Ciao A Tutti, ieri siamo riusciti a travasare la Blanche, nessun problema tutto è andato bene, semplice e liscio. Per questo travaso, abbiamo deciso di non incrementare l'aroma eccessivo già del luppolo, quindi niente DH.
Andrea ha cominciato a sanificare tutto con il solito bisolfito in proporzione di 3 cucchiaini in 1 litro di acqua.
Intanto io ho prelevato un campione di mosto per verificare la densità, visto che ero un pò in apprensione per la breve fase di fermentazione tumultuosa, durante solo dieci ore. Invece siamo stati felicemente sorpresi per la notevole attenuazione che già presentava, dopo una settimana, 1016 e visto che da ricetta dovrebbe raggiungere 1013, direi che siamo già a buon punto, e se non dovesse scendere direi che può andare bene.
Il colore è di un giallo fosforescente, non abbiamo mai avuto una colorazione così. A luci spente e molto più bianca opalescente, alla luce dei led risulta molto più gialla.
Abbiamo posizionato il fermentatore ricevente al di sotto del livello di quello pieno e abbiamo unito i due fermentatori con un tubo crystal alimentare.
Qui sotto potete vedere bene il colore durante il travaso, sempre però colpito dalle luci, che sfalsano un pò il colore e anche la foto eseguita con lo smartphone non è proprio fedele, ma Vi da un idea.
Il fermentatore vuoto presenta un fondo molto fluido e non eccessivo, di solito si depositano fino a due litri di lieviti esausti, farine e proteine, invece questa volta ci sarà stato un litro scarso, e dal colore opalescente si capisce che molto lievito sta ancora girando per il mosto, d'altronde la birra è definita bianca anche per il lievito che rimane in sospensione.
Come potete vedere in alto, nella zona di fermentazione delle birre ad alta fermentazione, sul bordo c'è una crosta dura della schiuma che si è formata durante le prime fasi della fermentazione, una parte anche galleggiava sulla superficie della birra.
Prima di vuotare la provetta del densimetro è d'obbligo l'assaggio, e la misura della densità e anche una scusa per verificare come procedono i lieviti nella preparazione del nostro nettare prelibato.
Prima di tutto è visibile la torbidità della birra che lontano dalla luce risulta molto più bianca di quanto non sembri sotto le luci. L'aroma che sale nel naso, purtroppo, è sbilanciato verso il Citra che domina l'acido classico del grano e del lievito. All'assaggio è immediato il sapore ancora grezzo del malto, e l'acidulo classico del grano, ma si sente troppo l'amaro del luppolo. Lo sbaglio è stato il mio, in fase di bollitura ho aumentato le dosi, perchè ci ritroviamo circa 400 grammi di luppoli vari che scadono questo mese, e per evitare di buttarli, pensavo che fosse giusto metterne un pò di più, ma così ho perso di vista cosa stavo facendo, e forse è meglio buttare qualche grammo di luppolo, piuttosto che snaturare un bel pò di birra.
Il retrogusto è persistente, l'agrumato delle spezie si percepisce come l'acidulo che risale nel naso. In complesso, sono un pò rammaricato per questo eccessivo gusto di luppolo che non c'entra proprio con la Blanche, come diceva in un commento del post precedente Joseph, ma siamo convinti che con il tempo, possa scendere un pochino la concentrazione dell'aroma del luppolo e migliorarsi.
Adesso a poche ore dal travaso è ripartita la fase di fermentazione tumultuosa, con gorgoglii intensi e continui, forse dovuti, alla leggera ossigenazione causata dal movimento del mosto durante il travaso. Ancora adesso a 20 ore dal travaso qualche gorgoglio si sente.
Ora non rimane che attendere un'altra settimana, per poi imbottigliare. Dobbiamo comunque stare attenti alla densità, e imbottigliare quando, oltre al livello raggiunto alla densità anche dal suo valore costante per almeno due giorni consecutivi.
