sabato 19 gennaio 2019

Unboxing Grainfather il video

Michele torna a trovarci, dopo il video recensione del termoregolatore InkBird ITC 308-S ci presenta il Grainfather impianto All in One per la produzione di birra casalinga con metodo All Grain.
Il video presenta in ogni sua parte la macchina.
Può essere interessante per tutti ma soprattutto per chi non ha ancora deciso che impianto acquistare, Il Grainfather risulta ad oggi la migliore soluzione qualità prezzo presente sul mercato.
Naturalmente Michele ci presenterà in seguito cotte con il GF proprio per farci scoprire anche il suo funzionamento.
Non ci resta che goderci questo nuovo video di Michele ProjectZero.
Buona Visione.

link diretto al video https://youtu.be/LlEzQo4EGO8


giovedì 17 gennaio 2019

Sei un vero HB?










Secondo articolo del gruppo. Questa volta è Lorenzo a tenerci compagnia con qualcosa di insolito per il nostro blog, una simpatica presa in giro di noi birraioli casalinghi.


Iscrivi i tuoi figli ai BoyStout…..
Essendo stato al posto di Hitler avresti alzato il braccio destro e urlato “Rauch!!!”
Se fossi stato al posto di Gesù avresti preteso oro incenso e birra…..
Se fossi stato al posto di Che Guevara avresti urlato “Asta la victoria Sieerra Nevada"…
Se fossi stato un regista avresti girato "Il malto verde"…
Se fossi stato Kurt Vonnegut avresti scritto "Maltatoio n.5"
Se fossi stato un fumettista avresti disegnato Corto Maltosio….
Se fossi stato un musicista avresti cantato No Woman no Kriek
Quando sei dal benzinaio chiedi rigorosamente una verde alla spina….
Quando ti deodori l’ascella fai una gittata d’aroma…..tanto per stare tranquillo
….Ti sei graduato il pisello…...la famosa asta graduata……
Quando ti tuffi in piscina ti infili in una mega calza di cotone…
...Non trovando da nessuna parte il corpo dei BoyStout per i tuoi figli cerchi almeno gli Imperial Scout………...
.......Per freddare il brodo introduci una mini serpentina in rame
Quando vai a farti la doccia gridi a tua moglie: "Cara vado a fare un po’ di sparge!"
Quando vai a casa di amici te ne ritorni sempre con la bottiglia di spumantino vuota.
Quando alle due di notte di un freddo inverno ti ritrovi a mettere la copertina di pile al tuo fermentatore.
Quando alla terza IPA ne prendi una quarta giusto per capire il bilanciamento luppolo malto.
Quando sei malto da legare……
Quando fai colazione con i kellogs e pensi al loro potere estrattivo.
Quando vai al brico per comprare un sacchetto di terra ti ritrovi con qualche tubo inox e raccordi nuovi dimenticandoti della terra.
Quando le presine in silicone di tua moglie sono tutte bucherellate….
Quando dal muro di cinta del giardino togli la buganville regalata dalla suocera per il tuo matrimonio dicendo a tua moglie di aver trovato un nuovo tipo di siepe africana stupenda di nome humulus lupulus
Quando ti fai un joint con gli amici pensi se l’erba sarebbe meglio buttarla a 60” oppure a 15”
Quando ti fai una birra con gli amici pensi che l’erba di prima era meglio buttarla a 0”
Quando gli amici parlano della loro prima cotta e tu rispondi: la mia era rossa…….
Quando dovendo scegliere tra una pessima serata con buona birra e una ottima serata con peroni ti ritrovi a casa a compilare la scheda gustativa della tua ultima creatura a luppolatura continua. 
Quando scrivi idiozie con pretese comiche e con la mente stai valutando se aprire la Sierra Harvest o la imperial di Toccalmatto
Quando avendo deciso, aperto e scolato la Sierra Nevada pensi che non puoi di certo fare un torto alla imperial di Toccalmatto. Tutto sommato stai solo degustando…
Quando vuoi fare l’amore con tua moglie dici: cara ci inoculiamo?
Dopo che hai inoculato tua moglie apri le finestre per ossigenarla… 
Quando a fine pasti bevi un amaro tenti di calcolarne le ibu….
Quando a fine pasti bevi un altro amaro tenti di calcolarne gli srm
Quando ti fai una moka e burtonizzi l’acqua per estrarre più caffeina.
Quando ti fai un caffè e lo butti dentro un fermentatore mentre bevi una stout….
Quando ti chiedono la cittadinanza e scrivi “IPAlia”……
Quando ti chiedono il luogo di nascita e scrivi "ARoma"….
Quando guardi un campo fiorito e pensi al Sorachi Ace
Quando fai la colazione del campione ( io l’ho fatta e voi?)
Quando mora rossa e bionda hanno per te almeno due significati
Quando stai con una bionda e pensi se dio l’abbia mai lagherizzata….
Quando sei sorpreso esclami: “Opperbacco”!!!!
Quando è la tua mano i tuoi amici esclamano “Toccalmatto”!!!
Quando baci una donna tenti di calcolarne le ibu
Quando scrivi idiozie che solo una altro hb potrebbe trovare simpatiche...


