E' nostra consuetudine fin dai tempi del blog, prima di iniziare la nuova stagione brassicola, di pianificare i nuovi progetti in un articolo. Anche quest'anno sul nuovo sito abbiamo deciso di mettere giù nero su bianco, quelli che saranno i piani di lavoro, le idee e i buoni propositi della nuova stagione.
Gli imprevisti della scorsa stagione, hanno condizionato pesantemente le scelte. Per prima cosa Andrea ha deciso di andare a vivere da solo e abbiamo dovuto investire risorse e tempo. Spesso ho dovuto arrangiami da solo per evitare di bloccare completamente la produzione. In più ha cambiato i turni di lavoro è diventato sempre più difficile avere gli stessi giorni liberi. Poi è stato il mio turno con qualche problema di salute, che per cause diverse mi ha impedito di completare alcuni progetti.
Ma è stata comunque una grande stagione, una stagione ricca di soddisfazioni, un crescendo di successi, nuove avventure e nuovi impegni.
In primo luogo la trasformazione del blog in sito. E' stata la cosa che ci ha tenuti impegnati per mesi, tanto tempo e molta fatica con notti passate insonni a preparare tutto il materiale. Pensavamo che non sarebbe stato complicato spostare il blog su un dominio registrato, modificarlo e farlo diventare più completo. Sbagliavamo. E' stato comunque un passo importante che ci ha fatto prendere coscienza di cosa significa gestire un modo di comunicare nuovo per condividere le nostre esperienze.
Naturale conseguenza dell'impegno crescente che stavamo mettendo in campo è stata la creazione di un canale video su YouTube. Il canale è stato la cosa più significativa della stagione passata. La pianificazione del sistema di realizzazione dei nostri video ci ha fatto perdere tanto tempo, senza alla fine arrivare a niente. Inizialmente abbiamo continuamente rimandato per un pò di tempo le riprese proprio perchè non avevamo a disposizione l'attrezzatura giusta per fare qualcosa di buono. Ma poi come è successo per la birra, abbiamo deciso di iniziare con quello che avevamo.
La molla che ha fatto scattare dentro di noi il desiderio di metterci in gioco e ci ha fatto capire l'importanza di quello che stavamo per iniziare, è stata la formula di migliorare la condivisione delle nostre esperienze. Un video vale più di 1000 parole!
I video non sono soltanto le riprese, ma soprattutto il montaggio. Inserire la sigla, le transizioni, tagliare ed unire i vari spezzoni, inserire eventuali commenti e poi realizzare un video delle dimensioni e durata giusta per essere pubblicata. Insomma creare un video non è una cosa semplicissima. Ho dovuto imparare ad utilizzare un soft per poter poi trasferire tutto in un video pubblicabile. Ci è voluto tempo e tanta pazienza e un aiuto importante da parte del fratellino.
Quello che non ci saremmo mai aspettati è che avremmo imparato da nostri video! E' stato un ritorno inaspettato del canale. Rivedere i filmati delle nostre cotte, ci ha fatto capire alcune cose che non avremmo mai potuto scoprire se non le avessimo filmate. Alla fine siamo stati noi stessi i primi ad usufruirne e raccoglierne i frutti, migliorando anche la nostra tecnica, e accorgendoci che potevamo risparmiare tempo e fatica.
La svolta della scorsa stagione è stata la decisione di provare dopo tante cotte in BIAB la strada della tecnica All Grain tradizionale. Inizialmente incuriositi nel provare una nuova tecnica, siamo stai poi posseduti dal desiderio di migliorare ulteriormente le nostre birre, e successivamente di ampliare le nostre esperienze brassicole, come si dice "impara l'arte e mettila da parte". Un passo davvero importante per meglio comprendere quelle che sono le variabili che entrano in gioco, anche nel nostro piccolo mondo brassicolo casalingo.
Alla fine della stagione, nonostante gli imprevisti affrontati, siamo riusciti a eseguire 13 cotte da settembre 2015 a giugno 2016, 4 con la tecnica australiana BIAB e 9 con il metodo tradizionale, producendo 291 litri con una media di 23 litri per cotta.
La scelta dell'ultima stagione è stata drastica. Abbiamo ridotto l'utilizzo di attrezzatura all'essenziale, crediamo profondamente che per fare birra in casa non serva molto.
Ci sono però due o tre cose che potrebbero aiutarci a migliorare i risultati nella stagione che sta per iniziare. La prima che ci farebbe fare un salto di qualità, è l'acquisto di un paio di fermentatori in acciaio inox normali o uno tronco conico. Il problema è che i fermentatori in acciaio inox costano parecchio e i tronco conici ancora di più, e alla fine rimandiamo sempre. Penso che qui siamo tutti d'accordo. La plastica va bene per iniziare, per capire i meccanismi della fermentazione, ma purtroppo dopo alcune cotte, nonostante tutta la cura e pulizia che si possa fare, i fermentatori cominciano a prendere odore, rivelando la natura micro porosa della struttura.
Un'altra cosa importante vista l'esperienza maturata nell'ultima stagione con il metodo classico, sarebbe la costruzione di una struttura adatta a sostenere le tre pentole necessarie alle cotte. Rispetto alla tecnica casalinga di questa stagione sarebbe un bel passo avanti e ci permetterebbe di brassare con maggiore comodità. L'unico dubbio è il numero di cotte che eseguiremo con il metodo classico se sarà sufficiente a giustificare un impegno in questo senso.
