martedì 24 dicembre 2019

Un Natale in Birra

Un altro anno è passato. Molte promesse fatte non sono state mantenute. Ma rimaniamo sempre con Voi. 
Come capita spesso l'articolo di auguri per Natale si trasforma in un noioso e ipocrito elenco di ringraziamenti per i traguardi raggiunti e le speranze che con l'anno nuovo tutti i problemi svaniranno e tutto sarà sistemato. 
Questa stagione avremmo dovuto iniziare la nostra avventura con le basse fermentazioni, ma non riusciremo. Cercheremo di utilizzare il poco tempo a disposizione per andare avanti con il percorso per birraioli in erba con due cotte con il metodo All Grain utilizzando una macchina AllinOne, nello specifico l'Easy Grain. Per Natale sarà sistemato il menu "RICETTE" dove saranno già, in anteprima, inserite le due ricette. Due birre molto particolari che non si sentono spesso, ma che fanno parte del panorama delle birre tedesche.
Continueremo a fare degustazioni delle birre fatte durante le dimostrazioni. Infine proseguiremo con la nuova rubrica Cotto & Bevuto anche se con le prossime puntate saranno apportate modifiche sostanziali. 
Per questo Natale voliamo offrirVi il nostro menù di Natale accompagnato dalle nostre preziose birre. 

Aperitivo 
Focaccette con Rosmarino 

Mühle Weiss con succo di arancia guarnire con foglia di menta e scorza di lime



Antipasto
Insalata di Polpo con patate 
Vitello tonnato  
Tartine di salmone con burro

Oro American Pale Ale


Primo Piatto
Lasagne bianche con carciofi 
Tagliatelle con Ragù 

 Kashmir Indian Pale Ale


Secondo Piatto
Arrosto con verdure al forno

Raven Porter


Formaggi 
Asiago con miele
Gorgonzola mascarpone e noci

 AbjS Belgian Stong Ale


Frutta
Ananas con zucchero di canna integrale e brandy


Dessert
Panettone con crema pasticcera

Rosaura Blanche 

Non ci rimane che inviarVi tantissimi auguri a tutti di un anno ricco di salute e serenità per tutti (che il resto vien da solo).



sabato 21 dicembre 2019

Video Birra - Come iniziare a fare Birra Puntata 10 Estratti + Grani: La pratica

Dopo la parentesi dedicata alla nuova rubrica Cotto&Bevuto, ritorniamo con un video dedicato al percorso per nuovi birraioli. Questa volta ci dedichiamo al metodo principe casalingo: Estratti+Grani. Un metodo semplice economico che da a possibilità di creare una vera e propria ricetta.
Il video tratta di come creare una birra, in questo caso una English IPA, utilizzando il metodo estratti + grani.
Il video riguarda la parte pratica e mostra come fare il mosto con un estratto secco light e amber + grani speciali macinati e una manciata di luppoli. Passo a passo ogni azioni e filmata e commentata.
Nelle settimane successivo monitoreremo la maturazione per proporvi un video finale di degustazione per vedere e gustare il prodotto finale.
Tutto per non perdere neanche un istante di tutto il processo fino al bicchiere finale.
Per Info: signormalto@gmail.com 
Buona Visione.


martedì 17 dicembre 2019

Come iniziare a fare birra parte 10ª - Estratti + Grani

Dopo la parentesi della nuova rubrica "Cotto&Bevuto" torniamo ad occuparci dei birraioli in erba con il percorso per neofiti "Come iniziare a fare birra in casa".
Dopo la birra fatta con soli estratti questa volta ci occupiamo di estratti + grani.
Qui si conclude la parte più importante, quella che è più vicina all'ambiente casalingo, con metodi semplici e poco costosi. 
Dalla prossima volta ci occuperemo della sezione All Grain con due cotte eseguite con impianto All in One, cercando di mantenere la produzione tra le mura domestiche.
Per questo metodo abbiamo scelto una birra semplice ma di effetto come può essere una English IPA profumata e di un bel colore ramato.
Vediamo la ricetta:

IPAE - English IPA - E+G
Litri in pentola :10
Min bollitura:60
Litri in fermentatore :15
OG :1062
ABV :6.2 %
Plato :15
IBU :49.7
BU/GU :0.81
EBC : 27

Malti e Fermentabili
Light Estratto Secco 1500 gr 63 %
Amber Estratto Secco 500 gr 21 %
CaraRed Grani 200 gr 8 %
Crystal 150L Grani 200 gr 8 %
Totale 2400 gr

Luppoli
Pilgrim (AA 9.3) 20 gr 60 min Pellet
Pilgrim (AA 9.3) 20 gr 30 min Pellet
Goldings East Kent (AA 7.1) 10 gr 15 min Pellet
Totale 50 gr

Lieviti
SafAle English Ale S-04 11.5 gr

Fermentazione 19°C
Priming 4 gr/lt

Il procedimento è semplice ma un pò più complicato che il metodo con soli estratti. Inoltre necessità di un paio di accessori in più. 
In primo luogo serve una sacca dove mettere i grani speciali e il mulino per macinare i grani. 
Se il secondo è marginale visto che ci si può far mandare i grani già macinati, per la sacca è necessario acquistare qualcosa di adatto. Molti chiedono se possono usare tessuti naturali. 
Se si vuole costruire la sacca da sè, bisogna evitare di utilizzare tessuti naturali, meglio dirigere le nostre attenzione sui tessuti sintetici in particolare il voile. Ci sentiamo di consigliare a tutti di acquistarla presso uno degli e-commerce on line, soprattutto per le finiture ed evitare di ritrovarsi i grani liberi in pentola.
La differenza pratica con il metodo più semplice dei soli estratti: bisogna mettere i grani macinati all'interno di una sacca alla temperatura di 70°C per 45 minuti.
Normalmente, come vedrete nel video che andrà in onda Sabato mattina, mettiamo su una pentola da 13 litri con 10 litri di acqua e una volta raggiunta la temperatura di 70°C ci versiamo i grani e li lasciamo in infusione per 45 minuti. Terminato il tempo tiriamo su la sacca la strizziamo (utili guanti di silicone) e la lasciamo scolare dentro un colapasta dentro un contenitore. Quello che si accumula viene inserito nella pentola in un secondo tempo, prima della bollitura. Uniamo l'estratto e accendiamo il fuoco per andare in bollitura. Qui state attenti quando si avvicina alla bollitura la presenza di una concentrazione così alta di zuccheri e facile che crei una schiuma che tende a fuoriuscire dalla pentola. Mi raccomando state attenti perchè un liquido così denso si cristallizza all'istante quando tocca il fornello bollente e tutta la zona intorno, diventando un bel lavoro di m.... con annessi santi & co. 
Non dite che non ve l'avevamo detto!
Una volta raggiunta la bollitura uniamo il luppolo nei tempi e quantità previste dalla ricetta. 
Nel video purtroppo risulta mancante un passaggio, l'ultima gettata a 15 minuti con 10 grammi di EKG. 
Per il luppolo noi utilizziamo sacche filtranti, ma consigliamo l'utilizzo di hop basket o al limite di luppolo in coni libero e poi filtrati con un colino prima di versare il mosto nel fermentatore. 
Raggiunta la fine della bollitura, che può avere durata variabile a secondo del tipo di luppolo e all'aroma che si vuole ottenere, leviamo le calze le schiacciamo un pò (ma facendo così esce polvere attenzione!) e poi raffreddiamo.
Per il raffreddamento ci sono diversi metodi. A secondo del metodo scelto variano i prezzi, più si raffredda velocemente più l'accessorio per raffreddare costerà. Quello che non costa niente ma raffredda molto lentamente e il lavabo di casa. 
In ultimo ma non certamente ultimo visto che è uno dei più usati, e l'utilizzo di ghiaccio. Normalmente si congela la quantità di acqua che abbiamo calcolato che serve a portare la temperatura a quella scelta per l'inizio della fermentazione. E' abbastanza semplice si tratta di una proporzione tra i litri presenti nella pentola e a che temperatura e la quantità di ghiaccio.
Potete usare questa sotto, qui con un esempio. 



