Uno dei vecchi articoli del blog più cliccati, riguarda il sistema di ricircolo di infusione del sistema di ammortamento, lo andiamo a riproporre ai nuovi lettori, inserendo qualche aggiornamento.
Dopo circa quattro mesi di rinvii e problematiche varie, sono riuscito a montare, sistemare e tarare il RIMS, un sistema unico per mantenere costante la temperatura durante la fase di mash.
La storia inizia, ancora prima di fare All Grain, durante le mie nottate insonni alla ricerca di materiale utile, su internet, soprattutto sui forum, per compiere il passo verso la realizzazione di una birra diversa e forse migliore dalla classica latta già pronta.
In mezzo alle tante sigle insensate, per me in quel periodo di dubbi che mi scorrevano davanti agli occhi, c'era anche RIMS.
All'inizio la materia sembrava ostica, così ho partecipato ad un incontro insieme ad Andrea e Alberto, un nostro Amico anche lui birraiolo casalingo. La dimostrazione verteva sul metodo BIAB, metodo australiano con l'utilizzo di una sola pentola.
Dopo aver girato per mesi in lungo e largo il web e cercare di capire come fare la nostra birra in AG, vedere quella dimostrazione fu una folgorazione.
Era tutto più semplice di quanto avevo immaginato, almeno sembrava.
Così abbiamo iniziato a comprare la pentola e poi a bucarla per metterci il rubinetto, il doppiofondo costruito con un coperchio di una pentola bucato con un trapano come colabrodo, poi abbiamo preso la pompa, il mestolo, il termometro digitale.
I problemi sono iniziati quando ho deciso di ordinare la sacca. Dopo aver letto e riletto blog e forum, ero arrivato alla conclusione che la sacca migliore la faceva Mareth di CustomBIAB, in Irlanda.
Mi ci è andato un po' per capire come ordinare vista la mia poca conoscenza della lingua inglese. Così sono passati tre mesi per avere la possibilità di ordinare visto il numero ristretto di ordinazioni che prendeva Mareth, e poi un mese di attesa per la costruzione su misura. Nel frattempo posseduti dalla scimmietta pazza, avevamo effettuato la nostra prima cotta con una sacca fatta in casa, che si è rivelata non adatta, ma ci ha comunque permesso di fare la nostra prima esperienza.
Dopo l'arrivo della sacca, ci è stato un notevole miglioramento dell'efficienza e della facilità di strizzamento per il recupero della maggior parte del mosto intrappolato nelle trebbie e altri miglioramenti, conducibili alla macinazione dei grani, alla variazione della durata e della temperatura del mash. E' proprio qui che ci siamo accorti che non riuscivamo a mantenere costate la temperatura del mash, a volte con oscillazione di oltre due gradi, diventava così inutile tutte le accortezze. A quel punto mi venne in mente il RIMS.
Il RIMS è un sistema, che tramite una pompa, una resistenza e un termostato, mantiene costante la temperatura durante le fasi di mash.
Il RIMS è costruito tramite un tubo in acciaio inox.
Qui sopra potete vedere tutti pezzi che lo compongono, con l'alloggiamento per la resistenza dove viene fatto circolare in continuo il mosto tramite una pompa.
La resistenza a sua volta, è collegata ad un termostato che controlla la temperatura e una volta fuori dai parametri stabiliti attacca la resistenza fino al raggiungimento della temperatura stabilità.
La resistenza utilizzata è in acciaio inox da 1500W e serve per mantenere la temperatura di mash costante. Una volta raggiunta la temperatura con il gas, si accende il Rims e la temperatura di mash viene mantenuta costante, per tutto il tempo necessario.
Qui la scatola contenete il termostato/termoregolatore, che inizialmente era stata costruita per trasformare un freezer in una cella climatica, progetto non ancora attivato, e quindi preso in prestito, fino alla sistemazione con un sistema più adatto, utilizzando un PID (Proportional-Integral-Derivative).
La Resistenza
I componenti lato inserimento resistenza
Lato opposto con il pozzetto per l'inserimento della sonda del regolatore di temperatura.
La sonda utilizzata in sostituzione di quella compresa nel STC-1000, si tratta di una NTC 10K
La resistenza montata con in evidenza l'attacco rapido, camlock. Qui entrerà il flusso del mosto, proveniente dalla pompa.
Uscita dal lato della sonda che sente la temperatura e comanda il regolatore e di conseguenza attacca o stacca la resistenza.
Qui potete vedere più definite le dimensioni, non è certo un peso piuma per il nostro piccolo impianto.
Dopo averlo montato ho provveduto a sistemare il tubo, su una tavola, sistemazione provvisoria in attesa di creare una struttura più adatta per ospitare l'eventuale nuovo impianto.
Il mosto esce dal rubinetto, entra nella pompa, dalla pompa entra nel tubo tramite l'attacco rapido e incontra la resistenza, scorre lungo il tubo per poi uscire dalla parte opposta, dove incontra la sonda e tramite la gomma rifluisce nella pentola.
Il lavoro più complicato è stato tarare il termoregolatore, per riuscire a capire come eguagliare le temperature tra la sonda del termostato e il termometro digitale. Naturalmente la temperatura pilota è quella del termometro digitale, mentre le sonde devono essere tarate in funzione del termostato utilizzato. Per esempio qui potete vedere la differenza di temperatura tra i due dispositivi, uno segna 63,6°C, l'altro 65,2°C. Alla fine l'escursione massima tra i due display è stata di quasi 5 gradi.
Dopo una mezz'oretta sono riuscito a tarare STC-1000 qui potete vedere i due strumenti regolati.
L'esperienza nell'utilizzo di questo strumento è stata positiva, e lo ritengo un ottimo strumento per mantenere costante la temperatura del mosto durante il mash.
Dopo qualche cotta ci siamo però accorti che per il nostro impianto non era adatto. Per poterlo sfruttare al meglio avremmo dovuto spendere altri soldi per sostituire STC-1000 con un PID e acquistare una pompa più potente e robusta. Si perché il solo termoregolatore non sfrutta appieno la potenzialità di questo strumento e la piccola pompa di solar project non c'è l'ha fa, data la resistenza del flusso che oppone il RIMS durante la parte di passaggio all'interno del tubo.
La limitazione del STC-1000 è semplicemente un On/Off. Così la resistenza si accende a potenza massima 1500W innalzando velocemente la temperatura del mosto e la sonda deve sentire la differenza e comunicarla al regolatore. Il problema è che la comunicazione del dato esatto della temperatura avviene in modo diverso tra i due dispositivi e il regolatore interviene in ritardo portando così ad un innalzamento più elevato della temperatura del mosto vanificando così lo scopo del RIMS. Abbiamo cercato di impostare il termoregolatore più basso per evitare di innalzare troppo la temperatura, ma così spesso di staccava prima di raggiungere il target. Insomma l'utilizzo di un PID era fondamentale.
Con l'utilizzo di un PID al contrario è possibile regolare anche l'intensità della resistenza. Il dispositivo con il passare della cotta tende a ricordare anche i tempi di inserimento della resistenza e alla fine crea un sistema di accensione che tiene conto meglio della temperatura. Più facile utilizzarlo che spiegarlo!
Proprio questa esperienza ci ha fatto riflettere e decidere di intraprendere una strada più semplice ed economica per produrre la birra in casa, proprio perché non c'era motivo di procedere in una direzione più professionale, che non sentivamo nostra.
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