venerdì 30 novembre 2018

Video Birra - American Stout con Easy Grain metodo BIAB

Dopo avervi lasciato soli sabato scorso siamo qui a proporvi un nuovo video, o meglio parte del video originale della American Stout brassata con l'impianto Easy Grain in modalità BIAB.
Come già specificato su FB e su post precedenti il video non è completo mancano alcuni parti dalla fine del mash alla fine della bollitura. Se fosse stata una cotta in All Grain classico vi sareste persi tutto lo sparge, qui invece avete più che altro avete perso la luppolatura.
L'impianto ha funzionato alla grande, le fasi della produzione della birra sono state perfette (noi meno) anche per un quantitativo così minimo, visto che alla fine ci siamo ritrovati con  quasi 15 litri. (con quantitativo iniziale totale di 23 litri di acqua)
A completamento del video martedì scorso è uscita la cronaca della cotta con la ricetta e qualche informazione e la potete rileggere qui:
http://signormalto.blogspot.com/2018/11/easy-grain-american-stout-metodo-biab.html
Per la programmazione del canale YouTube delle prossime settimane non siamo ancora certi di cosa riusciremo a montare e proporvi ma da qui alla fine dell'anno dovremmo riuscire ancora a fare una video cotta con Easy Grain in casa con lavaggio delle trebbie e una degustazione. Per il blog abbiamo deciso con Andrea di riproporre alcuni articoli, i più cliccati, per farli scoprire anche hai nuovi lettori e far fare un ripasso agli Amici più affezionati. Questo è quello che è in programma, se dovesse esserci qualcosa in più ben venga.

Buona Cotta e Buona Visione.


lunedì 26 novembre 2018

Easy Grain - American Stout metodo BIAB

In attesa sabato di proporvi il video abbiamo pensato di tirare giù una piccola cronaca. In realtà vi anticipo che il video, nonostante tutti gli sforzi, risulterà mancante di alcune parti, anche importati, che vanno dalla fine del mash alla fine della bollitura. Eravamo indecisi se proporvelo, ma abbiamo deciso che sono comunque visibili parti importanti di questa cotta casalinga.
Dopo due cotte fatte con la pentola elettrica della Silvercrest, ritorniamo con l'Easy Grain l'impianto All in One.
Questa volta abbiamo fatto una American Stout con il metodo BIAB, mettendo tutta l'acqua necessaria all'inizio e non eseguendo lo sparge.
La macchina è stata utilizzata in ambiente casalingo, nella nostra cucina.
Come potete vedere dalla foto abbiamo acquistato un misuratore di consumo elettrico che comprende anche un misuratore dell'assorbimento in W e in A.
Come già sapevamo ma abbiamo avuto la conferma, si spende meno con la corrente elettrica (la cotta completa ci è costata di consumo 0,49€) anche mantenendo sempre le resistenze a 3000W. Inoltre abbiamo scoperto che la resistenza non viaggia a 3000W ma si attesta sui 2700 - 2800 W.
Per la ricetta abbiamo rivisitato una delle ultime cotte fatte in BIAB oramai più di 3 anni fà. Ci era molto piaciuta, con quei suoi aromi tostati ma con qualche profumo e aroma in più dalle solite scure una birra comunque semplice.
Vediamo la ricetta:
Terranova American Stout Easy Grain BIAB
Litri in pentola :23
OG preboil:1040
Min bollitura:60
Litri in fermentatore :14.5
OG :1053
ABV :5.4 %
Plato :13.1
IBU :46.5
BU/GU :0.88
EBC : 88

Malti e Fermentabili
Monaco 2400 gr 62 %
Brown Malt 300 gr 8 %
Special B 300 gr 8 %
Chocolate 250 gr 6 %
Lolla di riso 200 gr 5 %
CaraMunich 200 gr 5 %
Fiocchi di Avena 100 gr 3 %
Roasted 100 gr 3 %
Totale 3850 gr

Luppoli
Chinook (AA 12.3) 5 gr 60 min
Centennial (AA 10) 5 gr 30 min
Citra (AA 12.5) 5 gr 30 min
Citra (AA 12.5) 5 gr 20 min
Centennial (AA 10) 5 gr 20 min
Citra (AA 12.5) 10 gr 10 min
Centennial (AA 10) 10 gr 10 min
Citra (AA 12.5) 25 gr Dry-Hop
Totale 70 gr

Lieviti
SafAle US 05 Dry 11.5 gr

Profilo Mash
Beta-amilasi 68 °C 60 min
Alpha-amilasi 72 °C 15 min
Mash Out 78 °C 15 min