Temperatura Fermentatore
TEMPERATURA ACQUA
4
LITRI ACQUA
17
TEMPERATURA MOSTO
60
LITRI MOSTO
6
TEMPERATURA GHIACCIO
0
LITRI GHIACCIO
0
LITRI TOTALI
23
TEMPERATURA FINALE
18,6
  
Il resto del processo lo conoscete. Si versa il mosto nel fermentatore si prende la densità, si inocula il lievito si mescola bene, si chiude si mette il gorgogliatore si aggiunge il sanificante e lo si lascia a temperatura scelta per una settimana se fate travaso o 15 giorni se non travasate. Nei due giorni successivi si misura la densità e se rimane invariata si imbottiglia.
Consiglio per un ripasso l'articolo del 2015 di Joseph Pulga con metodo E+G qui: https://signormalto.blogspot.com/2015/08/come-fare-birra-con-il-metodo-eg.html
Sabato mattina uscirà il video.
Con il metodo principe della birra casalinga, terminiamo il percorso di "come iniziare a fare birra in casa" con i metodi più semplici ed economici. 
Abbiamo comunque deciso per le decine di richieste di fare un paio di cotte che inseriremo nel percorso per il metodo All Grain con impianto All in One per birraioli desiderosi di bruciare le tappe.
Gli impianti All in One rimangono gli unici strumenti per poter produrre birra casalinga (in casa) con metodo All Grain.
Ma questa è un'altra storia.



sabato 7 dicembre 2019

Video Birra - Cotto&Bevuto 1ª Parte

La scorsa settimana Vi abbiamo presentato la nuova rubrica che parte oggi.
Questo primo video è servito per prenderci la mano. Per capire come sviluppare la cosa. Quando si inizia qualcosa di nuovo ci va sempre un pò di tempo per capire come continuare e migliorare.
Ci vorrà qualche puntata ma pensiamo che le modifiche che abbiamo in mente per le prossime ricette  saranno efficaci.
Qui Andrea Vi presenta come preparare un riso pollo con curry patate cavoli di Bruxelles e panna amalgamando il tutto con la una nostra American Pale Ale. 
Il video Vi guiderà passo a passo nel completamento di questo piatto unico.
Non Vi resta che andare a preparare la tavola e iniziare questa nuova avventura.
Finale a sorpresa....!
Buona Visione


sabato 30 novembre 2019

Video Birra - Cotto & Bevuto! Presentazione

Breve video di presentazione del nuovo progetto Cotto & Bevuto! sul nostro canale video. Il video è molto breve per le nostre abitudini, speriamo così di farlo vedere al maggior numero di persone per il maggior numero di minuti.
Non c'è molto da dire. La serie sarà dedicata all'utilizzo della birra in cucina con ricette passo a passo come nel nostro stile.
Naturalmente in parallelo continuerà il percorso per birraioli casalinghi in erba. In programma c’è una English IPA con metodo E+G con estratti light e amber + Crystal  e CaraRed come malti speciali. Ma questa è un’altra storia.
Buona Visione.



domenica 24 novembre 2019

Cotto e Bevuto!

Cari amici birraioli casalinghi, ieri doveva uscire il video sul metodo E+G sul nostro canale.
Come avete visto, non è uscito nessun video, non siamo riusciti a brassare la Indian Pale Ale che avevamo in programma per continuare il percorso per birraioli casalinghi in erba.
Purtroppo non si sa bene come sia potuto capitare ma il pacco con gli estratti che dovevano essere utilizzare è andato perso.
L'intoppo non è stato casuale, anche se avessimo avuto l'estratto non sarebbe stato possibile incontrarci con Andrea a causa dello stato di calamita naturale che ha colpito in queste ore la nostra zona.

Vogliamo ringraziare pubblicamente tutti gli amici (non pensavamo di averne così tanti) che ci hanno chi telefonato, chi scritto, per avere notizie del nostro stato di salute e se avevamo avuto dei danni. GRAZIE, se avevamo qualche dubbio ci avete dato una bella scossa!


Purtroppo ora non sarà semplice trovare una data dove possiamo incontrarci e non abbiamo idea di quando riusciremo a far uscire il video. Così Andrea ha proposto di partire con un iniziativa che doveva decollare due anni fa è invece come molti progetti di questi anni era stato accantonato. 
Cotto & Bevuto. 
Abbiamo notato che i lettori preferiscono leggere nel blog post che non parlano direttamente di birra. 
Per esempio il post più cliccato con oltre 10000 visualizzazioni è quello che tratta di come fare un etichetta per le nostre birre. Poi ci sono le dimostrazioni, il liquore al luppolo, ma non ci sono nelle prime 10 posizioni articoli che parlano di cotte. 
Ricordo che un paio di anni fà poco dopo l'avventura a Torino con la manifestazione dell'Homebrewer Birrafacendo, avevamo impostato una trasformazione del blog che poi non siamo riusciti a realizzare. Cotto & Bevuto faceva parte di quel pacchetto di rinnovamento.
Andrea presenterà come realizzare piatti con l'utilizzo della propria birra. Successivamente abbinato ad una birra.
L'iniziativa affiancherà ogni tanto senza una uscita periodica il percorso per neofiti per non lasciarvi mai soli e dare a tutti la possibilità di visionare video.
Ma questa è un'altra storia.

sabato 16 novembre 2019

Video Birra - Come iniziare a fare Birra Puntata 9ª Estratti: Imbottigliamento

Siamo alla fine di questo terzetto di video dedicati agli estratti con la 9ª parte dedicata aall'imbottigliamento.
Il video mostra come imbottigliare la birra fatta circa 3 settimane fa. Passo a passo ogni azioni e filmata e commentata.
Ritorneremo sempre con il metodo estratti ma questa volta con i grani, faremo una English Pale Ale. 
Nelle settimane successivo monitoreremo la maturazione per proporvi un video finale di degustazione per vedere e gustare il prodotto finale insieme.
Tutto per non perdere neanche un istante di tutto il processo fino al bicchiere finale.
Per Info: signormalto@gmail.com 
Buona Visione.


martedì 12 novembre 2019

Come iniziare a fare birra parte 9ª - Imbottigliamento

Siamo giunti alla fine del percorso degli Estratti. Ci sarà più avanti nelle prossime settimane la degustazione di questa birra fatta con soli estratti.
Questa volta parliamo di imbottigliamento e rifermentazione in bottiglia.
Per l'imbottigliamento è importante quale tipo di priming effettuare. 
Principalmente ci sono due linee principali, la prima che contempla aggiunta di zucchero o altro fermentabile per ogni bottiglia; la seconda invece prevede l'aggiunta di tutta la quantità di zucchero o altro fermentabile necessario per i litri presenti del fermentatore.
Nel primo metodo normalmente si trovano già misurini pronti all'interno delle confezioni dei kit per fare birra, ma bisogna stare attenti a non eccedere e sopratutto non sbagliarsi di misurino. 
Nel secondo metodo si calcola lo zucchero necessario per l'interno quantitativo e poi una volta sciolto in 300 ml si acqua si raffredda (fate bollire qualche secondo per sterilizzare lo sciroppo) e lo si versa nel fermentatore. In questo metodo è FONDAMENTALE  mescolare bene lo sciroppo per evitare stratificazioni e trovarvi alla fine con bottiglie sgasate e altre esplosive! Quindi importante mescolare anche durante il processo di imbottigliamento ogni 4-5 bottiglie mescolate bene ma sempre con un occhio a non ossigenare troppo.
Naturalmente con questo metodo si rende necessario un travaso proprio per evitare di mescolare anche il lievito insieme alla birra. Semplicemente si effettua il travaso per avere una birra più pulita, se poi la lasciate un paio di giorni a temperatura intorno ai 4 gradi prima di imbottigliare una volta raggiunta la densità finale (FG) avrete una birra cristallina!
Noi abbiamo sempre adottato il secondo metodo, forse più per paura di sbagliare ad inserire il quantitativo esatto di zucchero o altro fermentabile, e non avere il problema nella migliore delle ipotesi, delle fontane. 
Qui è necessario avere un secondo fermentatore non adatto alla fermentazione ma solo per il travaso prima dell'imbottigliamento e normalmente si trova già insieme al fermentatore vero e proprio all'interno dei kit per fare la birra. 
Un info per tutti anche se spero di non mandare fuori strada qualche nuovo Amico. 
In realtà non è necessario il travaso. E' possibile con l'utilizzo di un sifone aspirare la birra dall'alto riempire le bottiglie e successivamente inserire lo zucchero. Una volta chiusa si rende necessario una bella agitata. 
Questo viene adottato per evitare l'ossigenazione della birra inevitabile quando si "movimenta" il liquido prezioso.
Noi abbiamo fatto diverse prove ma per l'ossidazione, ma è talmente bassa che si può eseguire come ci è più comodo.
Un suggerimento per chi usa il luppolo libero come facciamo noi. Utilizzate un paio di filtri alla fine del tubo (noi li abbiamo acquistati qui: https://www.birramia.it/sacchetto-filtrante-per-luppolo.html) durante il primo travaso per eliminare il luppolo che non finirà così nella birra. 
Non Vi preoccupate più di tanto il 99% normalmente si deposita sul fondo e il poco che passa potete eventualmente levarlo tramite il semplice primo travaso.
NON UTILIZZATE IL LIEVITO PER FARE PANE O PIZZA SE METTETE IL LUPPOLO LIBERO OTTERRETE UNA PASTA AMARA!
L'attrezzatura necessaria è semplicemente quella che trovate nei normali kit per fare birra.
Una volta terminato di imbottigliare, si mettono le bottiglie alla stessa temperatura che aveva il mosto e si attende 10-15 giorni.
Successivamente non ci resta che aspettare 3-4 settimane prima di iniziare a gustare e vedere quali sono le caratteristiche aromatiche di questa nuova birra. Appena pronta pubblicheremo un video di degustazione sul nostro canale. Ma questa è un'altra storia.