Lorenzo

Scritto da: 
Lorenzo Romano, anni quarantadue lavora nel settore del trasporto aereo. Divide la sua vita tra mille hobby, dall’home brewing alle arti marziali, passando per la fotografia e la lettura….
All'interno del Gruppo Signormalto si occupa della letteratura del mondo della birra e di narrarci qualche storia.

martedì 15 gennaio 2019

Automatizzare il processo di birrificazione (Parte 1)

Primo articolo del Gruppo. E' toccato a Stefano cominciare con una interessante prima parte.
Che questo sia il primo di una lunga serie di post per una condivisione a 360°
In bocca al lupo Gruppo! 
                                                                                            - SignorMalto

Disclaimer
In questo articolo vediamo come è possibile automatizzare un impianto di birra. Sono richieste competenze elettriche e si usa la corrente a 220 Volt, è molto pericoloso fatelo soltanto se siete elettricisti o se siete assistiti da personale competente!
SignorMalto non si prende nessuna responsabilità in caso di incidenti domestici.

Automatizzare il processo di birrificazione (Parte 1)
E’ da circa un anno che sono passato al metodo All Grain con il metodo classico dei 3 tini, e come credo tutti gli homebrewer dopo diversi esperimenti (seppur più o meno riusciti) mi sono accorto che contrariamente a quello che pensavo, fare birra è relativamente facile, riprodurla è l’aspetto più complesso.
Facevo birra sul classico fornello di casa e mantenere la temperatura desiderata nei vari step, gioco-forza richiede l’accensione e lo spegnimento continuo del gas. Quindi è inutile negare che ripetere esattamente gli stessi passi, rispettando i tempi e la temperatura degli step è davvero impossibile, 5 minuti in più o in meno di uno step può influire parecchio sul prodotto finito, anche la temperatura rilevata in maniera non regolare mi portava facilmente ad errori sforando di un paio di gradi la temperatura prevista, incidendo sulla ricetta.
Mi sono guardato attorno e ho visto molte soluzioni, alcune già fatte, come la soluzione grainfather, che di fatto al suo interno ha un sistema Arduino che automatizza il processo. Su youtube ho visto che molti utilizzano un sistema PID, ma io volevo qualcosa di diverso, qualcosa che potesse andare oltre e soprattutto potessi riciclare nel momento in cui cambiassi impianto.
Che differenza c’è tra un Arduino e un Raspberry?
Si assomigliano e costano più o meno la stessa cifra (35 euro), ma sono due cose completamente differenti, Arduino è un microcontrollore mentre Raspberry è un microprocessore. Semplificando di molto possiamo sostenere che il primo gli si installa sopra un solo software e tramite l’hardware di Arduino è possibile controllare un circuito elettrico, mentre il secondo è un PC a tutti gli effetti, certo con prestazioni limitate rispetto ai vostri PC di casa, ma ha al suo interno un sistema operativo (basato su linux) e moltissime applicazioni. Come tutti i PC può eseguire più software contemporaneamente. molti di si chiederanno perchè non usare direttamente un PC normale che abbiamo già in casa? Risposta semplice, il Raspberry nonostante il suo basso costo ha un peculiarità che i PC tradizionali non hanno, ossia GPIO.
Le GPIO, sono quegli “spuntoni” che si vedono in foto e permettono attraverso dei cavi elettrici di comandare un impianto elettrico/elettronico cosa non possibile con i PC tradizionali.
Fu così che ho deciso di mettere insieme la mia esperienza di informatico e la passione brassicola automatizzando il processo. Inizialmente pensavo di automatizzare solo gli step di Mash, ma poi l’appetito viene mangiando ed allora ho continuato (e continuo tuttora) a inserire funzioni che ritengo comode.
Vediamo lo schema concettuale di come funziona dal “basso” verso “l’alto” questo sistema.
  • Le pentole hanno una resistenza elettrica al proprio interno 
  • La resistenza elettrica è collegata a una presa elettrica 
  • Un relay fa passare o meno corrente elettrica all’interno della presa 
  • Il Raspberry manda un segnale al relay che può essere 1 (acceso) o 0 (spento). Accendendo o spegnendo di fatto le prese elettriche. 
  • Un software che legge il valore della temperatura del mosto e in base ad essa decide se accendere o meno il relay 
Vediamo ora uno schema logico dell’impianto, ma stavolta dall’alto verso il basso.