Fermentazione 18°C
Priming 6 gr/lt

Rispetto alla vecchia ricetta abbiamo dovuto modificare il malto base inserendo il Monaco (forse in percentuale troppo bassa) al posto del Maris Otter e il Brown al posto del Crystal. Anche i luppoli hanno subito la stessa sorte, modificandoli pesantemente sia per le varietà sia per le quantità, l'unico superstite il Chinook da amaro a 60 minuti.
Come lievito abbiamo usato US-05 secco della fermentis un lievito neutro. Nella vecchia ricetta avevamo utilizzato un liquido il London Ale della White Labs.
Ultima modifica riguarda la sosta di sacarizzazione cercando un aroma più profondo è stata portandola a 68°C.
Decisamente un'altra cosa!!!
Lo sviluppo di tutte le fasi della cotta si sono svolte nella più completa funzionalità, tutto a funzionato alla perfezione.
Abbiamo iniziato versando i 23 litri di acqua e aggiungendo il succo di mezzo limone per acidificare e acceso. 
Visto l'esiguo quantitativo di acqua in un impianto da 50 litri, abbiamo preferito inserire un tubo di gomma nel beccuccio della pompa per evitare che durante le fasi di mash il mosto venisse eccessivamente ossigenato.
Arrivato in temperatura abbiamo inserito i grani programmato il termoregolatore e partiti per le fasi di mash.
Come sempre prima di passare alla fase di mash out abbiamo verificato l'avvenuta conversione degli amidi tramite la prova con la tintura di iodio. Tutto ok!
La bollitura, visto il quantitativo esiguo di mosto, è stata molto vigorosa, da gas!  
Terminato il raffreddamento abbiamo inoculato il lievito direttamente nel fermentatore e quindi portato in cella a 18°C.
Se vogliamo trovare un neo alla giornata è stato il vapore che si è sprigionato, questo è un problema se avete la casa umida. Bollendo così vigorosamente si è creato tanto vapore da bagnare completamente le pareti. Bisogna dire che i muri freddi trasformano facilmente l'umidità in acqua per effetto della differenza di temperatura il vapore si condensa sul muro.
Per il luppolo abbiamo usato l'hop basket ma non abbiamo potuto attaccarlo sul bordo perchè il livello del mosto era talmente basso che non lo toccava. Siamo stati costretti ad appoggiarlo sul fondo. Nessun problema.
La fermentazione è partita la mattina seguente con le solite modalità, qualche ora molto lentamente e poi in crescendo fino al terzo giorno per poi inesorabilmente scendere.
Dopo una settimana abbiamo effettuato il travaso con DH 25 grammi di Citra.
Adesso dirigeremo la nostra attenzione verso l'ultima cotta dell'anno, dove utilizzeremo gli ultimi grani avanzati in magazzino. Molti malti speciali e pochi malti base.
Pensavamo che il miglior utilizzo dei malti special che cominciano ad avvicinarsi alla scadenza, sarebbe quella di abbinarli a degli estratti per fare qualche birra con il metodo E+G.
Vedremo ma al momento sembra la scelta più azzeccata.
Avanzerà comunque qualche chilo di Pilsner e Monaco, ed è probabile alla fine di tutto, chiuderemo gli occhi e verseremo tutto dentro la tramoggia confidando che poi il lievito ci dia una mano ad ottenere qualcosa di unico.
Solo una volta finito tutti i grani, i luppoli e i lieviti,  penseremo alle nuove ricette e alle nuove birre, alla nuova stagione vera e propria.
Per la prossima cotta casalinga proporremo una Golden Ale questa volta però con lo sparge. Utilizzando una piccola pentola e verseremo l'acqua con un semplice mestolo.
Per il mese di Dicembre e parte iniziale di Gennaio ci prenderemo una pausa dalla birra, e rivolgeremo tutte le nostre attenzioni per la trasformazione finale del blog che sarà online prima del nuovo anno.
Poi una volta messo on line ci vorrà qualche settimana di aggiustamenti. Quindi se per dicembre vedrete pochi post e ancora meno video, non vi arrabbiate e non perdete la pazienza, sapete che ci stiamo dedicando alla parte estetica del blog.
Ma la cosa non finisce qui. Con l'anno nuovo ci saranno alcune novità ma ne parleremo più avanti. Questa è un'altra storia.

