domenica 12 gennaio 2014

Il travaso della Scura Dark IPA

Anche oggi, come un pò di tempo a questa parte, dedichiamo una giornata di festa, alla passione della birra. Dopo sei giorni dalla cotta della scura IPA, si rende necessario il primo travaso per eliminare il lievito esausto e le proteine che dopo questo tempo, tendono a scendere sul fondo del fermentatore, necessario per "pulire" il mosto, e per affinare il gusto.
Al momento del travaso, a secondo del tipo di birra, può rendersi necessario eseguire la luppolatura a freddo, classico delle luppolate, come le IPA, e anche questa Dark non si sottrae al suo destino. 
Questa tecnica, più conosciuta con il nome di Dry Hopping, sigla DH, rilascia alla birra, già alcolica, aroma, senza rilasciare, o quasi, amaro. Importantissimo per chi vuole dare il caratteristico profumo di luppolo che ci fa godere al momento del appoggio delle labbra sul bicchiere. 
La varietà scelta per il DH è il Citra, nota varietà americana che, come dal nome si intuisce, ha una aroma intenso di agrumi e note floreale.
Per questa tecnica problema principale, per molti, è far stare il sacchetto sommerso nella birra, e evitare che galleggi. Dopo aver tentato diversi metodi, e con sempre l'aggiunta di qualche peso all'interno del sacchetto, con il rischio che ogni cosa che si aggiunge, se non sanificata bene, possa portare infezioni, cucchiaini e posate in genere in acciaio inox, bicchieri o tazze in vetro o ceramica, pezzi di acciaio inox, come tubi raccordi ecc. siamo giunti alla conclusione di legare il sacchetto all'interno del fermentatore al rubinetto.












Si pratica un foro nel sacchetto e poi lo si introduce nella parte interna filettata, e poi ci si avvita la ghiera filettata.


Così il sacchetto che tenderà naturalmente a venire a galla, rimarrà a metà del fermentatore, rimanendo completamente sommerso.
Per il travaso, noi utilizziamo il metodo rubinetto-rubinetto, uniamo i due rubinetti con un tubo di gomma crystal alimentare.


Successivamente apriamo appena il rubinetto del fermentatore, per evitare di ossigenare la birra nel nuovo fermentatore.


La birra così fluisce lentamente, evitando anche di tirare particelle di proteine e lieviti esausti.


Qui potete vedere anche il fermentatore primario, dove si può notare la corona di schiuma ormai solida o quasi, che denota l'avvenuta fermentazione, che nelle birre ad alta fermentazione si sviluppa maggiormente nella parte superiore del fermentatore.


La fase di travaso termina dopo qualche minuto, qui potete vedere la colorazione splendida di questa Dark IPA, davvero spettacolare come il profumo che emana.


Dove finito il sacchetto di luppoli????


Lo potete vedere qui a mezza altezza, è quella macchia bianca che sembra guardarci da dentro!!!
Durante il travaso si può effettuare anche la misura della densità per vedere a che punto è la fermentazione che se comunque non è al termine,  poco ci manca, così la misura che è stata effettuata ha rivelato il termine della fermentazione o quasi visto che siamo arrivati a 1014.


E' importante cercare di sgasare bene il campione,  per evitare di avere letture sfalsate, le bollicine tendono ad attaccarsi al vetro del densimetro alzo lievemente l'ampolla, dando dei valori non esatti.



Qui potete vedere il fermentatore dopo il travaso, dove si vede bene il fondo, piuttosto compatto, creato dal Safale US-05, si intravede anche l'antisedimento inserito nel rubinetto. Come vedete non è vero che utilizzandolo si perde della birra, basta con calma e stando attenti a non lasciare filtrare i lieviti esausti, inclinare leggermente il fermentatore durante il travaso. Bisogna anche dire che il fondo compatto a facilitato il compito.


La quantità di birra che si perde dai 25 litri, è circa un litro ed è tutto il materiale che si deposita sul fondo e che comprende oltre che hai lieviti esausti (non morti attenzione) e le proteine, anche farine rimaste in sospensione nel mosto al momento del passaggio pentola - fermentatore  e tutte quelle particelle in sospensione come pezzi di luppolo fuoriusciti dai sacchetti durante la bollitura.
Ora aspetteremo un settimana prima di imbottigliare. Non è una regola, ma normalmente si imbottiglia dopo una settimana dopo il travaso. Nel nostro caso con luppolo in DH, si possono allungare i tempi, per permette il maggior rilascio di aroma da parte del luppolo. 
Come regola generale può valere, se il valore della densità non cambia per 48 ore, si può imbottigliare.
A presto.


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