunciare grandi birre e magari pu...