  

giovedì 22 novembre 2018

Un Sabato Qualunque

Cari Amici Birraioli Casalinghi, purtroppo domani non uscirà nessun video. 
E' da molto tempo, penso più di un anno, che proponiamo almeno un video alla settimana, facendovi vedere e condividere con Voi le nostre esperienze, dimostrazioni pubbliche, incontri, video cotte, attrezzatura utilizzata, come fare ricette ed etichette, insomma tutto questo in oltre 120 video, dove potete trovare tutto quello che serve per fare birra in casa. Inoltre non dimenticate gli oltre 500 post del blog, ricette etichette interviste tutorial cronache di cotte e metodi di produzione. 
Il restyling potrebbe dare l'occasione ai nuovi di andare alla ricerca di post e video più vecchi dove è possibile trovare informazioni necessarie e ai vecchi lettori motivo di riscoperta.

Il problema è nato con il montaggio del video dell'ultima cotta fatta con l'Easy Grain l'American Stout brassata in casa con metodo BIAB.
Durante la cotta e le riprese non ci siamo accorti di nulla, ma al momento della importazione e relativo trasferimento degli spezzoni video è successo qualcosa e una parte dei video risultano mancanti, quelli che vanno dalla fine del mash alla fine della bollitura.
Ci sono dei brevi pezzi sparsi ma pochi sono montabili. Così non siamo riusciti in tempo a montare tutto. Dovremmo riuscire a postarlo per sabato prossimo.
Siamo dispiaciuti ma non c'è altra soluzione.

Colgo l'occasione di questo spazio per informarvi che il mese di Dicembre sarà un mese un pò anomalo. Lo dico sopratutto ai nuovi amici che si iscrivono, che magari possono pensare che è un canale poco attivo. 
Dicembre sarà usato quasi esclusivamente per il layout finale del nuovo blog, siamo già avanti ma ci mancano ancora i dettagli che sono quelli che fanno la differenza. E' possibile che durante il mese la homepage e le pagine interne possano essere modificate e aggiornate anche più volte al giorno. 
Confidiamo negli Amici che abbiano un pò di pazienza e che questo non crei disagi a nessuno. 
Quindi è probabile che usciranno pochi post, magari aggiornamenti sulle fasi del restyling o al massimo la cronaca di una birra. 
Per il canale video sarà ancora più complicato perchè il tempo che serve per filmare, scegliere, montare è molto più lungo ed elaborato che scrivere qualche riga, quindi non tutti i sabati ci saranno video. 
Il tutto dovrebbe rientrare nella normalità a gennaio dopo le feste, e ci sarà anche un novità... ma questa è un'altra storia. 



martedì 20 novembre 2018

Una Chiaccherata con..... Luciano Galea

Dopo l'incontro con Davide "RovidBeer" Cantoni, ritorniamo con la rubrica."Una Chiacchierata Con.... 
Questa volta si tratta di un ritorno, ci è venuto a trovare Luciano Galea e ci illustra i progressi del suo progetto del CIVICOquattro2. Lo avevamo lasciato da semplice birraiolo casalingo e lo ritroviamo dopo pochi mesi da mastro birraio professionista. Sentiamo insieme le sue prime impressioni di questa nuova avventura.

Ciao Luciano, grazie per la tua disponibilità. Eccoci nuovamente tra noi, come stai ?
L: Ciao Enrico e grazie per l’opportunità che mi stai dando. Tutto bene, grazie. Sono parecchio preso col lavoro ma non mi lamento affatto

Giusto, lavoro ! Ci siamo conosciuti da homebrower e adesso sei una Brew firm, che differenza c’è dalle più nominate Beerfirm ?
L: In pratica la Brew firm è come se fosse un birrificio senza uno stabilimento di produzione proprio e quindi si appoggia, affittandone uno, presso dei birrifici. Il birraio in questione porta la propria ricetta, la riprogetta nell’impianto in affitto, mette mano nella cotta e segue praticamente il tutto dalla A alla Z. Invece le Beerfirm commissionano ad un birrificio una “ bionda “ ( ad esempio ) e il birrificio provvede nella produzione, una volta pronta la birra si consegna.

Bene, grazie per la precisazione. Quindi tu segui il tutto, giusto ?
L: Esatto, tutto passa da me e la cosa mi diverte molto. Sicuramente ci vuole una grandissima passione che trasporta l’intero progetto

Come nasce Casa della birra – CIVICOquattro2 ?
L: I primi passi li ho mossi a casa da homebrewer, cotte su cotte e libri su libri. Poi, ho fatto dei corsi da privati ed ho iniziato a frequentare dei birrifici amici dove ho ricevuto tantissime informazioni utili…quindi con mia moglie abbiamo deciso di fare questo passo, un’investimento minore rispetto all’apertura di un vero e proprio birrificio ma comunque non banale. Ora come ora viaggio in parallelo con i due lavori, quindi nonostante la partita iva la mia occupazione non l’ho lasciata perché l’entrata sicura è il nostro pane e con l’attività stiamo rientrando dei soldi spesi per avviare il tutto

