sabato 13 ottobre 2018

Video Tutorial - Modifica sensore della temperatura pastorizzatore Silvercrest

Continuiamo la carrellata di video sul pastorizzatore Silvercrest, con un tutorial su come ingannare il sensore della pentola e permetterci così di andare in bollitura.
Il pastorizzatore elettrico della Silvercrest è una buona pentola che però ha un difetto, non porta i liquidi all'interno alla bollitura perchè il sensore stacca la resistenza arrivato intorno ai 100°C. Per poterla usare era necessario trovare il sistema di far bollire il mosto all'interno. Non una vera è propria bollitura visto anche la resistenza da 1800W ma comunque sempre meglio di niente. 
Nel video potrete vedere come abbiamo collegato lo switch alla scheda tramite un mammut. Per completezza di informazioni potete trovare lo schema elettrico anche sul post del blog qui https://signormalto.blogspot.com/2018/10/modifica-al-pastorizzatore-silvercrest.html  
Sabato prossimo andrà in onda la cotta di prova, una Italian Grape Ale,  con il pastorizzatore pre modifica.
Buona visione.


martedì 9 ottobre 2018

Modifica al pastorizzatore Silvercrest SEAD 1800 A1

Silvercrest SEAD 1800 A1
Come ben sapete qualche settimana fa abbiamo acquistato, in previsione della nuova stagione dedicata maggiormente alla produzione di birra in ambiente domestico, una nuova pentola elettrica da 27 litri per cotte sui 10-12 litri. Ignari che la pentola in questione, sotto mentite spoglie, fosse ormai nota da decenni per la sua difficoltà nel mandare in ebollizione i liquidi, quindi non adatta alla produzione di birra.
Durante le prime prove e la successiva cotta pilota (martedì prossimo il post della cotta) fatta proprio con questo pastorizzatore, abbiamo appurato che nonostante il display segnasse 100°C il mosto d'uva prima e il mosto della IGA poi, hanno evidenziato nessuna bollitura, ma semplice evaporazione.
Così non era possibile utilizzarla, ero inciampato in uno scalino imprevisto! Soldi buttati o no?
L'avremmo comunque potuta usare per scaldare l'acqua per il lavaggio delle trebbie o utilizzarla per il mash e poi travasare il mosto in una pentola per il boil.
Ho cominciato a pensare perchè non bolliva.
Facendo delle prove con sola acqua abbiamo notato la differenza tra la temperatura del display e quella presa con il nostro termometro esterno e un termometro ad alcool, che denota uno scarto medio di 2 gradi in più segnati dal display della pentola. L'andamento è proporzionale alla salita della temperatura, a 22 gradi segnano tutti la stessa temperatura poi salendo il display si discosta e tende ad salire più velocemente fino ad arrivare a 100°C che risulta essere 96°C in quello ad alcool e 95.3°C quello digitale esterno.
Il coperchio smontato
Ascoltando la pentola abbiamo notato che arrivata a 100°C (in realtà 95°C) la resistenza si staccava e l'acqua non bolliva. Solo a 95°C (in realtà 92°C) si riattaccava. E come faceva a bollire se la resistenza si spegneva, non avrebbe mai e poi mai bollito!
Abbiamo immeditamente pensato che sarebbe stato necessario ingannare il sensore per fare in modo che le resistenze continuassero a pompare per la durata dell'intera fase di boil.
Devo essere sincero, non sono molto bravo in elettronica. In adolescenza mio fratello si dilettava a fare circuiti stampati e piccoli circuiti funzionanti. Ma non mi sono mai applicato, un vero peccato, nella vita serve tutto!
Ho così inviato un SOS agli amici per sapere se conoscevano la pentola o avessero sentito di come far bollire il pastorizzatore.
Purtroppo la ricerca non ha dato i frutti sperati.
Dopo un paio di giorni mi sono imbattuto in un forum inglese che trattavano di una pentola quasi uguale, molto probabilmente la versione precedente. Questo è il link diretto al post inglese https://www.brewuk.co.uk/forums/viewtopic.php?f=3&t=5997 
Come ben sapete con la mia scarsa conoscenza della lingua inglese sarebbe stato un problema tradurre nonostante l'utilizzo di Google Translate. Ho così interpellato due amici Antonio e Davide che mi hanno aiutato a capire e a costruire la modifica che andremo ad illustrare in questo post, al quale va il nostro più grande grazie.
Alla fine era la nostra idea fin dall'inizio, ingannare il sensore della temperatura, facendo leggere al controller una valore più basso che avrebbe mantenuto acceso le resistenze sempre.
Oltre al post sabato uscirà un video sul nostro canale Youtube, dove potrete vedrete così abbiamo fatto.
Per la modifica sono necessari:
  1. Una resistenza da 100Kohm;
  2. Un piccolo deviatore unipolare;
  3. Un mammut da 3 posti per i collegamenti;
  4. 3 cavetti bassa tensione;
  5. Un rotolo di nastro isolante;
  6. Un saldatore da stagno;
  7. Un rotolo di stagno;
  8. Una forbice da elettricista;
  9. Un cacciavite a croce e uno a taglio di media dimensione.
Prima di tutto c'è da ricordare a tutti che il post è solo la condivisione dell'esperienza di come abbiamo fatto la modifica e in nessun modo vuole essere un incoraggiamento ad effettuare la modifica. Non ci sentiamo responsabili per eventuali danni a cose e/o persone, se effettuerete la modifica lo farete a vostro rischio e pericolo. Inoltre la modifica fa decadere la garanzia. Pensateci bene se ne vale la pena.