sabato 9 novembre 2019

Video Birra - Come iniziare a fare Birra Puntata 8ª Estratti: Travaso + Dry Hopping

Dopo il video della cotta torniamo con il travaso, 8ª parte del percorso per neofiti.
Il video mostra come fare il travaso e aggiungere il luppolo nel fermentatore per la lupplatura a freddo o Dry Hopping. Passo a passo ogni azioni e filmata e commentata.
Dopo il travaso sarà l'ora di imbottigliare questa birra che potrete vedere nella 9ª parte.
Il DH viene eseguito in queste birre proprio per aumentarne il carattere aumentando aroma e profumo di luppolo. Quindi scegliete un luppolo molto aromatico in modo che l'amaro sia ammorbidito.  
Siamo stati in dubbio a riproporre le fasi di travaso e imbottigliamento, proprio perchè queste fasi sono identiche in tutti i metodi. 
Nelle settimane successivo monitoreremo la maturazione per proporvi un video finale di degustazione per vedere e gustare il prodotto finale.
Tutto per non perdere neanche un istante di tutto il processo fino al bicchiere finale.
Per Info: signormalto@gmail.com 
Buona Visione.


martedì 5 novembre 2019

Come iniziare a fare birra parte 8ª - Estratti Travaso + DH

Abbiamo pensato molto, prima di proporVi il video del travaso.
Il canale video è pieno di filmati su come fare per eseguire un travaso compreso di luppolatura a freddo.
Addirittura quello eseguito per la parte dedicata alla produzione con il metodo dei Kit è stato pubblicato a Maggio.
Ma dopo parecchi messaggi dei nuovi iscritti che ci chiedevano se era possibile birrificare con soli estratti (di li parte anche l'idea di proporre il video sui soli estratti) abbiamo capito che era più comodo, per i nuovi, avere sotto gli occhi un nuovo video anche se simile (per non dire uguale) per cercare di tenere come comparti separarti tutti i metodi.
In fondo poi la tecnica di travaso (se eseguito) e uguale per tutti i metodi. Il mosto si tratta più o meno sempre alla stessa maniera. 
Come sempre abbiamo fatto il travaso per pulire la birra dai residui di lievito esausto che precipita sul fondo (anche se è sempre vivo) e per unire il luppolo.
All'interno del sito potete trovare una guida su come riutilizzare il lievito esausto qui: https://signormalto.blogspot.com/2015/11/come-riutilizzare-il-lievito-esausto.html
Per altri stili di birra dove non aggiungiamo il luppolo non sempre eseguiamo il travaso. I fattori sono molti ma a volte la sola difficoltà di trovare il tempo necessario ci impedisce di effettuare il travaso.
Il travaso è stato eseguito in un oretta compreso le pulizie.
Sabato uscirà il video sul nostro canale video che vi mostrerà tutte le fasi.

sabato 2 novembre 2019

Video Birra - Come iniziare a fare Birra Puntata 7 Estratti: La Pratica

Dopo 4 mesi riprendiamo il percorso per birraioli in erba. Questa settima parte è dedicata agli estratti, in questo esempio estratto secco Extra Light.
Qui  il video riguarda la parte pratica. Il video mostra come fare il mosto con un estratto secco e una manciata di luppoli. Passo a passo ogni azioni e filmata e commentata.
Dopo la pratica mostreremo il travaso con aggiunta di luppolo in pellets per il Dry Hopping o luppolatuta a freddo di 20 gr. di Centennial.
Il DH viene eseguito in queste birre proprio per aumentarne il carattere aumentando aroma e profumo di luppolo. Quindi scegliete un luppolo molto aromatico in modo che l'amaro sia ammorbidito.  
Successivamente vedremo la parte dedicata all'imbottigliamento.
Siamo stati in dubbio a riproporre le fasi di travaso e imbottigliamento, proprio perchè queste fasi sono identiche in tutti i metodi. 
Nelle settimane successivo monitoreremo la maturazione per proporvi un video finale di degustazione per vedere e gustare il prodotto finale.
Tutto per non perdere neanche un istante di tutto il processo fino al bicchiere finale.
Per Info: signormalto@gmail.com 
Buona Visione.


martedì 29 ottobre 2019

Come iniziare a fare birra parte 7ª - Estratti La Pratica

La nuova stagione è partita. Molti ci hanno scritto e chiesto quando saremmo tornati con i nostri post ma sopratutto con i video. Eccoci qui! Presenti anche quest'anno per il 8°anno.
Questa nuova stagione completerà un progetto della scorsa stagione, completare il percorso gratuito per neofiti che potete trovare sul nostro canale video https://www.youtube.com/playlist?list=PLEdMIHuZu6rbqy-IPZfyNtyUzVR05B3-j
L'idea è quella di dare a tutti il modo di scegliere la metodologia più consona alle proprie esigenze. Inoltre avrete la possibilità di soppesare e provare anche metodi che normalmente non utilizzate. 
L'unico intoppo è legato alla produzione in All Grain in casa, dove gli impianti All in One risolvono tutto o quasi. Il problema è che non tutti hanno 400-500€ da investire in un macchinario che dopo 5 - 6 cotte rimarrà, probabilmente, abbandonato in un angolo della vs cantina.
Produrre in casa con il metodo All Grain implica problematiche legate allo spazio e alla disponibilità di madri o mogli a "distruggere" la cucina... non esageriamo ma 3 pentole in cucina con fornelli utilizzati al massimo per far bollire due litri di acqua non è così semplice. Ma ne parleremo quando sarà ora!
Ora concentriamoci sul nuovo metodo di produzione casalinga che presentiamo: fare birra con gli estratti + grani.
In realtà, la stranezza delle persone (tutti diversi ma in fondo così uguali) si è focalizzata su richieste di produrre con soli estratti.
Gli estratti sono un ottima soluzione per chi ha poco spazio e poco tempo, visto che ci rende disponibili tutti gli zuccheri che invece dovremmo estrarre tramite il mash (ammostamento).
Il mondo degli estratti si è talmente sviluppato che pensiamo sia diventato, per la produzione casalinga, l'ingrediente indispensabile. In rete sui siti specializzati, si possono trovare moltissime varietà; dai super chiari per birre come lager e pilsner oppure ambrati per le IPA e addirittura estratti per le nostre amate nere.
La possibilità di mescolare gli estratti è sicuramente l'asso nella manica. Infinte combinazioni si prospettano all'orizzonte, con l'estratto più chiaro come base e poi l'aggiunta degli estratti più caratterizzanti, rendendo quasi superfluo l'utilizzo di grani speciali.
Per esempio per fare una stout non è necessario utilizzare solo estratto dark, ma una combinato con estratto chiaro anche perchè l'utilizzo di solo estratto Dark porterebbe un gusto eccessivo e l'aroma potrebbe essere eccessivamente allappante. 
Così per la 7ª parte, per continuare il progetto con semplicità di "Come iniziare a fare birra a casa", abbiamo deciso di farVi vedere una cotta semplicissima e velocissima: fare una birra con soli estratti senza grani. 
In passato abbiamo fatto birre di estratti dagli aromi decisi e pieni. Queste birre però, (non penso che sia un problema.... vero;)) devono essere bevute più velocemente delle birre fatte in All Grain e consumate nel giro di pochi mesi.
Vediamo la ricetta:

EGravity Blonde Ale Estratti 

lt iniziali per bollitura luppoli:10 lt
Min bollitura:30 min
Litri fermentatore :15 lt
OG :1053
ABV :5.4 %
Plato :13.1
IBU :27.0
BU/GU :0.51
EBC : 7

Malti e Fermentabili
Extra Light Dry Extract 2000 gr 99 %
Zucchero bianco 15 gr. 1 %(nella pentola di bollitura luppolo)