Producete su più impianti o solo su uno ?
L: Proprio per il fattore del mettere mano in cotta abbiamo deciso di appoggiarci ad un solo birrificio, Gravità zero di Giaveno (TO). Con loro si lavora benissimo e c’è la giusta sintonia, collaborazione….quindi l’impianto di produzione è a Giaveno, come già detto, mentre la sede è a La Loggia ( TO ). Essendo noi Loggesi siamo fieri e orgogliosi di questo

Illustraci il buoquet dele Tue birre.
L: A catalogo ne abbiamo tre: La Nevermind è un’American wheat, quindi la nostra birra di frumento. Poi abbiamo una Blonde Ale che si chiama Toto ed in fine una Brown Ale che si chiama Zeppelin. Come scritto prima la Nevermind è una birra di frumento, abbiamo optato su questo stile per non fare la più conosciuta weiss e per rimanere su stampo americano come le altre due birre. La Toto è molto particolare, a noi piace molto…è una birra leggera che si beve volentieri profumata e rinfrescante, un po’ estrema per lo stile perché è ben luppolata anche se non ai livelli di Apa o Ipa. Invece la Zeppelin è la rossa della casa, particolarissima nel suo colore perché per essere una rossa tende allo scuro. In realtà è piena di riflessi se la si guarda attentamente…

Per finire ti chiedo : dove possiamo trovare le birre ?
L: Guarda, noi volontariamente abbiamo deciso di non aprire nessun punto fisso ma consegnamo direttamente a casa. Poi, partecipiamo a sagre e fiere varie ed abbiamo iniziato la distribuzione anche in alcuni locali. Se andate sul nostro sito www.civicoquattro2.com troverete tutte le informazioni del caso. Tra l’altro a breve uscirà anche il catalogo con tutte le nostre confezioni regalo, alcune saranno disponibili per tutto l’anno mentre altre solo nel periodo di natale. Oltre che sul sito le varie info potrete trovarle sui vari social…..

Grazie Luciano della Tua testimonianza. Ho voluto fortemente questo nuovo incontro proprio per far capire che per avere bisogna lottare e crederci..... e a volte i sogni si avverano.  
Ricordiamo un attimo la Tua interessantissima iniziativa "Visita allo Stabilimento" che si terrà il 13 Gennaio. 



sabato 17 novembre 2018

Video Birra - BIAP Signormalto Degustazione ORO Strong American Strong Ale

Dopo il video sui progetti della nuova stagione brassicola, un altro video che era programmato per la fine dell'estate (come noterete dall'abbigliamento), la degustazione di una American Strong Ale.
Possiamo dire che essendo la penultima cotta della scorsa stagione non ci aveva creato problemi con l'Easy Grain, le esperienze delle cotte precedenti ci ha permesso di birrificare in tutta tranquillità.
La cosa importante di questa cotta è stata la tecnica del mash con soste precedenti alle soste definitive, leggete il post o andate a rivedervi il video della cotta e capirete.
La birra è risultata molto forte, molto profumata ma ricca di aromi maltati.
Della cotta se vi ricordate era uscito un post dettagliato con la ricetta della cotta che potete trovare qui Potete trovare la cronaca della dimostrazione e la ricetta qui: https://signormalto.blogspot.com/2018/07/oro-strong-il-ritorno-della-imperiale.html
Inoltre è stato girato un video della cotta https://youtu.be/u4fKHHr3lyw
Sabato prossimo torniamo con una cotta casalinga questa volta con l'utilizzo dell'Easy Grain in ambiente domestico utilizzandolo con il metodo BIAB, senza lavaggio delle trebbie, decisamente molto più pratico e veloce.
Bene non Vi resta che gustare insieme a noi questa splendida birra.

Buona Visione.



mercoledì 14 novembre 2018

Un nuovo look per il Signormalto.