Questo è lo scherma pratico della modifica. Alla sinistra si trova la configurazione originale a destra invece la modifica, dove tra il connettore del controller e il sensore si interpone lo switch. Tutto molto semplice.
Per prima cosa abbiamo girato la pentola sotto sopra e abbiamo tolto i piedini di gomma, sotto si trovano le 3 delle 4 viti da svitare. L'altra in un foro vicino al piedino che non ha la vite all'interno.
In basso abbiamo tolto due piccole viti e sganciato dai due ganci che trattenevano quello che pensavamo trattenesse il coperchio. In realtà tengono la protezione del circuito stampato. Noi l'abbiamo smontato ma non serve.
Il coperchio posteriore della pentola
Svitate le quattro viti abbiamo tirato su piano il coperchio. Al centro della pentola si trova il sensore (quello che si vede dentro) da cui partono due fili piccoli neri che sono quelli che ci interessano. In un primo tempo siamo rimasti un pò spiazzati perchè di fili piccoli neri ne partono quattro, due dal sensore e due dal supporto.
Per non sbagliare abbiamo tagliato vicino al sensore.
Qui si vede bene.
Il sensore con due fili che escono insieme sono quelli al centro della foto dove c'è il bulloncino che tiene il sensore.
Gli altri fili neri che in un primo tempo ci avevano ingannati sono più spostati e sono separati.
Prima abbiamo montato lo switch. Con pazienza abbiamo saldato i fili al deviatore e inseriti nel loro posto nel mammut.
In uno abbiamo saldato la resistenza e inserito l'altro capo nel mammut.
Il sensore al centro
Per concludere abbiamo praticato un piccolo foro nel guscio vicino al controller  e inserito il deviatore che ci permetterà di escludere il sensore e far leggere al controller la resistenza.
Dalla foto potete vedere i tre fili blu bianco e marrone che arrivano dal deviatore. Quello marrone ha saldata la resistenza che poi è stata isolata con nastro isolante. I due fili che escono dalla sonda si vedono che entrano nei due laterali. Purtroppo per la concomitanza di fili neri e coperchio nero non si vedono i fili che escono dal mammut e vanno verso la scheda.
Ricontrollato bene i collegamenti, abbiamo chiuso il coperchio.
Al momento del rimontaggio della protezione della scheda non siamo più riusciti a metterla in sede. Ci siamo ripromessi che se la prova fosse andata bene lo avremmo messo a posto....Quindi bisognerà metterla a posto.
Collegamento sensore-resistenza tramite il mammut
Chiuso il coperchio l'abbiamo riempita di una ventina di litri di acqua e l'abbiamo accesa.
Impostato il controller per una prima sosta a 66°C per simulare una prima fase di saccarizzazione e poi avremmo impostato la bollitura.
Arrivati a 66°C, constatando così il normale funzionamento del sensore, abbiamo impostato il controller a 100°C e abbiamo acceso.
Abbiamo mantenuto il deviatore in posizione mash fino alla temperatura di 95°C poi abbiamo switchato su boil.
Il display ha cambiato temperatura segnando 25°C e le resistenze non si sono più fermate.
L'unica cosa che non abbiamo capito perchè il display del pastorizzatore segni 24-25°C invece dei 95°C che avrebbe dovuto segnare leggendo la resistenza da 100Kohm. Comunque l'importante che funzioni.
Il deviatore a lato
Arrivati a bollitura abbiamo fatto alcune prove. Chiudendo la pentola con il coperchio nel giro di pochi istanti la bollitura diventa vivace e sembra quella su un normale fornello a gas, ma lasciando la pentola aperta perde molto del suo vigore. Per migliorare la bollitura proveremo a dotarci di un camino che mantenga nella parte superiore della pentola una zona più calda per permettere un bollitura vigorosa e allo stesso tempo non precluda ad una buona evaporazione.
Ma questa è un'altra storia.