Luppoli
Chinook 10 gr 30 min Pellet
Centennial 10 gr 20 min Pellet
Centennial 10 gr 10 min Pellet
Centennial 20 gr DH Pellet

Lieviti
Mangrove New world strong ale M42 
Fermentazione: 20°C

La semplicità implica un anche processo semplice, vediamo.
Abbiamo iniziato mettendo su la pentola con 10 litri di acqua. Vi ricordo di non utilizzare l'acqua del rubinetto se è clorata. Piuttosto utilizzate acqua minerale naturale.
Nel frattempo abbiamo pesato i luppoli per le 3 gettate e sanificato fermentatore e tutto il necessario.
Il fatto di non utilizzare grani ci accorcia notevolmente i tempi e ci fa risparmiare qualche soldo. Primo non dobbiamo spendere i soldi per un mulino a rulli, evitate quelli a dischi. La moda del momento e farseli macinare direttamente dal negozio, ma non è un servizio gratuito.
Secondo non dobbiamo aspettare il minimash dei grani speciali risparmiando tempo. 
Una volta arrivati in bollitura abbiamo aggiunto il primo luppolo Chinook 10 gr. Le altre due gettate sono state inserite dopo 10 minuti la seconda e ulteriori 10 minuti per la 3ª gettata. In totale il primo luppolo bolle 30 minuti, il secondo 20 minuti e il terzo 10 minuti.  
Alla fine abbiamo ottenuto una mega tisana di luppolo!
Il formato del luppolo utilizzato è il pellet ma crea molta polvere. Se non si ha la possibilità di avere un filtraggio sicuro meglio utilizziamo il luppolo in coni essiccati. Noi abbiamo usato una calza a maglia molto fine che potete trovare qui: https://www.birramia.it/sacchetto-filtrante-per-luppolo.html
Terminati i 30 minuti di bollitura (tempo deciso inizialmente per cercare di ottenere una birra beverina e poco impegnativa) abbiamo abbassato il fuoco e aggiungo l'estratto secco chiarissimo. Terminato di mescolare per sciogliere bene l'estratto, abbiamo iniziato la fase di raffreddamento.
Se utilizzate la parte mancante di acqua fredda di frigo dovrete raffreddare meno il mosto.
Raggiunto i 20 gradi abbiamo prima verificato la densità e poi inoculato il lievito. Mescolato energicamente sia per sciogliere bene il lievito sia per incorporare l'ossigeno fondamentale nelle prime ore.    
Chiuso il coperchio inserito il gorgogliatore e .... la cotta è finita.
In 2 ore e mezza tutto finito pulizie comprese, non male soprattutto se si è di fretta. 
La fermentazione è partita dopo poche ore facendo schizzare la temperatura oltre i 22°C, creando una bel capello di schiuma color ocra.
Naturalmente potrete gustraVi il video che uscirà sabato sul nostro canale YouTube.
Ora non ci resta che attendere qualche giorno prima di effettuare il travaso per l'inserimento della luppolatura a freddo. Ma questa è un'altra storia.  

sabato 26 ottobre 2019

Video Birra - Un'altra nuova stagione

Cari Amici Birraioli dopo un estate di silenzio ritorniamo con i video sul canale YouTube. Il canale del Signormalto è di nuovo on!
In programma ci sono già una decina di video che Vi terranno compagnia fino alla prossima estate. Stiamo parlando dei video collegati alla serie "Come iniziare a fare Birra" divisi per metodi dall'estratto all'all grain passando per l'E+G e il metodo BIAB insomma l'intera metodologia di produzione. Naturalmente alcuni metodi sono più adatti alle mura domestiche, altri prevedono delle difficoltà, vedremo di darvi le soluzioni.
In questo primo video andremo ad analizzare velocemente la nuova stagione. Vi ricordiamo che per questa nuova stagione non facciamo proclami continueremo a condividere le nostre esperienze ma non con le solite cadenze. Obbiettivo: completare i video della serie "Come iniziare a fare Birra" con i 12 video divisi 3 parti (cotta - travaso* - imbottigliamento. *se necessario)  per metodo E - E+G - BIAB - All Grain. Le birre con metodo all grain saranno eseguite con impianto All in One.
Bene non Vi resta che gustarVi il primo video di questa nuova stagione.
Buona visione.


venerdì 13 settembre 2019

Una Nuova Stagione

Una nuova stagione è ormai alle porte, si pensava di ritornare a produrre in questi giorni ma il persistere di temperature alte di giorno, ci impedisce di birrificare. 
Per i nuovi amici che non sono informati, noi non abbiamo un sistema di abbattimento della temperatura, ma utilizziamo una semplice cella riscaldante controllata da un semplice STC-1000 con una resistenza da 50 W per riscaldare. 
Quest'anno non faremo proclami, inutile stilare un programma se poi, come accaduto nelle ultime stagioni non riusciamo a seguire, ma ci limiteremo a dire che continueremo la nostra missione di condivisione della passione brassicola, con un occhio di riguardo per la produzione in ambiente casalingo.
Naturalmente continuerà il progetto "Come iniziare a fare Birra in casa" con video dedicati sul canale video. E sarà proprio il video della produzione con metodo Estratti + Grani ad inaugurare la nuova stagione.
Non abbiamo deciso ancora cosa farVi vedere.
La ricetta non è ancora definitiva ma dovrebbe essere questa:

EGravity Estratto + Grani
Litri in pentola :10
Min bollitura:30
Litri in fermentatore :15
OG :1060
ABV :6.0 %
Plato :15.9
IBU :46.6
BU/GU :0.72
EBC : 10

Malti e Fermentabili
Extra Light Estratto Secco 2000 gr 77 %
CaraRed 200 gr 8 %
CaraPils 200 gr 8 %
Fiocchi di Avena 200 gr 8 %
Totale2600 gr

Luppoli
Chinook (AA 13) 20 gr 30 min
Centennial (AA 10) 20 gr1 5 min
Galaxy (AA 14) 20 gr 5 min
Galaxy (AA 14) 30 gr Dry-Hop
Totale 90 gr

Lieviti
New world strong aleM42

Fermentazione
Temperatura 19°C
Priming : 5.5 gr

Noi utilizziamo un metodo dove facciamo una tisana con i luppoli da una parte rispettando le tempistiche di bollitura e dall'altra i grani per l'estrazione del colore e degli aromi. Per i grani speciali non serve il mash essendo già "cotti" è per questo si può fare un estrazione a freddo lasciando i grani macinati in acqua temperatura ambiente tutta una notte e poi versata successivamente pervia filtraggio delle trebbie. 
Una volta ottenuti separatamente l'estratto dell'aroma amaricante del luppolo, il succo di aromi e colore, aggiungiamo l'estratto secco in ultimo. Così si risparmia metà tempo invece di versare tutto nella stessa pentola e aspettare l'estrazione e successivamente il tempo di bollitura. Da esperienze precedenti il risultato finale è uguale.
Pensiamo che l'inizio della stagione proseguirà sul filone del percorso in onda sul canale video con almeno due dimostrazioni inerenti a "Come iniziare a fare Birra in casa" con protagonista l'AG in casa. Una con il metodo classico e l'altro con il metodo australiano BIAB. Tutte le due le tecniche saranno eseguite tramite Easy Grain.
Da qui in poi a grandissima richiesta faremo qualche cotta con i kit elaborato con modifiche particolari, non Vi dico nulla ma rimanete sintonizzati.
Prima di lasciarVi vorremo ringraziare tutti quelli che ci scrivono e scusandoci con chi ci dimentichiamo o chi a cui rispondiamo con fretta e superficialità, ma a volte non c'è proprio il tempo materiale per rispondere dettagliatamente a tutti. 
Infine due freddi dati: il blog è in crescita per le visualizzazioni e iscritti anche se non hai livelli di due anni; come  il canale video su YouTube con continue iscrizioni e visualizzazioni. Nonostante siamo partiti 3 anni dopo il blog abbiamo ormai raggiunto le porte delle 200.000 visualizzazioni.
Questo è stato possibile grazie a Voi che ci seguite ogni giorno e ci fate sentire parte di una famiglia ogni volta che ci scrivete. Grazie.
Ora con tanta buona volontà e rinnovato entusiasmo si riparte per una nuova avvincente stagione, ma questa è un'altra storia.

  

giovedì 5 settembre 2019

Il Meglio Parte XX - Italian Grape Ale in Elettrico

Siamo arrivati alla Fine ultimo appuntamento con il Meglio del Signor Malto. Visto il periodo non potevamo che non concludere con una cotta eseguita con un semplice pastorizzatore. La scelta è ricaduta anche perchè in piena vendemmia e tanti ci scrivono per avere la ricetta per fare una Italian Grape Ale.
Un post semplice passo a passo su come produrre un ottima birra con pochissimi strumenti.
Post uscito nel 2018.
Buona Lettura.  


