mercoledì 7 maggio 2014

Imbottigliamento Tripel AbjT & AbiS

Finalmente Sabato siamo riusciti ad imbottigliare la Tripel,  fatta Domenica 13 aprile. Come sempre partiamo dalla sterilizzazione delle bottiglie in lavastoviglie con un passaggio ad alta temperatura senza, naturalmente, l'utilizzo di detersivo.


Qui il giorno dell'imbottigliamento sono pronte per essere sanificate con il bisolfito.


In primo piano (la foto fa schifo!) il classico lava bottiglie a pompa.
La particolarità di questa cotta, è stato la divisione in due fermentatori, è l'utilizzo di due lieviti diversi. Nel primo, il secco della Fermentis, SafBrew T-58, dalle spiccate caratteristiche di produrre una birra molto speziata, soprattutto se la temperatura di fermentazione supera i 22-24°C dove si sprigionano anche aromi pepati. Il T-58 è un lievito particolarmente adatto per birre con un alta gradazione, un gran attenuatore e utilizzato anche per birre ostiche come le Imperial Stout e le Barley Wine. Sul Web è definito come un trattore, perchè non si ferma mai!
Nel secondo è stato utilizzato, sempre un secco della Fermentis SafBrew S-33, dalle caratteristiche più floreale e fruttate, completamente diverse dal primo. L'S-33 è utilizzato maggiormente per birre belghe di grano come la Blanche, ma anche per birre forti come le trappiste d'Abbazia. La sua caratteristica principali è la fiocculazione polverosa, di rigore nelle birre bianche, ma soprattutto per la sua lenta attività di attenuazione, infatti dopo un periodo breve di forte attenuazione dei zuccheri presenti nel mosto, tende a rallentare parecchio per poi consumare gli ultimi zuccheri meno assimilabili, con estrema calma, e rimanendo qualche punto di densità più alta rispetto al T-58. E per questo motivo che sul web non nutre molti ammiratori.
Così in questo caso abbiamo dovuto moltiplicare per due le normali attività, perchè erano presenti due fermentatori , o come li chiamava Andrea "i gemellini".


Il primo ad essere imbottigliato  è stato quello con il T-58. C'è da dire che praticamente il fermentatore a gorgogliato ininterrottamente per tre settimane, è anche il giorno dell'imbottigliamento continuava a cantare, ma ormai da una settimana la densità era stabile, e si trattava semplicemente di una continua fuoriuscita di CO² presente all'interno della birra, che è risultata molto gasata già al prelievo per il controllo della densità.


La foto come al solito non rende, ma c'è una continua salita di piccole bolle dal fondo del tubo provetta. La densità alla fine si è fermata a 1008 da una iniziale di 1073 per una gradazione di 8,7%.


Mentre preparavamo lo zucchero per il priming di circa 5,5 gr.lt per un totale di 65 gr. non abbiamo potuto esimerci dall'assaggio del campione. Immediatamente all'olfatto si sente subito la caratteristica speziata del T-58 e anche notevole il forte aroma di pepe che sale nel naso. Alla degustazione è immediato la forte percentuale di alcool presente nella birra, quasi a sovrastare tutti gli altri aromi, che però avranno tempo di amalgamarsi con il passare dei 7-8 mesi che necessità una birra con una gradazione così alta per la maturazione completa. E avvertibile anche la presenza di una certa acidità classica delle birre contenente frumento, e de importante il gusto caramellato sia del CaraVienna che dello zucchero candito. Molto più gentile e appena percettibile l'amaro del Citra, mentre più apprezzabile il Fuggle erbaceo. Mentre si sente poco ma avrà modo di amalgamarsi e dare quella sfumatura, la scorza di arancia.


Qui lo zucchero usato per il priming. Il metodo che utilizziamo è sempre lo stesso, facciamo bollire 300 ml di acqua e poi quando bolle ci buttiamo dentro lo zucchero e continuiamo a bollire per un paio di minuti.


Raffreddamento immergendo il pentolino nel lavandino con acqua fredda, una volta raggiunta la temperatura del fermentatore vuotiamo e mescoliamo senza ossigenare (piano piano) per circa un minuto. Poi ogni quattro bottiglie rimescoliamo per un minuto.
E' il metodo migliore per ottenere la nostra amata gasatura casalinga.


Qui Andrea sta intanto continua con i preparativi.
Normalmente prima di effettuare il travaso per poi effettuare la giunta di zucchero per il priming, dove c'è la luppolatura a freddo o Dry Hopping, effettuano lo strizzamento della calza del luppolo, per evitare di perdere un mucchio di aroma che rimane intrappolato nella calza e nei coni.


Oltre a sanificare tutto, si preparano anche i tappi, con la solita soluzione di bisolfito, tramite l'utilizzo di un cestino forato in acciaio inox, quello che di solito si utilizza per fare scolare le posate. Il problema principale utilizzando il bisolfito è che se i tappi rimangono immersi nella soluzione (un litro di acqua fredda 4 cucchiaini rasi di bisolfito in polvere) tendono ad arrugginire per questo che molti HB utilizzano prodotti specifici come l'Oxi.


Una volta aggiunto lo zucchero e mescolato, si passa all'imbottigliamento vero e proprio.
Finito con il primo siamo passati al secondo e come Vi dicevo l'unica differenza è stata l'utilizzo del lievito, che in questo secondo fermentatore è stato utilizzato l'S-33.
Come si poteva immaginare il lievito ha attenuato meno e ci siamo fermati a 1014.

  
Portando la gradazione alcolica a 8,2%, che anche se meno del T-58, rimane pur sempre una percentuale di alcool di tutto rispetto. Anche qui siamo passati dalla provetta alla gola, per renderci subito conto dell'estrema diversità della birra. Molto più delicata e molto meno violenta, pensando che poi c'è solo mezzo grado di differenza, si sente moltissimo la sua caratteristica fruttata, quasi floreale, molto meno invadente l'alcool e la fanno da padrone gli aromi del malto caramellato e l'aromatico del frumento. E' impressionate quanto gli aromi del luppolo si sentano compreso l'amaro, rispetto al T-58 che risulta molto più invasivo. Se devo essere sincero preferisco questa seconda.



Andrea alle prese con lo strizzamento della seconda calza del secondo fermentatore. Per il resto l'imbottigliamento non ha subito modifiche rispetto al primo.


Vista la mole di lavoro che Ti costringono un doppio imbottigliamento, ringraziamo la moglie per la notevole mano prestata. Alla fine non rimane altro che riporre le bottiglie, chiaramente ben divise, nell'armadietto in cucina dedicato alla rifermentazione.


Nota finale, imbottigliamento del limoncello preparato dalla moglie, veramente una ghiotta specialità della casa.


Andrea si offre subito volontario per l'assaggio!


L'allegria non manca complice anche l'assaggio delle alcoliche birre trappiste.
Terminato l'imbottigliamento, siamo già sotto con i preparativi di quella che sarà la prima di una serie di tre birre concatenate utilizzando sempre la fonda del fermentatore della birra precedente Foreign Extra Stout Imperial Stout e per finire Dark IPA.
Sabato è in programma la prima, ma questa è un'altra storia.

1 commento:

  1. bravi! molto curioso di conoscere a tempo debito le diverse sfumature a parità di grist di questi due lieviti che ho usato per altre birre e spero di usare (magari quello che uscirà vincitore del vostro duello..) proprio per una tripel la stagione prossima :-)

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