Quindi se il software è sufficientemente intelligente (al momento non lo è ancora) a fine Mash in automatico parte la pompa prelevando il mosto dalla pentola di Mash e lo travasa nella pentola di Boil, finito questa operazione prende l’acqua di Sparge e la mette nella pentola di Mash per il risciacquo delle trebbie e dopo 10 minuti riporta quest’altro mosto nella pentola di Boil ed infine spegne la resistenza di Mash e accende quella di Boil.

Caratteristiche tecniche e vincoli
Partiamo dalle resistenze elettriche, quella di Mash e di Boil sono costose perchè devono avere la caratteristica che il mosto non si appiccichi alla resistenza elettrica, mentre quella di sparge può essere la classica resistenza dei boiler elettrici, qua nasce il primo vincolo, le resistenze di Mash e Boil sono da 2100 W mentre quella di Sparge è da 2500 W, come il 95% delle persone, il contatore di casa dopo i 3000W salta la corrente, che fare? E’ qua che entra in gioco il software che in maniera intelligente accende e spegne i relay. Durante la pausa di Mash, spegne la resistenza e accende quella di Sparge. La resistenza di Sparge entra in funzione SOLTANTO se la resistenza di Mash non è in funzione e viene interrotta soltanto durante le soste di step.
Facciamo un esempio.
A inizio cotta si accende soltanto la resistenza di Mash e la pompa per il ricircolo dell’acqua, arrivata a 52 gradi c’è una sosta di 10 minuti, durante questi 10 minuti la resistenza è spenta, quindi può partire la resistenza di Sparge. Ultimati i 10 minuti si spegne quella la resistenza di sparge e si attiva quella di Mash. Ovviamente se durante la pausa di Mash c’è dispersione termica la priorità l’ha sempre la pentola di Mash, quindi si spegne lo sparge e si riattiva quella di Mash. E cosi via…

Quali sono i costi?
Spero che mia moglie non legga mai questo post… Come tutte le passioni hanno dei costi, vediamoli in dettaglio.

MaterialeRivenditoreCosto
raspberryAmazon35
2 Resistenze elettricheGandolfi88
1 Resistenza elettricaBirramia10
4 relayAmazon24
PompaBirramia60
2 sonde per temperaturaAmazon12
Materiale elettrico

30

Siamo a 260 Euro (259 per la precisione) a questi soldi bisogna aggiungere altro come il pezzo di compensato per fissare il tutto, il pezzo di ferro per appenderlo al muro, etc.
Non vi so dire se economicamente vale la pena, certo quando io lo vedo funzionare e dico che l’ho fatto io, non ha prezzo. Penso che da un punto di vista economico, il vero risparmio sta che si ricicla qualora cambiassi sistema. Al momento, per via delle pentole che ho (riciclate dalla mamma) posso produrre 15 litri di birra da 5% meno se aumento la gradazione (diminuisce acqua e aumentano i grani). Ho messo in preventivo l’acquisto di una pentola da 50 L per il Mash (quella di oggi è di 20), ma mi basterà bucare la pentola e riciclare dalla vecchia la resistenza e il filtro Bazooka, poi l’impianto resta lo stesso. Da una mia personale stima penso che le resistenze elettriche presenti nella pentole vanno bene fino ad un litraggio di 50 litri che per essere una produzione casalinga dovrebbe essere più che sufficiente.
Conclusioni
Con il post di oggi abbiamo visto l’impianto di massima come lavora, Nel prossimo post entriamo nel merito di come leggere e scrivere i valori delle sonde di temperatura e come impostare i relay dal Raspberry, infine in una terza parte vedremo come funziona il software.
Per chi volesse contribuire allo sviluppo di questo impianto può ovviamente contattarmi.