Inizia ufficialmente la stagione 2018-2019 con una cotta pilota fatta con il metodo BIAB utilizzando la nuova pentola elettrica da 27 litri.
La nuova stagione sarà caratterizzata da un maggior impegno ed attenzione nella produzione di birra tra le mure domestiche, per rispondere alle esigenze dei tanti Amici birraioli che gradirebbero vedere e leggere post su come fare birra tra le mura domestiche.
Nei giorni precedenti abbiamo fatto alcune prove per vedere se era tutto a posto. E' proprio durante queste prove ci siamo accorti della difficoltà della pentola di portare in ebollizione i liquidi al suo interno.
Nonostante questo handicap ci siamo convinti a provare e verificare così funzionamento e risultato finale. 
L'occasione è venuta con la prima cotta di stagione, una Italian Grape Ale fatta con malto base Pilsner e l'utilizzo del nostro mosto di uva fragola bianca.
Ma vediamo la ricetta:

Le Foglie Secche Italian Grape Ale BIAB-E
lt mash : 20 litri
OG preboil: 1042
Min bollitura: 90 min
Litri in fermentatore : 13 litri
OG : 1053
ABV : 5.4 %
Plato : 13.1
IBU : 25.5
BU/GU : 0.48
EBC : 4

Malti e Fermentabili
Pilsner 2600 gr 74 %
Wheat Malt 600 gr 17 %
Biscuit 200 gr 6 %
Fiocchi di Orzo 120 gr 3 %
Totale 3520 gr

Luppoli
Hallertauer Mittelfrueh (AA 4.4) 18 gr 60 min Pellet
Hallertauer Hersbrucker (AA 3.6) 18 gr 30 min Pellet
Strisslespalt (AA 2.4) 12 gr 20 min Pellet
Mosto d'Uva (AA 0) 600 gr 15 min Fiore
Totale 648 gr

Lieviti
West Coast Yeast Mangrove Jacks M44 10 gr.

Profilo Mash
Protein Rest 50 °C 15 min
Beta-amilasi 66 °C 45 min
Alpha-amilasi 72 °C 15 min
Mash Out 78 °C 15 min

Fermentazione 18°C
Priming : 6/7 gr

La preparazione della cotta è avvenuta tutta lo stesso giorno, proprio nel tentativo di simulare una cotta in ambiente domestico in una città dove c'è poco tempo, poco spazio e spesso l'ostilità di chi ci sta vicino.
In totale la cotta completa è durata 8 ore comprese le pulizie finali. All'interno c'è la raccolta dell'acqua e la macinazione dei grani che di solito facciamo il giorno prima.
In realtà il giorno prima abbiamo preparato tutta l'attrezzatura e pesato i grani.
E' sicuramente molto tempo, ma essendo alla prima cotta in BIAB elettrico, abbiamo perso tempo perchè non conoscevamo la pentola, ma soprattutto per la bollitura. Non riuscivamo a decidere da quando far partire il tempo e alla fine abbiamo aggiunto altri 30 minuti quando abbiamo visto che il mosto non bolliva. Giusto per aumentare un pò di più l'evaporazione.
Siamo convinti che una volta prese le misure ed ottimizzato i tempi si possano dimezzare i tempi della cotta.
Come sacca abbiamo utilizzato una vecchia sacca di CustomBIAB originale che avevamo utilizzato qualche volta per i luppoli, prima di acquistare l'hop basket. La differenza tra quella per luppolo e quella classica e che non ha gli anelli-maniglie per essere appesa ma per il resto è lo stesso tessuto e le stesse cuciture.
Abbiamo iniziato inserendo 20 litri di acqua all'interno della pentola, sistemato la griglia sul fondo, inserito la sacca e aggiunto mezzo limone per acidificare l'acqua.
Per la ricetta abbiamo cercato di mantenere al massimo la linea della Foglie Secche originale anche se alla fine manca sempre qualcosa e si cerca di raddrizzare le cose inserendo qualche grano simile. Ma la vera difficoltà è utilizzare sempre gli stessi luppoli, a volte è difficile la ricerca e l'acquisto dei luppoli prescelti.
Un altro imprevisto è stato l'hop basket troppo grosso per la piccola pentola. Abbiamo deciso di mettere il luppolo nei filtri da luppolo in pellets che si è rivelata un ottima scelta. 
L'evoluzione della cotta è stata molto semplice e tutto è filato per il meglio, se si esclude la  bollitura inesistente.
Le fasi di mash si sono svolte senza problemi. Arrivati alla fine della fase di alfa amilasi abbiamo verificato l'avvenuta conversione degli amidi. Per la prima volta abbiamo dovuto allungare un pò i tempi, la colorazione della tintura di iodio non ci convinceva essendo ancora un pò scura e abbiamo deciso di prolungare il mash di altri 10 minuti. Alla successiva riverifica abbiamo constatato la bella colorazione rossiccia che ci confermava l'avvenuta conversione.
Da un primo utilizzo sembrerebbe necessario allungare i tempi di sacarizzazione di almeno 10 minuti nelle ricette.
Infine il mash out. Abbiamo preferito fare il mash out per rendere più fluido il mosto trattenuto dalle trebbie e recuperarne maggiormente senza strizzare la sacca. 
Terminato il mash abbiamo tirato su la sacca e l'abbiamo sistemata su un colapasta dentro una pentola per recuperare parte del mosto.
Qui è nato il problema principale, come decidere da dove far partire la bollitura visto che nonostante il dispaly segnasse 100°C e il timer avesse iniziato il conto alla rovescia, ma della bollitura manco l'ombra.
Non c'era molto da fare che allungare i tempi di un'altra mezz'ora nel tentativo di far concentrare un pò di più il mosto.
Dopo le gettate dei luppoli e l'inserimento della serpentina abbiamo versato 600 grammi di mosto di uva fragola bianca pastorizzata a 15 minuti dalla fine della .... evaporazione.
Terminata l'ultima fase abbiamo spento e iniziato il raffreddamento.
Non potendo usare il lavandino come sistema di raffreddamento siamo stati costretti ad utilizzare la serpentina. La vecchia in rame più piccola l'avevamo prestata e ci rimaneva solo la più grossa per pentole da 50 litri.
Per una pentola così in casa la cosa migliore per raffreddare il mosto è sicuramente lo scambiatore a piastre, veloce poco ingombro e semplice da usare.
Il raffreddamento è stato veloce circa una mezz'oretta, abbiamo tolto la serpentina e i sacchetti di luppolo che abbiamo lasciato dentro il mosto durante le fasi di raffreddamento. La scelta di lasciare il luppolo durante le fasi di raffreddamento è stata dettata dalla poca quantità del luppolo ma soprattutto per l'uso dei filtri. Per paura che cedesse poco aroma lo abbiamo lasciato ancora un pò durante le fasi di raffreddamento.
Un bel mulinello per concentrare le proteine al centro della pentola. Dopo 15 minuti abbiamo aperto il rubinetto e cominciato a versare il mosto nel mini-fermentatore da 15 litri. Come al solito abbiamo inoculato direttamente nel mosto il lievito M44 US West Coast della Mangrove Jack senza reidratarlo ad un temperatura di 20°C.
Il lievito US West Coast e' un lievito  ad alta fermentazione che come caratteristica principale ha una forte attenuazione senza apportare aromi particolari se si esclude una leggera acidità. E particolarmente indicato per le Ale americane e per tutte le birre con una forte luppolatura.  Lievito molto vigoroso tanto da formare un cappello di schiuma notevole.... c'è ne siamo accorti.
Per il normale utilizzo 23 litri 1 bustina da 10 gr. ad una temperatura compresa tra i 18-23°C con densità non superiore a 1.050, per OG maggiori di 1.050 può essere necessario usare 2 bustine.
Il fermentatore è stato portato in cantina a 18°C. La mattina dopo ha cominciato a fermentare tumultuosamente e nel  pomeriggio si è creato un blow-off con relativa uscita di schiuma dal gorgogliatore. Nei giorni successivi abbiamo cambiato 2 volte il gorgogliatore che tendeva a seccarsi con dentro il lievito e a tapparli.
Dopo 3 giorni la fase tumultuosa è terminata, ma proseguita con più calma per trasformare gli zuccheri meno fermentabili.
La cotta nel complesso è andata bene, fatta tutta lo stesso giorno ha evidenziato la necessità di migliorare l'organizzazione. 
I problemi sono stati legati al primo utilizzo vero e proprio della pentola elettrica, sistema che non avevamo mai usato e non avevamo idea dei tempi e dei problemi che avremmo incontrato.
Riteniamo la pentola un buon acquisto, anche per chi si diletta semplicemente con i kit. Anzi la riteniamo la pentola ideale per fare birra con i malti preparati che non necessitano di bollitura, e la si può usare senza modifica.
Per chi non volesse modificare la pentola per evitare rischi e/o per non perdere la garanzia, può usarla anche come pentola di sparge (ottima) oppure usarla esclusivamente per il mash e trasferire il mosto in un'altra pentola per la bollitura.
Ora ci attende una nuova sfida. La pentola è stata modificata e non dovrebbe avere più problemi di bollitura, anche se riteniamo che siamo utili, per migliorare le prestazioni del pastorizzatore la creazione di un camino e la coibentazione, che aiuteranno nella bollitura.
 