Infine la cosa che tutti gli anni ci proponiamo di costruire è un sistema che ci permetta di controllare la temperatura e poter brassare anche d'estate abbassando
la temperatura e mantenerla, potendo così brassare anche birre a bassa fermentazione. Avevamo avuto la possibilità di fare qualcosa due anni fa con un vecchio freezer recuperato. Con l'aiuto di un amico elettricista avevamo creato un sistema di regolazione della temperatura con un STC-1000. Le prime prove però ci fecero capire fin da subito che il sistema che avevamo adottato non era per niente risparmioso. Il freezer era molto vecchio e lo sportello di chiusura non era ermetico a causa della guarnizione secca e per una deformazione. Questo portava il motore a funzionare spesso e il consumo di corrente elettrica era davvero eccessivo. Probabilmente dopo un anno di utilizzo ne avremo potuto comprare uno nuovo, e decidemmo di abbandonarlo in attesa di trovarne un altro un pò più funzionale.
Nell'ultimo anno il progetto è stato accantonato in attesa di trovare un occasione, che poi non è arrivata. Quest'anno ci riproponiamo di trovare un apparecchio utile al nostro scopo.
La nuova stagione inizia con una novità importante. I miei problemi di salute mi hanno condotto verso un nuovo orizzonte, anche se oggi mi è impossibile stabilire bene gli avvenimenti che si susseguiranno in questa nuova stagione. La novità è che per una parte delle cotte ci cimenteremo nella produzione di birre senza glutine. Continueremo comunque la nostra produzione di birre diciamo tradizionali, utilizzando entrambi i metodi, a volte il vecchio metodo BIAB e altre All Grain Classico. Riteniamo di non aver ancora acquisito un esperienza tale da farci abbandonare la tecnica australiana che riteniamo la più adatta per produrre birra casalinga.
Quello della birra senza glutine è un'argomento estremamente delicato, e devono essere chiariti dei punti fondamentali.
Posso capire che per qualcuno sentire parlare di birra senza glutine è un pò una bestemmia, ma quando si comincia ad avere problemi con questa proteina ci sono poche soluzioni.
Si può associare una birra senza glutine alla celiachia e si pensa che una birra con queste caratteristiche sia destinata semplicemente ad un pubblico di intolleranti al glutine. Invece intorno a noi sta nascendo un mondo più attento alla alimentazione e hai bisogni delle persone che ricercano uno modo più sano di vivere. Secondo me non bisogna relegare la birra senza glutine come una birra
da "farmacia" ma semplicemente vederla come un prodotto diverso, con altre caratteristiche e qualità.
Il glutine è una proteina presente in alcuni cerali come orzo, frumento, segale, farro e kamut, mentre è assente in altri come il sorgo, il mais, il riso, grano saraceno, miglio, amaranto, quinoa. L'avena che da molti intolleranti e ben tollerata, risulta ancora oggetto di studio e si preferisce non inserirla nella lista dei cereali senza glutine.
Esistono due metodologie per realizzare una birra senza glutine, la prima prevede l'utilizzo di cereali naturalmente senza glutine che abbiamo elencato sopra, oppure utilizzare gli stessi malti che si utilizzano per le birre tradizionali, andando poi a deglutinarli in produzione.
Nel nostro piccolo mondo casalingo abbiamo deciso che per le nostre cotte senza glutine di utilizzare il primo metodo, utilizzando un estratto liquido di sorgo. In commercio esistono kit già pronti. Così abbiamo pensato di fare qualche birra con l'estratto di sorgo della Cellar Supplies aggiungendo qualcosa di nostro però. Il prodotto si chiama Gone With The Wheat ed è un estratto di Sorgo da utilizzare come malto base. La prima birra sarà soprattutto per comprendere e capire come "lavora" il sorgo in fase di fermentazione e successivamente quali sono le sue qualità aromatiche e gustative, quindi è probabile che aggiungeremo solo dello zucchero candito fatto in casa, per scongiurare contaminazioni possibile dei sacchetti in vendita. L'intenzione, ma non so se riusciremo in questa stagione, è quella di riuscire a brassare qualche birra con grani senza glutine.
In Italia rispetto agli Stati Uniti siamo molto indietro nella produzione di grani senza glutine da poter utilizzare per brassare un vera birra in All Grain. La difficoltà sarà trovare questi grani e non abbiamo idea di quali siano i canali. L'eventuale acquisti di grani dagli Stati Uniti non sarà facile ed
economico per le probabile spese di dazio doganale. Se sarà possibile cercheremo di appoggiarci a chi ha più esperienza di noi nel campo e speriamo che ci possano dare una mano.
Per il resto ripeteremo qualche ricetta già stabilizzata come la Oro, la Kashmir e la Fico Nero. Invece proveremo a creare e stabilizzare una nuova ricetta sul versante belga con una birra d'abbazia. Il metodo sarà scelto di volta in volta.
Invece per quanto riguarda il sito e il canale video, l'intenzione è di migliorare la grafica del sito ma bisognerà vedere se riusciremo ad avere delle entrate che ci permetteranno di finanziare le modifiche con gli introiti della pubblicità e delle donazioni. Il desiderio di modificare il sito è una delle priorità ma il tempo e le capacità ci costringono a rivolgerci a situazioni a pagamento come temi e plugin.
Per il canale video investiremo i primi introiti del sito per acquistare un microfono necessario per migliorare l'audio dei nostri video, che a volte lascia un pò a desiderare.
Non vi resta che seguirci per vedere cosa succederà in questa nuova stagione.
Restate sintonizzate!
Nessun commento:
Posta un commento
Commenti Disattivati
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.