Cari Amici birraioli casalinghi e semplici simpatizzanti, è allo studio un nuovo vestito per il blog del Signormalto, stiamo entrando nel settimo anno del blog e pensiamo che una rinfrescata sia buona cosa.
In realta è già da tempo che stiamo pensando di modificare il layout del sito, ma dopo l'esperienza negativa con il dominio e il relativo sito http://signormalto.it ci siamo adagiati e pensato che in fondo, per la nostra missione di condivisione non era importante l'aspetto ma le nostre esperienze.
Ci rendiamo conto che però il mondo va avanti, e ogni giorno troviamo qualche novità. Internet è continuamente in aggiornamento, una giungla in continua mutazione.
Nell'ultimo semestre molte ore sono state dedicate a modificare semplicemente il tema del blog. Raggiunti quelli obbiettivi che ci eravamo prefissati, uno stile moderno e più semplice, lo abbiamo applicato direttamente al blog gemello del signormalto, https://brewinginabag.blogspot.com blog dove ci appoggiamo per postare sezioni esterne come le ricette e le etichette.
Questa qui sotto è l'immagine della nuova homepage. E' semplicemente una versione 1.0 ma a grandi linee la struttura è questa.
Naturalmente la homepage deve essere sistemata. Le modifiche riguardano lo spostamento della barra laterale da dx a sx, il tema non sarà più con filigrana ma più semplice colore bianco.
La grande novità è l'inserimento di un immagine sul fronte. Per ora sarà un immagine statica che sarà cambiata manualmente più volte la settimana, successivamente cercheremo di creare uno slideslow.
Il menu rimarrà sotto il titolo.
Per quanto riguarda i font dovrebbero essere quelli definitivi mentre non sono definitivi i colori di alcuni collegamenti.
Per le prime immagini dell'intestazione attingeremo alle foto che ci avete inviato per la rassegna fotografica, poi mano a mano saranno inserite le nostre fatte in tanti anni di birrificazione.
Se vorrete inviarci delle immagini saranno inserirete a rotazione.
Cosa ne pensate? Siete d'accordo sul tema? Vi piace la scelta del bianco? Preferivate il vecchio layout? Diteci la vostra, qui sotto nei commenti, o scrivendoci a signormalto@gmail.com o lasciate un commento sulla pagina facebook https://www.facebook.com/Signormalto/



sabato 10 novembre 2018

Video Birra - Progetti per la stagione 2018-2019

Questo video sarebbe dovuto andare in onda ad Agosto. Purtroppo tutta una serie di imprevisti e di modificazione del palinsesto del canale siamo stati costretti a spostare alcuni video tra cui questo.
Il video tratta dei progetti che ci siamo prefissati di svolgere nella nuova stagione brassicola. Un impegno maggiore per le cotte casalinghe è la mission di stagione. Abbiamo già iniziato con una serie di cotte casalinghi prima con il pastorizzatore modificato della Silvercrest e poi con L'easy Grain l'impianto All in One.
Rispetto a due mesi fa alcuni cose sono cambiate e probabilmente non riusciremo a rispettare a pieno la tabella di marcia fissata dal video. Cercheremo comunque di mantenere il massimo impegno nel proporvi video.
Ad Agosto era uscito un post sul blog che si prefiggeva di anticipare il video, lo trovate qui: https://signormalto.blogspot.com/2018/08/progetti-per-la-stagione-2018-2019.html

Buona visione.


lunedì 5 novembre 2018

Una Chiacchierata Con ..... Davide Cantoni

Cari lettori è passato un po’ di tempo dalla nostra ultima chiacchierata. Sono successe molte cose, alcune piacevole altre no, ma come sempre le situazioni non cambiano e non sono cambiate neanche le nostre abitudini di incontrare nuovi Amici. Così riprendiamo una rubrica che ha riscosso tanto successo nel passato “Una Chiacchierata con .....” 
Questa volta abbiamo avuto l’occasione di incontrare un amico di vecchia data anche se non ci consociamo personalmente Davide Cantoni birraiolo casalingo nonché creatore e curatore del sito http://www.rovidbeer.it

Ciao Davide o Ti devo chiamare RovidBeer?
D: Ciao Enrico, va benissimo Davide. 

Dammi una mano presentati e racconta brevemente la Tua storia birraria.
D: Sono di Cesena, in Romagna ed ho 36 anni. Ho iniziato a fare birra con i kit ormai 7/8 anni fa. A quei tempi era difficile evolversi, mancava l’attrezzatura, mancavano le informazioni, quindi il modo che ho trovato per farlo è stato con la tecnica del BIAB. Ho fatto birra “con la sacca” dapprima sul fornello da cucina, passando poi per una piccola pentola elettrica da 30 litri, per finire con una da 40. Quando ha iniziato a prendere piede la tecnica BIAP mi sono costruito, assieme all’amico Luca, un cestello per
creare un sistema All-In-One fatto in casa. Dopo un anno e mezzo di felice utilizzo ho deciso, quest’estate, di semplificare ulteriormente il tutto e ho comprato un All-In-One completo da 50 litri, identico a quello che hai tu. Ci ho già fatto 5 cotte e devo dire che funziona a meraviglia, lo sto consigliando a tutti gli amici e sto cercando di applicare alcune tecniche per l’aumento di efficienza, nell’ultima cotta mi sono assestato su un ottimo ed insperato 80%. 