Vi ricordo che i
l meglio del Signor Malto - 2 uscite settimanali dall'archivio del Signormalto oltre 350 post.
Martedì uno degli articoli più cliccati di sempre.
Giovedì un post che ha riscosso meno successo. 
Mandateci una mail a signormalto@gmail.com  con i Vs commenti.

martedì 3 settembre 2019

Il Meglio Parte XIX - Confronto tra i metodi di produzione

Siamo arrivati ormai quasi alla fine di questo percorso estivo con il Meglio del Signor Malto e non potevamo far seguito al post precedente con questo confronto tra i metodi di produzione che abbiamo avuto il pacere di affrontare. 
Alla fine rimane l'indecisione di dare un giudizio definitivo, ma semplicemente un raffronto della nostra esperienza con i metodi migliori per produrre birra in casa. E quando parliamo di birra casalinga intendiamo la birra fatta proprio nelle mura domestiche dove la maggior parte degli amici birraioli casalinghi producono il loro nettare celestiale.
Un post fondamentale per chi cerca qualcosa che lo faccia decidere.
Post del 2018.
Buona Lettura.

I Signormalto davanti alla riserva estiva
Questa è stata una stagione un pò diversa dalle altre per l'utilizzo, in gran parte della stagione del metodo BIAP Brew In A Pipe. 
Abbiamo deciso di provare i nuovi impianti economici All in One per aumentare la nostra esperienza e condividerla con voi, ma anche con il pensiero che avremmo potuto aumentare la produzione, ridurre l'attrezzatura, avere più possibilità di ripetibilità delle ricette e provare a migliorare le nostre birre.
Volevo fare una premessa riassuntiva per far conoscere ai tanti nuovi lettori il percorso che ci ha portato a questa scelta e ripercorrere insieme un po' del nostro cammino.
La nostra storia comincia nel 2012, una storia come tante altre, fin troppo banale, la classica festa di compleanno con un regalo un po' diverso dal solito, ma simile per centinaia di ignari apprendisti birrai casalinghi.
Dopo il primo kit insulso, come capita a molti, siamo stati sospinti da un crescente irresponsabile desiderio di creare qualcosa di bevibile.  
Ringrazio tutti gli Amici che ci sono stati vicini e ci hanno dato i consigli giusti.
Il kit per la produzione di birra casalinga
La mia cultura birraria, al contrario di Andrea, ancora oggi dopo tanti anni di birrificazione, fa "acqua" da tutte le parti. Conosco a malapena gli stili, ho assaggiato poche birre artigianali, non ho girato molto, non frequento pub o simili. Ho appreso molto da internet.
In questi anni di militanza in questo mondo virtuale che è internet ho imparato a distinguere il mondo della birra casalinga da quello della birra artigianale che sono mondi completamente diversi.
Il birraiolo casalingo non ha niente a che spartire con il mondo della birra artigianale, ma non tutti l'hanno capito.
Dopo un paio di anni di BIAB nella stagione 2015-2016 abbiamo cominciato ad applicare quello che abbiamo ritenuto fosse la nostra strada, la nostra identità, senza tante complicazioni e senza tante spese. Questo sarà un limite, ma riteniamo che il gioco non vale la candela.
Così nell'ottica di ottenere di più contenendo le spese, sembrerà strano per qualcuno, abbiamo provato il metodo classico 3 tini. Non avevamo mai provato la tecnica classica proprio perché per creare un impianto 3 tini pensavamo di dover spendere altri soldi nel acquisto di accessori nuovi.
Estratto secco di Malto
Il fatto di avere a disposizione un garage grande da poter destinare alla birrificazione ci ha permesso di utilizzare questa tecnica che difficilmente si può applicare in casa, potendo provare il metodo All Grain Classico 3 tini con quello che avevamo già.
In questa ultima stagione abbiamo fatto il salto verso l'automatismo regalandoci due impianti All in One il Brew Monk e l'Easy Grain. 
Rispetto ai metodi classici KIT - E+G - BIAB e AG pensiamo comunque di aver compreso alcune differenze fondamentali, che vogliamo provare a condividere in questo articolo, che raccoglie le nostre impressioni e mette a confronto i metodi.
Questo articolo si basa sulle prime impressioni,  9 cotte 3 con Brew Monk e 6 con l'Easy Grain e non possono essere considerate un numero tale per dare un giudizio definitivo, ma comunque rappresentano un buon campione per farsi una prima idea. 
Il nostro confronto è semplicemente quello che abbiamo fatto, condiviso con chi cerca e vorrebbe provare a fare qualche cotta con il metodo All Grain utilizzando un impianto All in One, in modo semplice, casalingo e senza tante complicazioni. 
Easy Grain
Qui non c'è niente di letto, studiato e poi ripetuto, ma semplicemente le esperienze acquisite durate queste 9 cotte. 
Innanzitutto bisogna chiarire la differenza principale tra i metodi.
Iniziamo con il Kit.
La produzione di birra attraverso il metodo dei malti preparati e sicuramente il più semplice, il più veloce, il meno dispendioso ma forse il meno gratificante. Conosco persone che sono anni che producono birra così, addirittura lo stesso kit e non gli interessa altro. Forse è il metodo che incarna al meglio lo spirito del birraiolo casalingo. La birra fatta con questo metodo si presta anche a modifiche che possono migliorare di molto il risultato finale. 
Vediamo di dare un giudizio per ogni aspetto 
SEMPLICITÀ - ALTA: Metodo che non prevede nozioni specifiche, bastano nozioni di base;
VELOCITÀ DI ESECUZIONE - ALTA: Ci si mette meno di due ore comprese le pulizie;
ATTREZZATURA NECESSARIA - BASSA: Basta acquistare il kit e si può utilizzare una semplice pentola;
INVESTIMENTO FINANZIARIO - BASSO: Si può acquistare anche con poco un kit completo;
DIFFICOLTÀ DI REALIZZAZIONE - BASSA: Basta seguire le istruzioni allegate ai kit;