Poi vedremo se riusciremo ad imbottigliare sabato, domenica ci aspetta una nuova cotta, questa volta un replay, una American IPA super luppolata, per poter utilizzare il più possibile questi luppoli in scadenza.
Per la cotta seguiremo la ricetta della prima American IPA che abbiamo fatto a Novembre con alcune modifiche riguardanti soprattutto il tempo e le fasi di mash, più che gli ingredienti.
A presto.
Abbiamo posizionato il fermentatore ricevente al di sotto del livello di quello pieno e abbiamo unito i due fermentatori con un tubo crystal alimentare.
Qui sotto potete vedere bene il colore durante il travaso, sempre però colpito dalle luci, che sfalsano un pò il colore e anche la foto eseguita con lo smartphone non è proprio fedele, ma Vi da un idea.
Il fermentatore vuoto presenta un fondo molto fluido e non eccessivo, di solito si depositano fino a due litri di lieviti esausti, farine e proteine, invece questa volta ci sarà stato un litro scarso, e dal colore opalescente si capisce che molto lievito sta ancora girando per il mosto, d'altronde la birra è definita bianca anche per il lievito che rimane in sospensione.
Come potete vedere in alto, nella zona di fermentazione delle birre ad alta fermentazione, sul bordo c'è una crosta dura della schiuma che si è formata durante le prime fasi della fermentazione, una parte anche galleggiava sulla superficie della birra.
Prima di vuotare la provetta del densimetro è d'obbligo l'assaggio, e la misura della densità e anche una scusa per verificare come procedono i lieviti nella preparazione del nostro nettare prelibato.
Prima di tutto è visibile la torbidità della birra che lontano dalla luce risulta molto più bianca di quanto non sembri sotto le luci. L'aroma che sale nel naso, purtroppo, è sbilanciato verso il Citra che domina l'acido classico del grano e del lievito. All'assaggio è immediato il sapore ancora grezzo del malto, e l'acidulo classico del grano, ma si sente troppo l'amaro del luppolo. Lo sbaglio è stato il mio, in fase di bollitura ho aumentato le dosi, perchè ci ritroviamo circa 400 grammi di luppoli vari che scadono questo mese, e per evitare di buttarli, pensavo che fosse giusto metterne un pò di più, ma così ho perso di vista cosa stavo facendo, e forse è meglio buttare qualche grammo di luppolo, piuttosto che snaturare un bel pò di birra.
Il retrogusto è persistente, l'agrumato delle spezie si percepisce come l'acidulo che risale nel naso. In complesso, sono un pò rammaricato per questo eccessivo gusto di luppolo che non c'entra proprio con la Blanche, come diceva in un commento del post precedente Joseph, ma siamo convinti che con il tempo, possa scendere un pochino la concentrazione dell'aroma del luppolo e migliorarsi.
Adesso a poche ore dal travaso è ripartita la fase di fermentazione tumultuosa, con gorgoglii intensi e continui, forse dovuti, alla leggera ossigenazione causata dal movimento del mosto durante il travaso. Ancora adesso a 20 ore dal travaso qualche gorgoglio si sente.
Ora non rimane che attendere un'altra settimana, per poi imbottigliare. Dobbiamo comunque stare attenti alla densità, e imbottigliare quando, oltre al livello raggiunto alla densità anche dal suo valore costante per almeno due giorni consecutivi.
Poi vedremo se riusciremo ad imbottigliare sabato, domenica ci aspetta una nuova cotta, questa volta un replay, una American IPA super luppolata, per poter utilizzare il più possibile questi luppoli in scadenza.
Per la cotta seguiremo la ricetta della prima American IPA che abbiamo fatto a Novembre con alcune modifiche riguardanti soprattutto il tempo e le fasi di mash, più che gli ingredienti.
A presto.
Ciao!!! Gran bel blog.. complimenti!!!
RispondiEliminaGrazie ma è semplicemente un diario delle nostre esperienze. Spero qualcuno possa prenderne spunto.
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