Quale è stato il motivo che ti ha spinto ad appassionarti al mondo della birra casalinga? 
D: Sinceramente quando ho iniziato ero un completo “babbano”, ho iniziato perché mi hanno regalato il kit per fare birra, ma a quei tempi bevevo Moretti, Heineken e birre Weizen ed è quelle che, ahimè, puntavo a produrre. Poi dopo alcuni anni ho scoperto il luppolo e le birre IPA ed è stato subito amore. Capendo che non era possibile produrne in kit ho deciso di iniziare con il BIAB. Negli ultimi anni l’amore è virato verso le produzioni sour e ormai non riesco più a fare senza una Gueuze o un Lambic quando esco a bere. 

Quali sono le persone, professionisti e non, che hanno maggiormente influenzato il Tuo modo di fare birra?
D: La persona a cui devo di più è, forse inaspettatamente, Corrado di Zelig Planet, youtuber che tra i primi ha portato in Italia la tecnica del BIAB condividendola e spiegandola sui suoi video in maniera semplice e diretta. Un altro a cui devo tanto è ovviamente Salvatore di Brewing Friends, i suoi video sono divertentissimi e allo stesso tempo professionali e sono felice che abbia trovato la sua strada lavorativa in questo splendido mondo.  

Qual è la tecnica maggiormente hai usato e usi che  per produrre le Tue birre? 
D: Come già detto la tecnica che ho utilizzato di più è stato il BIAB, tecnica in passato denigrata da molti (spesso per invidia), ma che garantisce, se ben applicata, ottimi risultati in poco tempo e spazi ridotti. La naturale evoluzione del BIAB è il BIAP, che ne mantiene velocità e piccole dimensioni, aggiungendo però la possibilità di fare sparge e di produrre più litri. 

Quali sono le birre che produci che ti danno le maggiori soddisfazioni?
D: Non posso non citare la Gose, che è lo stile che mi ha dato
storicamente più soddisfazioni. Assieme all’amico Luca ne abbiamo brassata una che arrivò prima al concorso Southern Homebrewers del 2017, con un punteggio, udite udite, di 49,5/50. Da poco ne ho prodotta un’altra dove ho aggiunto poi separatamente Passion Fruit e Fico D’India. Me la cavo bene anche con i lieviti bretta, li sto studiando e mi stanno veramente appassionando. 

Quando hai pensato di condividere le tue esperienze e la tua passione? 
D: Quando sono passato dai kit al metodo BIAB ho deciso di aprire un piccolo blog, dove raccontare le mie esperienze ed illustrare le tecniche che utilizzavo, perché sui forum c’era molta incertezza e confusione su questa tecnica. 

Cosa ti ha spinto ad intraprendere la strada di autore e più in specifico blogger?
D: Quello che mi ha spinto a trasformare il blog in un vero e proprio sito internet è stata la volontà di provare a portare in Italia alcuni tipi di articoli e argomenti che fino ad allora esistevano solo in inglese. Più in particolare, non ho mai trovato nulla di completo riguardante gli stili di birra, con informazioni sulle materie prime, temperature e consigli per produrli al meglio, ho quindi deciso di inaugurare il sito inserendo alcune guide di quel tipo. Poi col tempo ho iniziato a tradurre articoli interessanti e a crearne di miei. Quello che più mi da gioia e voglia di continuare è vedere che gli homebrewers apprezzano ciò che faccio e che mi contattano spesso in cerca di consigli e informazioni. 

Una regola delle chiacchierate che facciamo a cui, di solito, tutti si adeguano. Regala una tua ricetta ai nostri lettori.
D: Chi mi conosce sa che non è nella mia filosofia dare ricette complete, non per gelosia, ma perchè penso che sia giusto che ognuno arrivi alla propria birra perfetta tramite guide e consigli, in modo da “imparare” e non “copiando”. Questa volta mi pare comunque giusto fare un’eccezione. La ricetta della Gose è troppo semplice e in qualche modo è già ben spiegata sul mio sito, quindi vi propongo quella di una BLACK IPA che ho prodotto qualche mese fa e che arrivò prima ad un concorso per homebrewers della mia zona. 