Stefano cresciuto in un paesino della provincia bergamasca, nella vita si occupa di Sicurezza Informatica ed ha voluto unire le sue competenze professionali con il suo hobby di Homebrewing. Birrifica dal 2017 con metodo All Grain classico con i tre tini. Da questa passione ha scoperto la bontà delle birre ambrate.
Ha un sito internet. http://www.stefanolorenzi.org/site/ 
Si occupa, all'interno del Gruppo, della parte informatica del processo di produzione e gestione della fermentazione con spiegazioni di programmazione e sviluppo di app.


sabato 12 gennaio 2019

Video Birra - Recensione InkBird ITC 308-S

Michele torna a trovarci, dopo il video di presentazione dell’applicazione Brewfather, è il turno di una recensione. Si tratta del termoregolatore InkBird ITC 308-S.
Il video si sviluppa su tre piani: il piano iniziale di presentazione del termoregolatore, un secondo piano dedicato alla presentazione e all'illustrazione del funzionamento.
In anteprima ieri era uscito un post riassuntivo che potete trovare qui: https://signormalto.blogspot.com/2019/01/dopo-il-video-di-presentazione.html
Non ci resta che goderci questo nuovo video di Michele ProjectZero.
Buona Visione.


venerdì 11 gennaio 2019

Recensione InkBird ITC-308 S

Dopo il video di presentazione dell’applicazione Brewfather, oggi rivolgiamo l’attenzione verso uno strumento rivolto a coloro i quali pongono l’attenzione alla fase di fermentazione ed in particolare alla corretta gestione della temperatura. 
Si tratta del termostato ITC-308S dell’azienda Cinese InkBird.
In circolazione esistono numerose soluzioni per rilevare e gestire la temperatura del mosto in fermentazione e il più conosciuto e diffuso rimane l’STC-1000, che grazie al costo che si aggira attorno ai 15€ è molto apprezzato da chi ha un budget limitato ed è amante del “fai da te”. Infatti STC-1000 è si economico, ma necessita di un cablaggio completo.
Inkbird ITC-308S è un termostato termoregolatore digitale già interamente cablato. 
La semplicità d'uso e l'essere "Plug and Play" (pronto all'uso) unitamente alla doppia uscita, ne consente la connessione simultanea a dispositivi di raffreddamento e riscaldamento.
E’ dotato di un doppio display LED, con possibilità di scegliere la scala delle temperatura tra Centigrada e Fahrenheit e un intervallo di regolazione della temperatura: -50~99 °C.
L’ Inkbird ITC-308S è dotato di protezione per i refrigeratori a compressore, allarme di temperatura (minima e massima) e di un allarme per sensore guasto. Caratteristiche, queste, che lo rendono più affidabile e sicuro.
E’ disponibile nella versione con sonda standard da 1,97” con un costo che si aggira attorno ai 39€, oppure nella versione con sonda lunga da 12” in acciaio inossidabile al costo di circa 45€(Quest’ultima configurazione è quella visibile nella video recensione).
Dal nostro punto di vista il costo di questo strumento vale decisamente tutti i soldi spesi per le seguenti motivazioni:
Sistema già interamente cablato e pronto all’uso; 
Da alcune prove effettuate la rilevazione della temperatura sembra estremamente precisa; 
Possibilità di utilizzare una sonda lunga, molto più pratica rispetto a quella corta.
Domani andrà in onda il video della recensione sul canale video. https://youtu.be/tTeKgb_10R8




Michele giovane bresciano che ha sposato la mission del Signormalto, condivisione delle proprie esperienze. 
Si occupa della parte che mancava al gruppo, una parte più didattica, con post e video specifici sia delle proprie esperienze, sia di far conoscere argomenti basilari nella cultura birraria.

In Primo Piano

Nelle nuvole di Venere

Non ricordo esattamente quando, ma direi mesi chissà anni che sono qui davanti a questa pagina bianca per enunciare grandi birre e magari pu...