QUALITÀ DEL PRODOTTO - BASSO: Se non si ha pretese si ottengono birre accettabili.
Discorso a parte merita la preparazione con kit elaborato, dove allo zucchero che viene usato nella maggior parte dei kit, viene sostituito con estratto di malto. Ma non solo per questi preparati in particolare si possono aggiungere spezie, zuccheri integrali e miele, fiocchi e luppolo, solo la fantasia potrebbe essere il limite. Ci vuole un pò di esperienza in più  rispetto al kit classico.
SEMPLICITÀ - MEDIO ALTA: Metodo che prevede nozioni un pò più complesse che richiedono in minimo di informazione;
VELOCITÀ DI ESECUZIONE - ALTA: Ci si mette un pò di più del metodo normale meno di tre ore;
ATTREZZATURA NECESSARIA - BASSA: Non serve altra attrezzatura basta acquistare il kit e si può utilizzare una semplice pentola;
INVESTIMENTO FINANZIARIO - BASSO: Non serve altro rispetto al metodo normale;
DIFFICOLTÀ DI REALIZZAZIONE - MEDIO BASSA: Per chi è all'inizio può sembrare un pò complesso ma una volta acquisito un minimo di esperienza non è difficile;
QUALITÀ DEL PRODOTTO - MEDIO BASSA: Si migliora di molto le birre.
L'altro metodo casalingo per eccellenza è il metodo degli estratti più grani o E+G. Un pò più complicato del kit, perchè bisogna macinare i malti speciali. La birra fatta con questo metodo risulta un ottima birra decisamente un passo in avanti rispetto al Kit.
SEMPLICITÀ - MEDIAMetodo che prevede una minima nozione della tecnica;
VELOCITÀ DI ESECUZIONE - MEDIO ALTACon la macinazione e il mash dei grani speciali necessità di un ora in più;
ATTREZZATURA NECESSARIA - MEDIASi utilizza la stessa attrezzatura del kit con l'aggiunta di un mulino e di una sacca. Si può evitare di acquistare il mulino e farsi macinare i grani;
INVESTIMENTO FINANZIARIO - MEDIOL'acquisto del mulino raddoppia la spesa, ma rimane sempre contenuta;
DIFFICOLTÀ DI REALIZZAZIONE - MEDIAE' necessario un minimo di nozioni di base.
QUALITÀ DEL PRODOTTO - MEDIO ALTOCon questo metodo si raggiunge un buon livello e si posso creare birre che hanno poco da invidiare a metodi più complessi.
Il metodo più complicato per produrre birra in casa se non si hanno gli spazi necessari è il metodo All Grain Classico 3 Tini, dove però si ottengono i migliori risultati. E' il metodo utilizzato dai birrifici.
SEMPLICITÀ - BASSA: Metodo che prevede la conoscenza profonda della materia;
VELOCITÀ DI ESECUZIONE - BASSA: Dovendo eseguire tutte le fasi dalla macinazione all'ammostamento al lavaggio delle trebbie e bollitura sono necessarie molte ore;
ATTREZZATURA NECESSARIA - ALTA: E' il metodo che utilizza il maggior numero di attrezzatura. In caso di automazione necessità di materiale complesso;
INVESTIMENTO FINANZIARIO - ALTO: La spesa con questo metodo può raggiungere livelli elevati, ma si possono contenere le spese autocostrendo il più possibile;
DIFFICOLTÀ DI REALIZZAZIONE - ALTA: Qui bisogna conoscere il processo di produzione compreso le nozioni di chimica di base;
QUALITÀ DEL PRODOTTO - ALTA: Il metodo migliore per creare birra.
Impianto BIAB
Il metodo che può essere una via di mezzo e che risulta più semplice per chi produce birra in casa e ha poco spazio è sicuramente il metodo BIAB. Metodo australiano che prevede l'utilizzo di una sola pentola e di una sacca. Anche il processo è più semplice perchè non prevede la fase di lavaggio delle trebbie.
SEMPLICITÀ - BASSA: Come per il metodo classico bisogna avere una conoscenza approfondita della materia;
VELOCITÀ DI ESECUZIONE - MEDIO BASSA: Non dovendo eseguire il lavaggio delle trebbie si risparmia un ora;
ATTREZZATURA NECESSARIA - MEDIA: Assomiglia molto a quella necessaria per il metodo E+G con la sola differenza che tutto è più capiente;
INVESTIMENTO FINANZIARIO - MEDIO: Dovendo acquistare attrezzatura più capiente rispetto all'E+G esborso risulta più alto. E' possibile anche aggiungere altro materiale come pompe e sistemi RIMS che fanno lievitare la spesa;
DIFFICOLTÀ DI REALIZZAZIONE - ALTA: Come per AG Classico bisogna conoscere tutti i processi;
QUALITÀ DEL PRODOTTO - ALTA: L'unico neo del metodo BIAB è che le birre risultano meno stabili di quelle fatte in AG Classico, ma a volte non se ne sente la differenza sopratutto per le birre più alcoliche.
Infine arriviamo al metodo che in questo momento risulta il migliore per chi vuole produrre in All Grain birra in casa e non ha altro spazio che l'appartamento in cui vive, cioè il metodo BIAP. Venuto alla ribalta negli ultimi due anni sta sbarazzando la concorrenza visto la sua duttilità e avendo a disposizione tutto in un'unica pentola elettrica, e quindi non necessità di una fonte esterna di calore. L'unico neo di questo sistema, se si prevede il risciacquo delle trebbie, è la necessità di un'altra pentola dove scaldare l'acqua. Ma se si decide di usarlo come un impianto BIAB penso che possa, in casa, dare il meglio di se.
SEMPLICITÀ - MEDIA: Bisogna avere una discreta conoscenza della materia;
VELOCITÀ DI ESECUZIONE - MEDIA: Se si ottimizza i tempi e lo si usa come sistema BIAB possono bastare poco più di 4 ore;
ATTREZZATURA NECESSARIA - MEDIA: Dovendo risciacquare le trebbie necessità di un'altra pentola e una fonte di calore. Al contrario risulta bassa se si utilizza la pentola come metodo BIAB;
INVESTIMENTO FINANZIARIO - ALTO: Esistono in commercio diversi dispositivi alcuni come il Braumeister che necessitano di un finanziamento importante, ma si possono acquistare impianti meno costosi come il Grainfather per arrivare ad investimenti minimi acquistando Easy Grain o similari;
DIFFICOLTÀ DI REALIZZAZIONE - MEDIA: L'utilizzo di controller programmabili semplifica di molto la realizzazione;
QUALITÀ DEL PRODOTTO - ALTA: La qualità finale assomiglia molto al metodo classico.