venerdì 5 ottobre 2018

Video Tutorial - Come cambiare il rubinetto in plastica del pastorizzatore Silver Crest

Dopo il video sulla raccolta e spremitura del mosto della nostra uva fragola bianca, da utilizzare per fare un Italian Grape Ale, ritorniamo a voi con il primo di una serie di video dedicati al pastorizzatore Silvercrest SEAD 1800 A1.
In questo primo video presentiamo la pentola elettrica, con la prima parte dedicata alla presentazione e una seconda con un tutorial su come cambiare il rubinetto in plastica con uno in acciaio inox 316.
Questo è il primo di una carrellata di video dedicati alla produzione di birra con attrezzatura elettrica da gestire tranquillamente a casa magari in cucina, per una vera e propria birrificazione casalinga.
Sabato prossimo invece andrà in onda il video su come modificare la pentola. Infatti il pastorizzatore presenta un difetto per la produzione di birra, non bolle. Il termoregolatore arrivato a 100°C sul display (in realtà la temperatura è di 95°C) stacca la resistenza e la temperatura non sale più e non si riattacca fiche non raggiunge i 92°C. Alla fine quindi non bolle. La modifica riguarda un intervento sul sensore che sente la temperatura all'interno della pentola. Ma non vi voglio svelare di più, rimanete sintonizzati si parte!
Buona visione.


venerdì 28 settembre 2018

Video Birra - Come preparare l'uva per fare un Italian Grape Ale

Cari Amici birraioli casalinghi ha grande richiesta il video di questo sabato tratterà come preparare l'uva per fare una IGA.
Era in programma la degustazione della alcolica Strong ma la notevole quantità di mail e messaggi ci ha convinto a girare un video e a postarlo più velocemente possibile.
Così abbiamo deciso di sostituire la degustazione con questo video.
E' così è stato, durante le preparazioni per la produzione della Italian Grape Ale che di solito brassiamo ad inizio stagione, abbiamo girato alcuni video che poi abbiamo montato in un breve video finale che abbiamo postato sul nostro canale video.
Il video segue tutta la trafila, dalla raccolta alla selezione e pulizia alla pastorizzazione. 
Spero che possa essere utile a chi si vuole cimentare nella produzione di una IGA.
Non vi resta che scoprire questo video interessante.