BLACK IPA (Cryo hops) 

OG: 1.063
FG: 1.013
IBU: 58
EBC: 62,2
Litri in fermentatore: 25
ABV: 6,7% 

MALTI:
Pale Ale – 90%
Carafa Special III – 4%
Crystal T50 (Simpsons) – 4% 
Chocolate – 2% 

LUPPOLI:
Hallertau Magnum (Pellet) – 31g – 60 min. 
Cascade (Pellet) – 15g – 10 min.
Simcoe (Pellet) – 15g – 10 min.
Cascade (Pellet) – 25g – 5 min.
Simcoe (Pellet) – 25g – 5 min.
Cascade (Pellet) – 30g – 0 min.
Simcoe (Pellet) – 30g – 0 min.
Cascade (Cryo Pellet) – 50g – Dry-Hop 5 giorni 
Simcoe (Cryo Pellet) – 50g – Dry-Hop 5 giorni 
Cascade (Pellet) –30g – Dry-Hop 2 giorni 
Simcoe (Pellet) – 30g – Dry-Hop 2 giorni 

LIEVITO:
Fermentis US-05 – 2 Bustine 

PROFILO MASH
Mash monostep a 66 gradi per 60 minuti 

Fermentazione a 18 gradi per 3 giorni, poi salire gradualmente fino a 20 nel giro di altri 3 giorni. 

PROFILO DELL’ACQUA:
Il profilo dell’acqua è importantissimo soprattutto per le birre scure e per quelle luppolate, in questo caso lo è ancora di più dato che la Black Ipa racchiude entrambe le caratteristiche.
CALCIO: 90ppm
MAGNESIO: 7ppm
SODIO: 45ppm
SOLFATI: 75ppm
CLORURI: 100ppm
BICARBONATI: 110ppm 

PROCEDIMENTO MASH:
Ho diviso a metà le aggiunte di malti scuri (Carafa Special III e Chocolate) e ne ho messi metà in mash e l’altra metà li ho messi poco prima di iniziare a scaldare l’acqua per fare il mash-out. L’idea era di limitare la possibilità di astringenza dovuta a malti scuri. A conti fatti direi che ha funzionato, il tostato si sente, ma lascia comunque ampio spazio alla generosa luppolatura di dryhop successiva.
DRYHOP:
Per quanto riguarda il dryhop, dopo 4 giorni di fermentazione ho aperto il fermentatore e inserito i 100 grammi di luppolo in formato pellet cryo. Dopo 3 giorni ho riaperto nuovamente e ho inserito i 60 grammi di pellet (a quel punto ero praticamente arrivato ad FG). Ho atteso 2 giorni e ho poi lagerizzato prima di imbottigliare. 

Hai mai viaggiato per la birra? 
D: All’estero purtroppo ancora no (mi piacerebbe andare in Belgio ma attendo che mia figlia cresca, ora ha quasi 4 anni). In Italia, quando posso, partecipo a raduni e festival. Ogni anno sono immancabili l’Arrogant Sour a Reggio Emilia e il Beer Attraction a Rimini. Qualche settimana fa siamo scesi nelle Marche per una grigliata/birrata assieme al gruppo degli MCB, bravissime persone e ottimi birrai casalinghi. 

Raccontaci il percorso della Tua crescita, se hai programmato le tappe che ti ha portato prima a condividere le tue esperienze birrarie e poi a diventare un personaggio del panorama dell’informazione birraria italiana o è stata la passione che ti ha indicato la strada? 
D: Sinceramente no, nulla di programmato. La birra mi piace
tantissimo, amo produrla, berla e raccontare quello che so. È
sicuramente la passione che mi porta a continuare a scriverne, senza di
essa sarebbe difficile andare avanti in questa strada e probabilmente
smetterei, ma vi assicuro che per ora non c’è nessun motivo di preoccuparsi, anzi spesso ci sono troppe idee e cose da studiare e scrivere, ma troppo poco tempo per farlo purtroppo.

Quali sono le difficoltà che hai incontrato nell’applicare sul web i tuoi pensieri? 
D: Sono sincero, mi piace scrivere e leggere, non trovo grosse difficoltà nella stesura degli articoli, anzi forse questo è il modo giusto per unire due mie passioni, la scrittura e la birra. Quello che fatico a trovare è invece il tempo, ma cerco sempre di coniugare i miei hobby con il tempo dedicato alla famiglia, ma penso sia un problema comune. 

Il mondo della birra ha cambiato la tua vita? 
D: Certamente, soprattutto negli ultimi anni, sto iniziando a sperimentare sempre più cose diverse e ormai ho damigiane e fermentatori sparsi in ogni dove, tra casa mia e quella dei miei genitori. Prima ero appassionato di videogiochi e passavo ore davanti a PC e console, ora ho per forza di cose dovuto ridurre il tempo speso in giochi, passo invece molto più tempo a sciacquare bottiglie e a fare travasi ed imbottigliamenti. 