BeerBone
Esistono altri impianti ottimi per il metodo casalingo come il meno conosciuto BeerBone con cui si ottengono ottimi risultati
Qui il Link diretto alla homepage dell'impianto  http://www.beerbonesystem.com
Purtroppo non conosco il sistema, ma da informazioni ottenute tramite altri birraioli casalinghi risulta a tutti gli effetti un minibirrificio. I contro sono: il costo del materiale, l'assoluta padronanza del processo di birrificazione e la quantità limitata del prodotto finale anche se è possibile arrivare a litraggio superiori i 30 litri con sistemi di doppie cotte concentrate. Forse un pò complicato per chi vuole un sistema casalingo semplice.
Un nuovo sistema All in One che sarà disponibile alla fine di quest'anno che si colloca, come spesa, tra gli impianti economici e quelli più costosi è il Brewtools B40pro / B80pro https://www.bryggselv.no/bryggeutstyr/bryggemaskiner/brewtools . Le caratteristiche dei materiali, la cura nella fabbricazione e il costo più basso del Braumeister lo faranno diventare l'oggetto del desiderio di chi vuole avere a disposizione il meglio.
BrewTools
A questo punto molti si chiederanno, "ma alla fine qual'è la tecnica che ci permette di fare la birra più buona in casa?".
Dipende da quello che ci cerca e si vuole ottenere. 
In casa ci sono molti limiti, in primo luogo lo spazio a disposizione, poi la conflittualità con persone che vivono con noi a cui interessa maggiormente tenere una casa in ordine e pulita e infine quanti soldi si vogliono stanziare in relazione al risultato.
Si può in poco spazio, contenere le spese e le difficoltà ma con una qualità più bassa, per esempio il metodo con i malti preparati o con il sistema elaborato che innalza il livello. Come sempre se ci si accontenta va benissimo.
Se invece non riteniamo sufficiente il livello qualitativo delle nostre birre con il metodo dei kit, riteniamo che il metodo migliore rimane a tutt'oggi l'estratto + grani, dove permette una maggiore personalizzazione delle birre e di riflesso anche una migliore qualità. Abbiamo assaggiato birre fate in E+G che niente avevano da invidiare alle più blasonate fatte in All Grain.
Oggi le varietà degli estratti secchi e liquidi presenti sul mercato, permettono di prendere la scorciatoia dell'esclusione del mash avendo a disposizione già l'estratto contenente gli zuccheri necessari alla fermentazione. Si tratta poi solo di aggiungere carattere e colore con i grani speciali. Non necessità molto di più che la tecnica dei malti preparati soltanto un mulino, ma non indispensabile se si acquista i grani già macinati, ed una sacca dove ammostare i grani macinati.
Certamente il metodo per ottenere la birra qualitativamente migliore è il metodo classico All Grain. In casa però e davvero difficoltoso riuscire ad avere un impianto completo con le 3 pentole e le fonti di calore. Molti hanno provato la via dell'elettrico ma rimane sempre necessario uno spazio più ampio. 
Easy Grain in azione
Il metodo All Grain che forse può essere applicato in casa è il metodo BIAB, anche se casalingamente parlando rimane difficile visto le dimensioni della pentola che difficilmente sta sui fornelli di casa. E possibile comunque utilizzare la tecnica del mosto concentrato che permette di utilizzare una pentola più piccola e di allungare il mosto con l'acqua necessaria a raggiungere il livello a ricetta, in un secondo tempo durante il versamento nel fermentatore. Tecnica utile anche per abbassare velocemente la temperatura con l'utilizzo di acqua ghiacciata. Metodo valido anche per i metodi dei malti preparati e E+G.
Il sistema che invece mette tutti, o quasi, d'accordo è il metodo All in One, che utilizza una sola pentola elettrica per produrre la birra in casa. A molti pro, in primo luogo un alimentazione elettrica che lo rende idoneo a brassare in casa e in spazi condominiali dove non è possibile utilizzare bombole di GPL. L'unica complicazione se si utilizza come impianto All Grain classico, è il lavaggio delle trebbie, per l'utilizzo di un ulteriore pentola per scaldare l'acqua di sparge. Qui però molti birraioli casalinghi sapranno trovare la soluzione migliore. Per molti non è un problema visto che utilizzano l'impianto All in One come BIAB essendo composto da un cestello interno che funziona un pò come la sacca e permette di utilizzare una sola pentola. Con lo sparge risulta essere un sistema all grain a tutti gli effetti.
L'investimento è contenuto, se si esclude macchine come il Braumeister e similari dove per produrre semplice birra in casa è notevole. L'acquisto di una impianto All in One come l'Easy Grain risulta sotto i 500€ per la pentola più capiente che permette anche una maggiore flessibilità per esempio nella creazione di birre con densità alta e sotto i 400€ per le macchine meno capienti. Sono comunque investimenti importanti se si paragona ai metodi più economici ma la qualità risulta superiore.
Secondo la nostra esperienza tutti i metodi hanno punti a favore e a sfavore, rimane da capire cosa uno vuole raggiungere come qualità finale della birra, in relazione allo spazio e a quanto vuole o può spendere.
Sparge con l'Easy Grain
Il metodo E+G è sicuramente il più idoneo metodo casalingo, comodo, veloce e poco costoso per brassare una birra in casa. Il metodo più difficile da realizzare in casa risulta l'All Grain Classico che richiede spazi più ampi, più tempo e più denaro. 
In mezzo si inserisce il metodo All in One, che si può tranquillamente utilizzare in casa, si ha un ottimo prodotto finale ma necessità di un investimento più alto dell'E+G se si considera che, se viene eseguito il lavaggio delle trebbie serve un ulteriore pentola per scaldare l'acqua di sparge.  
Importante rimane comunque con che spirito si affrontano le cotte.
Gli impianti All in One hanno anche la possibilità di essere utilizzati come parte di un impianto All Grain vero è propio utilizzando la pentola elettrica come pentola di mash dove i malti macinati vengono lasciati per il mash e successivamente, senza l'estrazione del cestello, lavati e il mosto versato nella pentola di bollitura. Meno lo vedo come utilizzo di pentola di bollitura, vista la poca vigorosità di bollitura del mosto in questi impianti, che spesso costringe a tempi più lunghi di bollitura.
Programmatore Easy Grain
Secondo la nostra esperienza casalinga, le birre eseguite con impianti All in One non hanno niente ad invidiare al metodo classico se si pensa alla comodità di poterle fare tranquillamente in casa.
Non siamo qui per fare un articolo contro il metodo tradizionale, lungi da noi neanche averlo mai pensato, anzi si ottengono birre migliori, ma riteniamo che il sistema All in One sia più adatto a noi birraioli casalinghi, più semplice, più veloce.
In ultima analisi bisogna dire qualcosa sulla qualità degli impianti ed il funzionamento.
Purtroppo noi abbiamo avuto dei problemi, forse non siamo stati fortunati e abbiamo avuto tra le mani due macchine assemblate a fine turno..... Anche altri amici ci hanno confermato problemi con queste macchine.
I punti deboli sono la qualità dei materiali e la poca cura nell'assemblaggio.
Su tutto lo spessore dell'acciaio che sia per la parete del cestello che per la pentola risulta più fine di un normale foglio di carta per stampanti laser. Questo porta ad un'evidente fragilità della macchina con possibili deformazioni. Principalmente è la deformazione del cestello a preoccupare e può creare problemi nell'inserimento dei dischi filtranti e quindi compromettere il filtraggio.
Non è da meno la precisione del taglio dei dischi filtranti che non risultano perfettamente circolari e se sommati ad una deformazione del cestello non trattengono i grani lasciandoli passare nel mosto.
RIMS
Il ultimo il controller. Noi abbiamo avuto problemi con il sensore della temperatura, il cui filo non era stato inserito bene nella sua sede. Qualcuno ci hanno scritto dicendoci che ci sono stati casi di mal funzionamenti.
Sono macchine costruite nell'ottima del risparmio e per proporre macchine economiche sono costruite con materiali di scarsa qualità e assemblati senza curare molto i particolari.
Per quanto riguarda il processo di birrificazione ci sono alcuni punti che vanno approfonditi. Il processo di birrificazione di questi impianti All in  One è a tutti gli effetti un sistema RIMS (Recirculation Infusion Mash System).
Il funzionamento è identico: una pompa per far ricircolare il mosto nella pentola, una resistenza per mantenere la temperatura precisa e costante tramite un sensore che sente la temperatura del mosto.
Il sensore in fondo alla pentola sente la temperatura e a secondo dei limiti imposti accende o spegne le resistenze, il mosto viene aspirato dal fondo della pentola dalla pompa, e viene reinserito nella pentola dall'alto tramite un tubo esterno che lo riversa nella pentola.
Nonostante il risultato finale sia di buona qualità, ci sono dei passaggi che ci convincono poco e si potrebbero migliorare la qualità finale.
Per esempio il continuo ossigenare il mosto durante le fasi di mash. Quando il mosto viene riversato nella pentola tramite il beccuccio attaccato al tubo della pompa tende a ossigenare il mosto in alcuni casi creando anche schiuma.
L'altra questione degna di nota è il sollevamento del cestello. Qui ci sono due questioni che sono da approfondire. In primo luogo il fatto che una volta sollevato il cestello tende a far cadere dall'alto ossigenando il mosto e allo stesso tempo svuotando il cestello dove sono presenti le trebbie facendo entrare ossigeno e ossidandole per le successive fasi di sparge.
In questi due casi è possibile ridurre l'ossigenazione e relativa ossidazione utilizzando un piccolo tubo di silicone alte temperature da inserire nel beccuccio della pompa per farsi che l'entrata del mosto rimanga sotto il livello del mosto. Il secondo caso è un pò più complicato. Noi abbiamo utilizzato un paranco che ci ha permesso di tirare su il cestello in più step durante la fase di sparge.
La Pompa sotto alle resistenze
Da non sottovalutare la posizione del sensore che sente la temperatura, posizionato sul fondo a stretto contatto con le resistenze, che rileva la temperatura più alta rispetto al resto del cestello per questo è molto importante uniformare la temperatura con l'utilizzo della pompa.
Dalla parte opposta al sensore c'è il buco di aspirazione della pompa, che non avendo filtri, nella versione Brew Monk, tende a mandare in circolo anche piccoli detriti usciti dai filtri. Il problema si potrebbe presentare nella sfera del rubinetto dell'autoaggancio dove la strozzatura può far intasare il condotto.
Con l'Easy Grain invece in dotazione esiste un piccolo filtro che viene inserito nel foro. Dalle nostre prove eseguite abbiamo visto che comunque non è la soluzione. A causa della deformazione dei dischi tende a intasarsi dopo pochi minuti inibendo così il funzionamento della pompa.
Nelle ultime cotte lo abbiamo levato perchè non sarebbe stato possibile portare a termine le cotte.
Infine la spessore dell'acciaio inox utilizzato per la pentola e il cestello sono sicuramente causa di una dispersione di calore che costringe le resistenze ad un lavoro di stacco/attacco continuo.
Inoltre lo spessore dell'acciaio inox utilizzato è la causa della deformazione del cestello che non permette un accoppiata perfetta con i dischi filtranti facilitando ai grani macinati di mescolarsi con il mosto.
Nonostante tutte questi inconvenienti le birre eseguite con questi impianti, sono di buona qualità  e stabili nel tempo.
In questo momento è anche una moda, ma che se non verrà supportata con un aumento della qualità e un miglioramento del processo dopo un inizio scoppiettante l'utilizzo di queste macchine economiche sarà destinato a ridimensionarsi.
Ci rimane difficile consigliare questi impianti a chi crede di trovare la panacea a tutti i suoi problemi. Deve essere un acquisto consapevole di quello che si acquista, un impianto economico con i suoi difetti. Al contrario di impianti che sfruttano una tecnologia simile es. Braumeister dove il costo elevato è supportato da una macchina superiore sia nella qualità dei materiali sia nel processo di produzione.
Per concludere per chi ha poco spazio in casa consigliamo la tecnica E+G lasciando questi impianti a chi vuole intraprendere la strada dell'all grain e ha qualche soldo da spendere in più.

Vi ricordo che il meglio del Signor Malto - 2 uscite settimanali dall'archivio del Signormalto oltre 350 post.
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