Buona Visione


lunedì 24 settembre 2018

L'occasione rende l'uomo birraiolo

......è quello che mi è capitato qualche giorno fa, ma andiamo in ordine.
Nelle ultime settimane sono successe alcune cose che ci costringeranno, per questa stagione, a rivedere i nostri piani. 
E' già da qualche mese che nell'aria c'è uno strano aroma. 
In primo piano sicuramente è il continuo scambio di idee e messaggi da nuovi amici alle prime cotte che ci chiedono maggiore attenzione per metodi più semplici (vedi kit e E+G) ma soprattutto non hanno a disposizione uno spazio dedicato per fare birra in casa e quindi vorrebbero vedere maggiormente coinvolta la cucina come luogo di cotta.
In più il protrarsi della mia condizione di salute e la minor quantità di tempo libero da parte di Andrea sono alla base della decisione di ridurre le cotte e il litraggio.
In più nell'ultimo mese Andrea ha avuto un problema ad una mano che lo terrà lontano dalle cotte per qualche mese. 
Tragedia! Cosa scriverò sul blog! Che video posterò su YouTube! Ma soprattutto chi la farà la birra con me?
Torniamo così al titolo.... 
L'altra settimana durante la normale e ripetitiva giornata della transumanza, mi trovavo a girare tra gli scaffali e banchi del solito squallido supermercato quando.... TATAAAHH!! vedo alla fine del serpentone (la cozzaglia di generi di ogni tipo ammassati lungo un rettilineo infinto, interrotto solo da un muro di latticini) un ammasso di scatole con impresse le effigi di una pentola! Azz fammi andare a vedere - "Dove vai?" "Vengo subito c'è una ..." Si davanti a me si ergeva una pila di pentole elettriche da 27 litri a meno della metà di quello che si trova in giro. Nooooo è chi se la perde! poi sarebbe ideale per la nuova stagione improntata su un carattere decisamente casalingo e ci avrebbe così permesso di eseguire cotte sia con i malti preparati, E+G e pure BIAB sia pure con quantitativi minori dell'ordine di 12- 13 litri per cotta e alla fine anche più semplice gestire la cotta nelle fasi successive di fermentazione. C'è sempre la possibilità se uno avesse bisogno di un quantitativo maggiore, di concentrare il mosto.
L'Occasione Rende L'Uomo Birraiolo! 
Mi volto a destra e poi a sinistra, afferro una scatola e la sistemo sul carrello. Con fare da pischello guardando le strane cupole riflettenti che ti sembra di stare al luna park. Mi avvicino ed esclamo: - "Guarda cara c'è questa splendida pentola per fare la marmellata e sterilizzare i vasetti ad un prezzo che non possiamo perderla. Ti lamenti sempre che ti si attacca, questa sarà perfetta per le tue marmellate...."
Per la verità è da qualche anno che ho nella testa una pentola elettrica, ma vuoi i prezzi e l'effettivo utilizzo, abbiamo sempre rimandato l'acquisto.
Il pastorizzatore è stato acquistato per una cifra più bassa rispetto a quello che si trova su internet, e mi è sembrata una buona idea prenderla, l'avrei potuta comunque tenere per mia moglie, non vi pare ;)
All'apparenza la pentola sembra robusta e molto pesante. Estremamente ed internamente smaltata, due salde maniglie sormontate da un coperchio marrone e leggermente spostato a sinistra c'è un rubinetto. Tutte queste dotazioni sono in plastica. 
Sotto una banda di plastica scura include il sistema di controllo con una manopola per la regolazione della temperatura che funge a pressione come tasto on/off e dalla parte opposta il tempo. Al centro il display dove vengono visualizzate in 3 riquadri la temperatura impostata, la temperatura attuale e il tempo. Una volta avviata una linea sequenziale indica il trascorrere del tempo.
Creato per cuocere e conservare marmellate, frutta e verdura .... e dico io BIRRA!!