Cosa pensi del panorama dell’informazione birraria italiana articolata attraverso siti, blog, forum, social e canali video?
D: Penso che gli americani siano ancora avanti a noi anni luce, ma ci stiamo attrezzando e ci arriveremo. Loro hanno iniziato molto prima di noi la loro opera di catechizzazione del popolo alla birra, qua in Italia sono solo pochi anni che il fenomeno è nato, ma la crestita è veloce e continua. Per quanto riguarda l’homebrewing penso che ci siano già tanti esponenti di spessore, sia a livello scritto (blog e siti) che video (youtube), bisogna però sempre fare una cernita tra l’informazione giusta e quella non corretta e per chi è alle prime armi non è sempre semplice purtroppo. A volte mi fermo a pensare a quando ho iniziato a fare birra. Se avessi avuto tutte le risorse e attrezzature che ci sono ora avrei risparmiato tantissimo tempo e denaro, ma sono contento del mio percorso di crescita, spesso si impara di più sbagliando che facendo tutto a modo; non cambierei una virgola di ciò che ho fatto nel campo casalingo-brassicolo, errori compresi. 

Quali sono i tuoi rapporti con il mondo della birra artigianale italiana?
D: Amo bere birre italiane, quando posso scegliere spesso le preferisco alle straniere. In Italia abbiamo ottimi birrifici, alcuni premiati anche a livello europeo e mondiale. Spesso mi capita di fare due chiacchiere con i birrai e quasi tutti sono ex-homebrewers, è bellissimo quando parlando con un professionista del settore capisci che quello che fai tu per produrre 30 litri è esattamente ciò che fanno loro per infustarne ettolitri. Ultimamente, chiacchierando con un birraio marchigiano, abbiamo passato decine di minuti a discutere sulle varietà preferite di malti e luppoli e ciò mi ha fatto capire che la passione e la voglia di migliorare e migliorarsi è tanta anche quando di questa passione ne fai un lavoro. 

Quali sono i tuoi progetti per il futuro? 
D: Per quanto riguarda il sito Rovidbeer ho in mente una serie di articoli
a tema e sono già al lavoro assieme ad un grande amico per portarli
avanti, spero di riuscire ad uscire a breve con il primo di essi. Vi anticipo che tratteranno un argomento molto attuale, ma anche molto complesso.
Un altro progetto molto importante è il canale Discord “Homebrewing Experience”, (qua tutte le info http://www.rovidbeer.it/nuovo-canale-discord/ ) aperto assieme all’amico James, dove è già possibile entrare per connettersi via chat scritta e vocale assieme ad altri homebrewer italiani e di tutto il mondo. Ogni sera ci ritroviamo per fare due chiacchiere davanti ad una birra, proprio come fosse il bancone di una birreria, è qualcosa di eccezionale ed unico in Italia.
Per quanto riguarda il futuro abbiamo in mente un progetto incredibilmente interessante ed innovativo, che speriamo possa partire a breve su quel canale e che coinvolgerà alcuni tra i più famosi Homebrewers, blogger e professionisti italiani del settore. L’idea c’è, i protagonisti anche, manca solo qualche settimana di organizzazione e partiremo sicuramente, verrà creato un sito ad- hoc e la serata di esordio verrà pubblicizzata sul mio sito e sui social, quindi restate sintonizzati, vi prometto che non ve ne pentirete!!! 

Ti ringraziamo Davide è stato davvero un piacere poterti ospitare nel nostro salotto virtuale e scoprire qualcosa di te.
Ti ringrazio per la Tua disponibilità, e del tempo che hai voluto regalare a noi e ai nostri lettori. 

sabato 3 novembre 2018

Video Birra - Dry Hopping con spezie

Questo sabato vi teniamo compagnia con un video un pò diverso dal solito. L'occasione è venuta durante la preparazione per il travaso e relativo Dry Hopping della Saison l'ultima cotta fatta con il pastorizzatore. Abbiamo pensato che avreste gradito conoscere la nostra metodologia nel Dry Hopping quando abbiamo delle birre che gradiscono qualche aroma particolarmente speziato.
Così è stato girato un video dove potete vedere come utilizziamo le spezie nel Dry Hopping.
Vi ricordo che martedì è uscito un post con le dosi esatte per la preparazione delle tisane da unire poi al fermentatore prima del travaso qui https://signormalto.blogspot.com/2018/10/un-dry-hopping-un-po-particolare.html

Buona Visione.


In Primo Piano

Nelle nuvole di Venere

Non ricordo esattamente quando, ma direi mesi chissà anni che sono qui davanti a questa pagina bianca per enunciare grandi birre e magari pu...