Display digitale comando elettronico, regolazione della temperatura variabile tra 30 °C e 100 °C, impostazione tempo: 1-120 min, capacità ca. 27 l, resistenza da 1800 W, sensore sistemato sul fondo al centro della pentola.
Incluso una griglia di bollitura (utile per evitare che la sacca BIAB tocchi sul fondo). La garanzia Italia è di 3 anni.
Rispetto alle pentole che si trovano sul web ha una resistenza più piccola 1800W invece di 2000W.
Per l'utilizzo che ne faremo ci sembrano poco utilizzabili il coperchio e il rubinetto in plastica. In più anche la griglia che sembra di ferro immersa in un bagno di plastica non mi sembra buona cosa lasciarla all'interno della pentola durante le fasi della produzione della nostra birra casalinga, sarà un problema trovare un doppio fondo con quelle dimensioni e un pò più alto in acciaio inox aisi 304-316.
Il coperchio si può cambiare con uno dei tanti che abbiamo in casa, per il rubinetto non è molto complicato, bisogna però acquistare i pezzi giusti delle misure giuste. Il foro del rubinetto è un 3/8 quindi il vostro rubinetto nuovo dovrà avere la parte filettata da 3/8
Bisogna svitare il bulloncino in plastica sfilarlo e inserire quello nuovo in acciaio inox 316.
Abbiamo fatto un paio di prove, per poter dare un primo giudizio, anche se non utilizzandolo come ci serve non possiamo dare un giudizio definitivo.
La pentola ha un brutto difetto birrario sulla bollitura: il soft che gestisce il controller, non fa lavorare le resistenze come ci interesserebbe. Mi spiego.
Una premessa noi abbiamo utilizzato nelle due prove, una volta acqua e la seconda mosto d'uva.
Quando il liquido raggiunge la temperatura di 100 gradi, precedentemente impostato sul controller per la fase di bollitura, il soft stacca la resistenza. All'interno della pentola senza un sistema di miscelazione della temperatura, la zona a contatto con le resistenze rimane ad un temperatura più alta rispetto al resto della pentola. Questo causa un blocco della bollitura. Se non intervengo forze maggiori il liquido all'interno rimane in questa quiescenza per alcuni minuti. Poi una volta che si raffredda il fondo il sensore sente che la temperatura è scesa e da l'impulso al controller di far accendere la resistenza. Quindi capite bene che non è una buona cosa.
Abbiamo notato che mescolando i lassi di tempo tra una bollitura e l'altra si abbassano. Bisognerebbe mescolare in continuazione o quasi in bollitura.
Un ottima pentola per il mash ma per il boil lascia un pò a desiderare.
Per i resto bene anche i valori di temperatura poco si discosta dal nostro termometro di riferimento.
Faremo un video su come sostituire il rubinetto in plastica. Per qualcuno sarà banale ma ho scoperto dai nuovi amici che ha volte anche le cose semplici, che diamo per scontate, possono aiutare qualcuno.
In conclusione vorrei solo informarvi, visto che ci avete scritto in molti per avere informazione su come facciamo a preparare il mosto d'uva sabato abbiamo deciso di fare un nuovo video che inseriremo sul nostro canale in uscita sabato mattina in sostituzione del video sulla degustazione della ORO Strong.
Un video veloce di come facciamo per preparare l'uva da utilizzare per le nostre IGA.
Ora non ci resta che collaudarla a breve faremo una cotta che dovrebbe accontentare anche molti degli amici che ci scrivono per il metodo BIAB una Italian Grape Ale, faremo oltre al solito post anche un video completo dalla cotta.
Ma questa è un'altra storia.

In Primo Piano

Nelle nuvole di Venere

Non ricordo esattamente quando, ma direi mesi chissà anni che sono qui davanti a questa pagina bianca per enunciare grandi birre e magari pu...